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Dizion. 5° Ed. .
DI
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pag.229
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DI Definiz: | soggiungesi ad altra preposizione, come Appresso di, Contro di, Incontro di, Dentro di, Fuori di, Intorno di, Presso di, Sopra di, Sotto di, Verso di, Inverso di ed altre, e serve come a meglio determinare la relazione espressa dalla preposizione medesima. – | Esempio: | Liv. Dec. 1, 265: Gli sbandati ed i servi intorno di quattromila cinquecento uomini. | Esempio: | Benciv. Aldobr.: Contra gli detti vizj resisto e combatto ed afforzomi, ordinando ciascun dì l'anima mia, comandatore e correttore contro di loro. | Esempio: | Dant. Inf. 1: E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge ec. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 10: Ed alzava 'l mio stile Sovra di sè, dov'or non poria gire. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 113: Costoro.... fuggendosi, lui dentro dell'area lasciaron racchiuso. | Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 145: Lo scolare, il quale.... tra salci ed altri alberi presso della torricella nascoso era, ec. | Esempio: | S. Grisost. Opusc. 241: Se tu domandi la coscienzia di coloro che ti lodano, troverrai appresso di ciascuno di loro, che ec. | Esempio: | Uff. Cast. Fort. Fir. 60 t.: Memoria, che 'l muro ch'è allato alla porta a Malvicino si vuole rifare, ch'è intorno di trenta braccia iscortecciato. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 1, 382: Onde spenta ormai ogni parzialità, e condotta la patria all'unità e alla parità, ebbe sotto di sè quasi tutta la potenza d'Atene. | Esempio: | Forteguerr. Cap. 277: In verità qual uomo è fra di nui, Qual giovane, qual vecchio e qual donzella, Che ec.? |
Definiz: | § I. Di premettesi alle particelle Di Dentro, Di Sopra, DiSotto, Di In su, e simili, a denotare ora il primo termine del
moto, ed ora la situazione di colui che compie una data azione. – |
Esempio: | Dant. Purg. 14: Di sovr'esso (Arno) rech'io questa persona. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 23, 389: D'in su 'l ciglio d'una montagna.... gli scaricò su 'l capo ec. |
Definiz: | § II. Premettesi ad avverbj di luogo, come Di Qua, Di Là, Di Colà, Di Costà, Di Su, Di Giù, Di Sopra, Di Sotto ed altri, e compone con essi una locuzione avverbiale denotante il termine primo, od ultimo, o medio del moto, ovvero il termine della quiete. Riferiscesi così a luogo come a tempo, e usasi anche in maniere figurate. – | Esempio: | Dant. Inf. 3: Ed avanti che sian di là discese, Anche di qua nova schiera s'aduna. | Esempio: | E Dant. Inf. 5: Di qua, di là, di giù, di su gli mena. | Esempio: | E Dant. Inf. 15: Là su di sopra in la vita serena, Rispos'io lui, mi smarri' in una valle. | Esempio: | E Macingh. Strozz. Lett. 100: Niccolò, quando fu qua, mi disse che presto voleva tu tornassi di qua, e che tu togliessi donna. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 7: Mattio Francesi fiorentino.... viene a Padova chiamato dal signor Pietro Strozzi; e credo che si fermerà di costà. | Esempio: | Cellin. Pros. 179: Se il fuoco potessi venir di sotto, sarebbe facile a riavere il metallo rappreso. | Esempio: | Buomm. Ling. tosc. 166: Di sopra abbiam mostrato che questi son modi di dire accarezzativi. | Esempio: | Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 46: Narra Varrone che gli Eolii chiamavano i colli Tebas, e i Sabini di là discesi ritenevano tuttavia quel vocabolo. |
Definiz: | § III. E in particolare premesso agli avverbj Qui, Lì, Qua, Là, e in correlazione con la particella A di qui a di lì a di qua a di là a, serve a denotare un determinato tratto o spazio; e con Lì e Qui, un dato intervallo di tempo; ed equivale così a Nel corso, come Dopo il corso, del tempo designato. – | Esempio: | Cavalc. Dial. S. Greg. 309: Tornando poi alle predette terme, di lì a pochi dì non trovò.... Pascasio. | Esempio: | Esop. Fav. M. 91: Vi prego.... mi diate termine di qui a domani. |
