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1) Dizion. 5° Ed. .
MIGLIORE e talvolta anche MEGLIORE
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MIGLIORE e talvolta anche MEGLIORE.
Definiz: Add. Che supera in bontà, in pregio, altre cose; Più buono, Più pregevole, e simili. Si applica ad ogni cosa, sia materiale sia immateriale, che più di altre abbia le qualità convenienti alla natura sua, o al fine e all'uso per cui è destinata; e adoprati così nel senso suo proprio di comparativo, come in quello di superlativo, ora assolutamente, ora con un compimento retto dalla particella Di, e talora Che.
Dal lat. melior. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Jacomo e Federigo hanno i reami; Del retaggio miglior nessun possiede.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 41: I beni che dimandare dobbiamo (a Dio) sono molto megliori e più necessarj che qualunque altro bene mondano.
Esempio: Petr. Rim. 1, 47: Il giorno ch'io Lassai di me la miglior parte addietro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 284: Come in parte fosse colla donna, che migliore gli paresse, senza ninna misericordia la dovesse uccidere.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 236: Ed avendo inteso che la Signoria di Vinegia ha scritto costì al suo magnifico imbasciadore circa alla parte del modo del tassare, che pare loro che il modo altra volta introdotto per noi, sia il migliore.
Esempio: Machiav. Disc. 30: In ogni nostra deliberazione si debbe considerare dove sono meno inconvenienti, e pigliare quello per migliore partito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 107: Prese nuovo consiglio, e fu il migliore, Di vincer con altre arme il mostro crudo.
Esempio: Cas. Pros. 3, 99: Io non potrei trattare per la salute de' miei fratelli con maggiore affezion d'animo, nè con miglior modo di quello che io ho trattato.
Esempio: Tass. Lett. 2, 301: Le vie più sicure, quantunque lunghe, sogliono essere megliori de le brevi, ne le quali è qualche pericolo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 64: Come fecero anticamente i Galli, quando occuparono e tennero la miglior parte d'Italia.
Esempio: Mascher. Equil. Volt. Pref. 32: Qualunque altro di me più abile.... l'avrebbe (la sua opera) collocata in miglior lume.
Esempio: Lambr. Elog. 14: Egli ebbe non poca parte in quel merito, che la Toscana può senza orgoglio attribuirsi, d'aver condotto a termine un nuovo e generale catasto, del quale, ancorchè non perfetto, nazione alcuna, ch'io sappia, può menar vanto d'averne uno migliore.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 419: Per aver da loro (dai dotti) notizie dello stato delle seienze, e avviso de' libri migliori che venissero fuori in ogni genere.
Definiz: § I. Detto di persona, od anche di sue facoltà ed atti, vale Più, retto od onesto, Più virtuoso; ed altresì Più valente, Più magnanimo, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 490: Ed ogni altra persona Dei creder tuo megliore.
Esempio: Dant. Purg. 20: Contra miglior voler voler mal pugna.
Esempio: E Dant. Purg. 26: Quando i' udi' nomar se stesso il padre Mio, e degli altri miei miglior, che mai Rime d'amore usàr dolci e leggiadre.
Esempio: E Dant. Conv. 248: Aristotile, d'altro amico non curando, contro al suo migliore amico.... combatteo, siccome contro allo nomato Platone.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 252: Ragunata una parte de' maggiori e de' migliori uomini del suo contado, loro.... raccontò ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 267: In verità che io proverò se la megliore fortuna ti farà diventare megliore, sicchè non si possa imputare a fortuna, se tu mai oggi fallisci, ma alla propria malizia.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 376: Avendo ad eleggere alcun prelato, o provvederne, provvedono d'alcuno inimico di Dio, e non eleggono il megliore.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 145: Ecci detto che stanno bene di roba, e sono le migliori persone; che temono Iddio, che è buona parte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 45: Se migliore Non sei dimani in questo campo armato Che tu mi sìa paruto oggi oratore, Mal troverassi Orlando accompagnato.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 26: E quel da Montalbano insieme giunto Col buon Sobrino e col meglior Ruggiero.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 129: Dovendo far elezione di persona, la quale non solo sia bene accomodata di roba, ma di buona casa e di miglior costumi, giudico che ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 88: Fate a gara a chi è migliore, e a chi s'innamora più del Signore, spiccandovi tutte da voi medesime, ed appiccandovi tutte a Dio; e quella che sarà migliore, a quella vo' voler meglio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 105: Marzio primieramente danneggiò la patria tutta, e non aveva ricevuto offesa da tutta: anzi la parte migliore e più sana, con lui offesa, seco se ne condolse e compianse.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 426: Egli fu uno de' migliori loici che avesse il mondo.
