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Dizion. 5° Ed. .
ONESTÀ, ONESTADE e ONESTATE.
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pag.504
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ONESTÀ, ONESTADE e ONESTATE. Definiz: | Sost. femm. Astratto di Onesto. Qualità di onesto, L'essere onesto; e più parcolarmente Abito virtuoso di chi vive ed opera onestamente. |
Dal lat. honestas. ‒ Esempio: | Fior. Virt. 155: Della virtù della onestà dice Plato: Chi non ha in sè onestà, d'alcuna altra virtù non si dee impicciare. | Esempio: | Fr. Iac. Tod. 607: Amator d'onestate, Ora venite a campo, Là ove è posta la croce, ec. | Esempio: | Dant. Conv. 264: In lei (nella mia donna) è tutta ragione e in lei è fontalmente l'onestade. | Esempio: | E Dant. Conv. 293: Tullio..., parlando della bellezza che in sull'onestà risplende, dice la reverenzia esser di quella; e così come questa è bellezza d'onestà, così lo suo contrario è turpezza e menomanza dell'onesto. | Esempio: | Val. Mass. volg. V. 559: Pitagora.... da la sua giovinezza.... con desiderio ogni onestade acquistare incominciando,... andò in Egitto. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 60: Onestà è mantenimento d'onore; lo quale onore è premio in questa vita de la virtù. | Esempio: | Machiav. Princ. F. 46: Non si può con onestà satisfare a' grandi e sanza iniuria d'altri, ma sì bene al populo; perchè quello del populo è più onesto fine che quello de' grandi, volendo questi opprimere e quello non essere oppresso. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 476: Il fine è molto accommodato a dimostrare l'onestà della cosa: onde tutto quello che s'addirizza, che tende alla virtù e che la partorisce, come ordinato a quella, è onesto e lodevole. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 166: Mi fiderei di lui in ogni cosa, E so che gli è l'onestà propria. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. 11, Proem. 34: Rimanendo chiaramente persuasi che l'onestà sia quel nome generico, che significa in una parola sola la proporzione e l'armonia di tutte le operazioni ragionevoli, e di tutte le facoltà ben guidate dell'animo. | Esempio: | Cesar. Fatt. Ap. 2, 19: Pochissimo gli mancava alla fede, chi pensa la sua onestà, la giustizia, la morigeratezza, il puro costume. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 466: Accettò.... la direzione degli affari del Culto, confidando di rendere, con la onestà e la temperanza, l'applicazione di certe leggi più consona ai principj della libertà. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam. ‒ |
Esempio: | Albertan. Tratt. volg. 38: Niuna cosa veste più gli animi d'onestade,... che l'usanza delli buoni uomini. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 491: Ah che è difficile trovare oggi onestà, che sia povera e sia costante! | Esempio: | Fag. Rim. 1, 3: Fu asilo all'onestà che a lui ricorse...; Refugio de' mendichi, i quai soccorse. |
Definiz: | § II. Si disse per Atto onesto, Opera onesta. ‒ |
Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 676: Onestà è d'una donna, di calare gli occhi a terra e non guardare li omini nel volto. | Esempio: | Mazz. Lett. 2, 227: Basta pure a me allevarsi il garzone in onestati e in costumi, affaticandolo per dì e per notte, ec. |
Definiz: | § III. E per Virtù di pudicizia, Cura dell'illibatezza propria, Costumatezza; ed anche Contegno pudico e modesto, Riservatezza: parlandosi più comunemente di donna. ‒ |
Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 70: Lucrezia, matrona nobile dell'antiche romane, è commendata di grandi lode di pudicizia e d'onestade. | Esempio: | Petr. Rim. F. 115: Qui tutta umile, e qui la vidi altera, Or aspra or piana, or dispietata or pia; Or vestirsi onestate or leggiadria. | Esempio: | E Petr. Rim. F. 248: Come s'acquista onor, come Dio s'ama, Come è giunta onestà con leggiadria, Ivi s'impara. | Esempio: | E Petr. Trionf. 255: Bella era, e nell'età fiorita e fresca: Quanto in più gioventute e 'n più bellezza, Tanto par ch'onestà sua laude accresca. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 277: Acciò che io ti faccia certo della onestà della mia donna, io son disposto che mi sia tagliata la testa, se tu mai a cosa che ti piaccia, in cotale atto, la puoi conducere. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 210: Io non voglio che tu creda.... che io non abbia molto ben saputo che femmina tu se' stata, e bene so ed ho udito che costumi sono stati i tuoi e quanta onestà è stata nella tua persona. | Esempio: | Castigl. Corteg. V. 26: Come nelle donne la onestà, una volta macchiata, mai più non ritorna al primo stato, così ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 13, 66: Più ch'altre fosser mai, le tue famiglie Saran ne le lor donne avventurose; Non dico in quella più de le lor figlie, Che ne l'alta onestà de le lor spose. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 130: Discretissimi giovani, e voi oneste donne,... io non resterò pregarvi che corriate così a briglia sciolta, che all'onestà di voi donne e alla gentilezza di voi uomini si disconvenga. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 3, 68: Egli.... raccontò il fatto, e produsse testimoni come egli aveva fatto per più tempo resistenza a Lucio, e per gran doni offerti, non si lasciò indurre a tradire l'onestà del suo corpo. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 51: Prese la Via del Giardino, nettata un anno prima di quelle femmine che all'onestà prepongono il guadagno. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 352: Lascia la briglia sul collo alle sue figliuole già adulte,... perchè non sa richiedere da loro quell'onestà, che non sa volere a se stessa. | Esempio: | Metast. Dramm. 2, 235: E soffrirai Ch'abbia sposa la figlia Chi della tua consorte Insultò l'onestà? | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 1, 221: Una giovane la quale non potea altro arrecare alla casa del marito, che onestà e virtù. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 174: Saviezza e onestà vogliono che il giovane si astenga quanto è possibile dal far uso della gioventù. |
Definiz: | § IV. Conforme a proprietà latina, si usò per Decoro, Dignità, Decenza. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 3: Quando li piedi suoi lasciàr la fretta, Che l'onestade ad ogni atto dismaga. | Esempio: | E Dant. Parad. 31: Vedeva visi a carità suadi, D'altrui lume fregiati e del suo riso, Ed atti ornati di tutte onestadi. | Esempio: | E Dant. Conv. 200: Veggiano li cattivi malnati, che pongono lo studio loro in azzimare la loro persona, che dee essere tutta con onestade; che ec. | Esempio: | Comp. Din. Rim. 388: Medico che vol pregio aver bono Disponga la soa forma ad onestade, Parlando umile e non for veritade. | Esempio: | Vill. M. 497: Racconciare la Chiesa quanto si richiede a onestà di riligione, fuori di pompa mondana. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 404: Niuna cosa, nè dalla vostra parte nè dalla nostra, ci ho conosciuta da biasimare: continua onestà, continua concordia, continua fraternal dimestichezza, mi è paruta vedere e sentire. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 18: Movendo quelle oneste piume; cioè la barba canuta, che era segno di onestà; ed è notabile che la barba significa onestà. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 25: Similmente la madonna è vestita con tanta grazia ed onestà, che non si può immaginare meglio, essendo il girare delle pieghe molto bello e morbido. | Esempio: | Borgh. R. Rip. 87: Si vede la Vergine gloriosa, bellissima di viso, e somma onestà dimostrante. |
