Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
ESEMPLO
Apri Voce completa

pag.611


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» ESEMPLO
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ESEMPLO.
Definiz: Azione virtuosa, o viziosa, che ci si para davanti, per imitarla, o per isfuggirla. Lat. exemplum.
Esempio: Bocc. Introd. num. 15. Avendo essi stessi, quando sani erano, esemplo dato a coloro, ec.
Esempio: E Bocc. num. 51. Acciocchè io prima dea esemplo a tutte voi.
Esempio: G. V. 9. 184. 4. E di ciò avemo fatto menzione, ec. per esemplo per l'avvenire.
Definiz: §. Per Uno de' mezzi con che pruovano i retorici. L. exemplum.
Esempio: But. Esemplo è color retorico, come dice Tullio.
Esempio: Tes. Br. 8. 53. Esemplo è quello argomento, che mostra alcuna simiglianza nelle cose, per lo detto, e per lo comandamento, che l'huomo truova ne' libri de' savj; e però, ch'è avvenuto a' savj huomini, o alle cose di quella simiglianza?
Esempio: Dant. Par. 1. Trasumanar, significar per verba Non si poría, però l'esemplo basti.
Definiz: §. Per Uno degli argomenti usati ne' lor discorsi da' Filosofi.
Definiz: §. Per Modello, esemplare. Lat. exemplar, forma.
Esempio: Petrar. Son. 127. In qual parte del Cielo, in quale idea Era l'esemplo, onde natura tolse.
Esempio: Dant. Purg. 32. Come pintor, che con esemplo pinga, Disegnerei, com'io m'addormentai.