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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIOCCIARE.
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CHIOCCIARE.
Definiz: Neutr. Mandar fuori una certa voce rauca e in gola; e dicesi della chioccia quando cova o vuol covare.
Voce formata per similitudine di suono, come il lat. crociare e crocitare, detto del corvo. –
Esempio: Gell. Lettur. 3, 150: Subito che egli [Plutone] vide appressarsi i nostri Poeti, cominciò a dire, ma con voce chioccia,.... cioè roca, e simile a quella che hanno le galline quando elle chiocciano, cioè restano di far più uova, e vogliono covare.
Definiz: § I. E trovasi detto anche di pavonessa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 474: Gli puoi in un campo mettere [i pavoni], accompagnati dalla loro nutrice, a pascere; la quale col chiocciar gli riduce a casa.
Definiz: § II. Chiocciare, detto per similit. di persona, vale Rammaricarsi, lamentarsi per dolore, malattia e simili. –
Esempio: Franc. Son. 81: Se Zerzi chioccia, or fa' non si disperi: Prendi queste ricette ch'io ti narro.
Esempio: Red. Lett. 1, 449: Afflitto da' dolori, che.... mi fanno stare in casa racchiuso a chiocciare intorno al fuoco, e nel letto.
Esempio: Menz. Sat. 114: Quando per la gotta chioccia, Ogni pisside vuota e ogni alberello, Perchè quel rio malor meno gli noccia.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 14: Qual'è il suo male? M. Va' 'ndovinalo tu. La non sa manco Dirlo da sene, e quanto il giorno è lungo Chioccia e bela.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Dramm. 136: Chioccia e bela. Si rammarica e piange.
Definiz: § III. Chiocciare si disse anche del ferro del cavallo, quando, essendo smosso e schiodato, manda un certo suono rauco, che comunemente dicesi Crocchiare; onde Uomo a cui non chioccia il ferro, si disse proverbialm. per Uomo assai accorto, e valente in checchessia. –
Esempio: Varch. Ercol. 101: D'uno che conosca il pel nell'uovo, e non gli chiocci il ferro, e sappia dove il diavolo tien la coda, ec.