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GUASTADA.
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GUASTADA.
Definiz: Sost. femm. Vaso di vetro, corpacciuto, con piede, e col collo lungo e stretto: Caraffa.
Forma varia di Anguistara o Inguistara, Inghestara o Inghestada, Ingastara o Ingastada: derivate tutte probabilmente dal provenzale engrestara. –
Esempio: Colonn. Guid. 34: All'ultimo gli diede una guastada piena di mirabile liquore.
Esempio: Nov. ant. B. 42: Messer Giacopino diede della mano nella guastada, e disse ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 2, 200: E ciò fatto, poi si mette [l'acqua rosata] al sole nelle guastade alquanti dì a cuocere, e poi si ripone.
Esempio: Esop. Fav. S. 74: Ed andonne a uno bicchieraio, ed hassi fatto fare una guastada con grande corpo e lungo e stretto collo, ed halla piena d'uno odorifero e dilicato ammorsellato; ed era tanta la strettezza del collo della guastada, ch'appena la cicogna vi poteva metter il collo e il capo, e tanta la lunghezza, che ec.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 48: Sappiamo che nel tabernacolo, non solamente guastade, ma eziandio bicchieri furono fatti per lo comandamento del Signore.
Esempio: Caran. Eustaz. 16: Sopra la cima della fonte v'era una guastada, e sopra lei un'aquila d'oro che dalla bocca gittava le chiare acque, le quali uscendo erano nella guastada ricevute (qui per similit.).
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 95: Che mi metta in ordine, Sai, buona mancia. M. Sì una buona lancia Da pozzo, che ti pigli ove si pigliano Le guastade.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 328: Io empio la guastada d'acqua, e fingomi D'incantarla.
Esempio: Soder. Coltiv. 125: A far crescere in un fiasco spogliato della veste un grappolo d'uva matura, piglierai il fiasco o guastada, e vi metterai il grappolo, ec.
Esempio: Dav. Eron. 16: Se tu prendi una guastada e succi l'aria che vi è dentro, e lascila; ella ti rimarrà appiccata alle labbra.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 48: Prezïosi liquori ecco ne sono Portati, ciascheduno in sua guastada.
Esempio: Red. Ditir. A. 23: Quindi il Novelliere antico, libro pienissimo di provenzalesimi, usò inguistara, e noi finalmente guastada, di cui hanno voluto scrivere diverse etimologie il Menagio, il Ferrari, il Monosini ed il Canini, che tutti sono da vedersi.
Esempio: Not. Malm. 1, 312: Guastada. Specie di vaso di vetro per uso di conservarvi liquori: ed è lo stesso che Caraffa, da' Latini detta phiala.... Guastada, da grasta, Vaso corpacciuto.... Greco γάστρα, ec.
Esempio: E Not. Malm. 2, 484: Guastada. Vasetto di vetro corpacciuto, e col collo lungo e stretto, che serve per lo più a tenervi l'acqua, per annacquare il vino quando si beve. Gli antichi dissero inguistara. Il Canini la fa venire dal siriaco gastar, che vale lo stesso. Potrebbe anche comodamente dedursi dal greco γάστρα, che vale Ventre, Corpo: e così guastada esser detta dalla figura corpacciuta: nello stesso modo appunto che grasta, voce siciliana, usata dal Boccaccio nelle Novelle, ec.
Definiz: § Guastada d'acqua, o di liquore qualsiasi, e anche assolutam. Guastada, vale Guastada piena di acqua, o di detto liquore: e figuratam. prendesi anche per La quantità stessa del liquido che entra, o che è contenuta, in una guastada. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 210: Gli venne nella finestra veduta questa guastada d'acqua, la quale il medico per lo 'nfermo aveva fatta.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 263: Deh mandatemene una piccola ingastaduzza pur per assaggiare. La donna disse: Per una ingastara sia che vuole, ch'io ve lo manderò. E mandatoli la detta inghestada, al frate gli piacque sì che gli parve gli rimettesse la vita addosso; e raccomandandosi molto a questa donna, di guastada in boccaletto, e di boccaletto in guastada, il frate visitò sì questa botte, che ec.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 48: Alcuno con la dottrina della verità copiosamente inebria le menti degli uditori: per quello adunque che egli dice, senza dubbio porge la guastada. Altri non può esprimere quello che sente; ma pur, perchè annunzia quello che può come può, quasi col bicchiere dà un saggio. Voi adunque, i quali siete posti nel tabernacolo di Dio, cioè nella santa Chiesa, se per sapienza di dottrina non potete ministrare le guastade, in quanto per la divina largità v'è concesso, date a' prossimi vostri li bicchieri della buona dottrina (qui in locuz. figur.).
Esempio: Leggend. B. Umil. 110: Apparve nella cella una fanciulla bellissima,... portando in mano una guastada d'acqua, la quale appressandosi all'inferma puoselesi allato al capezzale del letto, e chinata un poco la guastada, davale bere a poco a poco.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 258: Carlo gittò loro una guastada d'acqua, e sì gli mollò; e la detta Francesca, mentre che Carlo gittò l'acqua, la gittò uno mattone.
Esempio: Robb. Recit. 291: Chiese acqua per bere: Acciò (disse) che io spenga alquanto questo salsume. E così bevve una guastada d'acqua con gran gentilezza.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 165: Chi è quel giovane Che venne quivi dal letto con quella Guastada, quando io le toccavo il polso?
Esempio: Lipp. Malm. 3, 71: E la cagion si è, ch'ella ne vada Adesso a casa tutta in caccia e in furia, L'aver veduto dentro alla guastada Un segno che le ha data cattiv'uria.