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FUORCHÈ e talora FUORICHÈ, che anche scrivesi disgiuntamente FUOR CHE e FUORI CHE.
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FUORCHÈ e talora FUORICHÈ, che anche scrivesi disgiuntamente FUOR CHE e FUORI CHE.
Definiz: Particella che ora usasi con forza prepositiva, ora congiuntiva, e denota eccettuazione, limitazione, e simili, ed equivale a Salvochè, e simili. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 234: Ei, fuorch'ad uno, a tutti diè la morte.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 162: Non vi rimase quasi altro per le case, fuorchè.... quelli che per qualche difetto non poteano portare arme, e rimanevano a casa come disutili.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 126: Io non trovo gran cose da dire, fuorichè egli abitava nel popolo di San Lorenzo.
Esempio: Capp. Econ. 391: Non praticando i loro vicini, fuorichè alla parrocchia i giorni di festa, ec.