Definiz: § II. E con un compimento retto dalla particella Di, indicante ciò per cui alcuno è migliore, o vale di più. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 372: Largo di ricchezze e migliore di lingua, ma la destra frigida in battaglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 69: Manilardo.... già fiero e gagliardo, Or miglior di consiglio che d'aiuto.
Definiz: § III. Detto di sembiante, maniere, parole, e simili, vale Più benigno, Più dolce, Più amorevole, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Poi si rivolse a me con miglior labbia, Dicendo: ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 99: Incontra se le fece, e col più molle Parlar che seppe e col miglior sembiante, Di sua condizione domandolle.
Definiz: § IV. Trovasi per Più ricco, Più prospero. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 48: Io ho invidia a tutti quelli che hanno meglio di me. La invidiosa mente sempre per lo migliore di sè si suole consumare (qui in forza di Sost.).
Definiz: § V. Detto di mare, cielo, aria, e simili, vale Più placido, Più propizio, Più salubre, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Per correr miglior acqua alza le vele Ormai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a sè mar sì crudele.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella Che quattro cerchj giunge con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta.
Definiz: § VI. Detto di stagione, giornata, e simili, vale Più temperato, Più mite; e spesso intendesi della primavera. –
Esempio: Bemb. Rim. 12: Poi che 'l verno aspro e rio Parte, e dà loco a le stagion migliori.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 259: Pensi appresso fra sè, ch'al gran cultore Nei bei giorni miglior non basta sola La sementa, il zappar, solcar la terra, Ma che ec.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 551: Or la salubre indivia, or la sorella, Di più amaro sapor ma pien di lode, La cicorea sementi, onde si adorni Poscia, al tempo miglior, la mensa prima.
Definiz: § VII. Detto di vita, tempo, stato, essere, e simili, vale Più lieto, Più prospero, Più felice, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 113: Per certo questi romiti solitarj fanno miglior vita, che li monaci de' monasteri.
Esempio: Petr. Rim. 1, 45: Mantienti, anima trista: Che sai s'a miglior tempo anco ritorni, Ed a più lieti giorni?
Esempio: Gell. Circ. 183: La natura ci ha dato questi sensi, che non sono necessarj al mantenimento della vita nostra, solamente per nostro migliore essere.
Definiz: § VIII. Pur detto di tempo, ora, e simili, vale Più presto, Più sollecito, ed altresì Più opportuno; e si usa specialmente nelle frasi A miglior ora, A miglior tempo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 118: Poi che mia speme è lunga a venir troppo, E della vita il trapassar sì corto, Vorreimi a miglior tempo esser accorto, Per fuggir dietro più che di galoppo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 196: Chè quanto a migliore otta ci partiàno di questa misera vita, minore fastello di peccati ne portiàno.
Esempio: Car. Long. 78: Le cacciava (le capre) la mattina a pascere a miglior otta che prima.
Definiz: § IX. Detto di età, anni, e simili, vale Meno avanzato, Fiorente, Giovanile, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 63: Il vedermi lograr dei miglior anni Il più bel fiore in sì vile opra e molle, Tienimi il cor sempre in stimolo e in affanni.
Definiz: § X. E pur detto di età, e usato in contrapposizione sia di Giovanile, sia, di Avanzato, vale Più maturo, Più pieno, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 244: Parimente (ritrasse) Antonio Pollaiuolo, e se stesso così giovane come era; il che non fece altrimenti nel resto della sua vita, onde non si è potuto avere il ritratto di lui d'età migliore.
