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SONNO
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SONNO.
Definiz: Lat. somnus, sopor. Gr. ὕπνος.
Esempio: Gello sopra Dante: Il sonno è requie dell'operazioni esterne per legamento del senso comune, dato dalla natura per ristorar gli animali.
Esempio: Dant. Par. 12. Vide nel sonno il mirabile frutto.
Esempio: Petr. son. 212. Solea lontana in sonno consolarme.
Esempio: E Petr. 218. Non rompe il sonno suo, s'ella l'ascolta.
Esempio: Bocc. nov. 43. 17. Vide in sul primo sonno venir ben venti lupi (cioè: nel principio del dormire)
Esempio: Amet. 82. Questa meraviglia ebbe forza di rompere il sonno.
Esempio: Dittam. 3. 22. Soave, e riposato sonno presi.
Esempio: Vit. S. Margh. 136. Io gli svegghio dal sonno, e sollecitogli a far i furti.
Esempio: Tass. Ger. 8. 26. Ma vedea come quei, ch'or apre, or chiude Gli occhi mezzo tra 'l sonno, e l'esser desto.
Definiz: §. I. Morir di sonno, o Cascar di sonno, vale Aver voglia grandissima di dormire.
Esempio: Bocc. nov. 77. 20. Dove essendo stanco, e di sonno morendo, sopra il letto si gittò a dormire.
Definiz: §. II. Schiacciare un sonno, vale Fare un sonno, Dormire un sonno; modo basso.
Esempio: Pataff. 10. Tra quei, che sanno, un sonno ebbi schiacciato.