Definiz: | § IV. In correlazione di In reggente lo stesso nome che essa preposizione, e serve a formare una maniera, denotante moto successivo da luogo a luogo, o da cosa a cosa. – | Esempio: | Dant. Inf. 21: Così di ponte in ponte altro parlando, Che ec. | Esempio: | E Dant. Parad. 17: E poscia per lo ciel di lume in lume, Ho io appreso quel che, ec. | Esempio: | Bemb. Rim. 15: E fe' come augellin tra verde alloro, Ch'a suo diletto va di ramo in ramo. | Esempio: | E Bemb. Rim. 16: Corsemi un caldo allor di vena in vena Dolce ed acerbo. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 23: Scende la spada, e giù di costa in costa Molte ferite in un sol punto lassa. | Esempio: | E Tass. Gerus. 19, 66: Tornò di tenda in tenda Per udir cosa onde il ver meglio intenda. |
Definiz: | § V. E figuratam. – |
Esempio: | Cap. Comp. Orsam. 1, 2: A ciò che Dio mantengna la nostra Compagnia, e multiplichila di bene in meglio, ed in virtudi. | Esempio: | Esop. Fav. M. 184: Il donzello con morta lingua e viso sfigurato, di motto in motto gli conta il fatto. | Esempio: | Grazz. Pros. 180: Ridendosi e maravigliandosi sempre più di mano in mano, veggendo il prete andar di bene in meglio. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 127: Di parte in parte poi tutto gli espose Ciò che di fraudolente in lui si tesse. | Esempio: | E Tass. Gerus. 20, 77: Da i primieri a i sezzaj, di voce in voce Passa il terror, vanno i dolenti avvisi. | Esempio: | Giust. Vers. 361: La mente.... Di volo in volo a Dio leva le piume. |
Definiz: | § VI. E nella medesima correlazione, serve pure a formare ma maniera denotante successione di tempo per determinati periodi. – | Esempio: | Petr. Rim. 1, 235: Di dì in dì vo cangiando il viso e 'l pelo. | Esempio: | Savonar. Pred. 14: Allora li buoni cristiani si confessavano ogni dì; poi si dilatò di domenica in domenica; poi vennono a tre volte l'anno. | Esempio: | Machiav. Pros. stor. pol. 4, 143: I pensionarj e gentiluomini vanno ai generali, e si fanno dare la discarica, cioè la polizza del pagamento loro di mese in mese; i gentiluomini e pensionarj, di tre in tre mesi. | Esempio: | Tass. Gerus. 10, 6: D'ora in ora a lui si fa più crudo Sentire il duol delle ferite. |
Definiz: | § VII. E pure nella stessa correlazione, serve a formare una maniera usata nei computi o numerazioni, come: Di dieci in dieci, Di cento in cento, Di mille in mille, Di diecina in diecina, Di centinaio in centinaio, ec. |
Definiz: | § VIII. Premettesi, per una certa proprietà di nostra lingua, alle particelle Sì e No dipendenti dai verbi Dire di sì o di no, Rispondere di sì o di no e simili, a fine di maggiormente affermare o negare. – | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 215: Mandolla a vedere se quivi fosse l'arca dove veduta l'avea, la qual tornò e disse di sì. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 307: Male sanno fare alcuni, che a nessuno mai fanno buon viso, e volentieri ad ogni cosa dicon di no. | Esempio: | Giust. Vers. 327: Con dugento citrulli a dir di no. |
Definiz: | § IX. Premettesi familiarmente, e per aggiungere una certa forza, alle maniere Di Per me, Di Per te, Di Per sè, Di Per noi, Di Per voi, Di Per loro, denotanti Per conto o Per parte mia, tua, sua ec., ovvero Rispetto a me, te, sè ec., secondo che è richiesto dal senso del discorso. – | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 25, 80: Per lo fatto principale serete con tutti e' collegati, e insieme ordinate quanto sia da dire e da chiedere in nome di tutti, e ciascuno di per sè: favoreggiando tutti e' collegati in ogni atto ragionevole. |
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