Definiz: | § V. E in più tenue senso, per Convenevolezza, Convenienza, consigliata da ragioni d'opportunità, di giusto riguardo, e simili. Spesso nella maniera Per onestà. ‒ |
Esempio: | Albertan. Tratt. volg. 114: L'onestade è di non domandar gran mangiare e non far forza dell'apparecchiamento. | Esempio: | Comp. Din. Cron. DL. 155: De' quali non dirò il nome per onestà: ma non posso tacere il nome del primo, perchè ec. | Esempio: | Vill. G. 95: Puosonsi ad oste fuori della città di Pisa due miglia; e per onestà delle loro donne de' Pisani non vollono entrare in Pisa. | Esempio: | Vill. M. 97: E soprastando alquanto allo infestamento de' nimici sopra questo castello..., appresso ritorneremo con più onestà alla presente materia. | Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 1, 510: Non meno stupore genera negli uditori aver con questa turpitudine maculata l'onestà del parentado, che l'avere viziata la verginità d'alcuna. | Esempio: | Stef. March. Istor. 17, 85: Per onestà, e perchè quelli che teneano allora lo stato già dubitavano di loro stato e di lui temeano, quello feciono allora dire per non innanimarlo contra a loro. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 182: In una città di Toscana, la quale per onestà non dirò qual fosse,... fu già ec. | Esempio: | Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 48: Vennero in Candia, ove Amfilizia piacque Coronar Folco di quella signore, E la cagion per onestà si tacque. | Esempio: | Poliz. Lett. 252: Non patisce la onestà ch'io dica più avanti, nè comportava lo amore ch'io tacessi insino a qui. | Esempio: | Vespas. Vit. Uom. ill. 180: E se non che l'onestà non lo patisce, gli nominerei; ma, per non offendere persona, gli lascerò. | Esempio: | Cellin. Vit. 151: Per onestà nostra e tua, abbi pazienzia quattro o cinque giorni, che tu non pratichi in Banchi; da questi in là, va' poi dove tu vuoi. |
Definiz: | § VI. Pubblica onestà, si usò a denotare le ragioni d'impedimento a contrarre matrimonio derivanti da parentela. Ed era Termine dei Teologi e dei Canonisti, specialmente nella locuzione Giustizia della pubblica onestà. ‒ |
Esempio: | Dav. Scism. 343: Avere finalmente queste noze due impedimenti: parentela (avendo Caterina consumato matrimonio con Arturo) e giustizia di mantenere l'onestà pubblica. | Esempio: | E Dav. Scism. 344: L'ultima ragione, che parea forte, erano i due impedimenti: l'esser, per lo contratto e forse consumato matrimonio, cognata; e la pubblica onestà; narrati nella stessa supplica. |
Definiz: | § VII. Uffizio dell'Onestà, si disse a Firenze e in altri Comuni di Toscana, una speciale Magistratura, cui era commesso di vigilare sul mal costume; e Uffiziali dell'Onestà, si chiamarono i Magistrati alla medesima appartenenti. ‒ |
Esempio: | Legg. Band. C. 3, 263: Volendo.... il sig. Duca di Fiorenza e, per S. Eccellenza, gli magnifici Sigg. Luogotenente e Consiglieri.... che non seguitino molti dissensi che si commettano da alcune persone inoneste per non esser descritte all'Uffizio dell'Onestà per ruffiane, e pagare di ciò la tassa, ec. | Esempio: | E Legg. Band. C. 9, 327: Il serenissimo Granduca di Toscana.... e per S. A. S. li magnifici Conservadori e Ufiziali d'Onestà della città di Fiorenza, avendo.... riordinato e riformato il volume e compilazione delli Statuti vecchi dell'Uffizio e Magistrato dell'Onestà, acciocchè.... li medesimi Ofiziali e lor fòro e corte abbino ordini, leggi e costituzioni, ec. |
Definiz: | § VIII. Essere d'onestà, parlandosi di donna, trovasi per lo stesso che Essere onesta. ‒ | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 2, 130: Non ci è oggi chi buono esemplo voglia seguitare. Se una donna è d'onestade, o ch'entri in monasterio, non è però esemplo all'altre. Ma se una donna recasse uno malo esemplo nella cittade ec. |
Definiz: | § IX. Onestà di bocca, assai vale e poco costa. ‒ | V. Bocca, § XCIV.
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