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TRISTIZIA
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TRISTIZIA.
Definiz: Afflizion d'animo, Malinconía. Lat. tristitia, moeror. Gr. λύπη.
Esempio: But. Tristizia è privamento di letizia, che è ben perfetto dell'anima.
Esempio: Albert. cap. 61. La tristizia del secolo genera morte, ma la tristizia, ch'è secondo Dio, cioè la penitenza, genera salute.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Quando l'uomo s'attristisce d'una cosa più, che non si conviene, questa s'appella propriamente tristizia.
Esempio: Bocc. introd. 49. Festevolmente viver si vuole, nè altra cagione dalle tristizie ci ha fatto fuggire.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 21. Già le pareva star bene, quando la fortuna l'apparecchiò nuova tristizia.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 30. Lungo sarebbe a mostrare qual fosse, e quanto il dolore, e la tristizia, e 'l pianto della sua donna.
Esempio: Dant. Inf. 22. Malizioso son io troppo, Quando procuro a mia maggior tristizia.
Esempio: Pass. 70. Divenne a tanta tristizia, e malinconía, che si volea disperare.
Esempio: Fr. Iac. Cess. Non si conviene a verun principe d'accomiatare da se veruna persona con tristizia.
Definiz: §. I. Per Iscelleratezza, Ribaldería. Lat. scelus, facinus. Gr. μοχθηρία.
Esempio: Bocc. nov. 8. 4. In seminare zizzania, in dire cattività, e tristizie.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 23. Egli parla nè più, nè memo, come se ec. per la lunghezza del tempo avesse le sue tristizie, e disonestà dimenticate.
Esempio: Guicc. stor. 13. 638. Quello, che per ordire tanta tristizia ec. s'era fatto in Roma pigliare da' nimici.
Definiz: §. II. Talora è detto altrui per ignominia in vece di Tristo.
Esempio: Libr. son. 52. Tu ne mandasti dodici, tristizia, Egli era me', che fosser buoni, e pochi.