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Dizion. 4° Ed. .
CUOCO
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CUOCO.
Definiz: | Colui, che cuoce le vivande, Cuciniere. Lat. coquus. Gr. μάγειρος. |
Esempio: | Bocc.nov. 5. 6. Di quelle sole (galline) varie vivande divisò a' suo'
cuochi per lo convito reale. |
Esempio: | E Bocc. nov. 39. 8. Il cuoco gli mandò il manicaretto, il
quale egli fece por davanti alla donna. |
Esempio: | Dant. Inf. 21. Non altramenti i cuochi a' lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la
caldaia La carne cogli uncin, perchè non galli. |
Esempio: | Malm. 2. 18. Il cuoco anch'egli poi non fu minchione, Perchè bucar sentitosi 'n un
fianco, Si vedde prima uscirne uno stidione, Dipoi un guatterino in grembiul bianco. |
Esempio: | Red. esp. nat. 69. Che le gru dimorino talvolta in un sol piede è cosa verissima;
e la fece vedere Chichibio cuoco a Currado Gianfigliazzi colà nel pian di Peretola. |
Definiz: | §. In proverb. Una ne pensa il cuoco, una il goloso; e vale lo stesso, che Una ne pensa il ghiotto,
e un'altra il tavernaio. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 99. Benchè ci sia de' cattivi dovizia, Ch'una ne pensa il cuoco,
una il goloso. |
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