Definiz: § XI. Aggiunto di braccio, vale Destro, Diritto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 89: Olivier, ch'ha di sopra il miglior braccio Sì che si può difender con la spada, Di qua di là tanto percuote e pungè, Che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 139: Pur si torce e dibatte si che viene Ad espedirsi col braccio migliore.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 130 t.: Laonde, sentendosi egli impedito il braccio migliore, si ritrasse indietro per procurarsi.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 18: Argante, Od arte o sua ventura fosse, Sovra ha il braccio migliore e sotto il manco.
Definiz: § XII. Aggiunto di sesso, vale Maschile. –
Esempio: Alf. Trag. 4, 244: Ma ferve in ben altr'opra Lo stuol del miglior sesso.
Esempio: E Alf. Trag. 5, 141: A voi negato Prole han finor del miglior sesso i Numi.
Esempio: Mont. Iliad. 9, 182: Se d'Argo riveder m'è dato Le care sponde, ei genero sarammi Onorato e diletto al par d'Oreste, Ch'unico germe a me del miglior sesso Ivi s'educa alle dovizie in seno.
Definiz: § XIII. Migliore, detto di voce, o simile, vale, figuratam., Più efficace, Più autorevole, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Poca favilla gran fiamma seconda: Forse diretro a me con miglior voci Si pregherà perchè Cirra risponda.
Esempio: Capp. Econ. 407: Un famoso autore disse il superfluo essere cosa necessarissima, e disse bene. Voi già l'udiste da miglior voce: le semplici agiatezze, i puri godimenti, son bisogni veri.
Definiz: § XIV. Detto di testo, copia, documento, e simili, vale Più genuino, Più corretto, Più compiuto. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 40: In alcune parti avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli, che d'emendarle o di riempierle senza i riscontri delle copie migliori, o d'alcuna delle migliori.
Definiz: § XV. Migliore, adoperato in costrutto colle prep. Da, In, Per, vale Più destro, Più atto, Più acconcio, Più opportuno, e simili, rispetto a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Cellin. Pros. 198: I ferri da scoprirla (la veduta principale d'una statua) sono i migliori alcune subbiette sottili.
Esempio: Vai Rim. 2: Lisa tua, la tua Lisa, Candida e fresca più della ricotta, E da mangiar col pane assai megliore D'una pera bugiarda o bergamotta.
Esempio: Salvin. Odiss. 133: Tu entro va', nè punto in cuor paventa; Chè l'ardit'uom migliore è in tutti affari, Benchè d'altronde e sconosciuto venga.
Definiz: § XVI. Poeticam., vale talora quanto il semplice Buono. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14. 73: Non fu il caldo pregar d'effetto voto: Però che 'l Genio suo, l'Angel migliore, I prieghi tolse e spiegò al ciel le penne, Ed a narrare al Salvator li venne.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 11: È tra Dio questi, e l'anime migliori Interprete fedel; nunzio giocondo; ec.
Definiz: § XVII. Migliore, si rafforza talora, ma più che altro nel parlar familiare, con avverbj, come Più, Tanto, e simili. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 48: Stolta ed iniqua cosa è che per alcuna più migliore fortuna, ovvero ventura di fuori, ch'eglino (i mondani prosperati) abbiano in dispregio quelli che sono sventurati.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 21: Perchè a vostre spese.... intendiate quanto è gran male disobbedire e disonorare un padre a voi sì migliore, qual è il vostro Dio.
Esempio: Menz. Sat. 7: Ma io m'accorgo ben ch'esti dottori Hanno in odio i poeti, perchè sanno Esser di lor più saggi e più migliori.
Definiz: § XVIII. In forza di Avverb., trovasi per In miglior modo, Meglio. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 47: O che fosse di sì freddo petto che amore non potesse ricevere, o forse.... che fosse sì savia che migliore di me sel sapesse nascondere, in atti ed in parole sovra di ciò semplicissima mi si mostrava.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 118: Ma per miglior salirvi, prima scalzati, E depon qui la pera, il manto e 'l bacolo.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 130: Onde per cosa vera ed indubitata tener ti puoi, che chi più di nascoso, e più lontano dalla moltitudine vive, miglior vive.
Definiz: § XIX. In forza di Sost., vale La miglior cosa, Il meglio. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 4: Certo egli è migliore il poco terreno ben coltivare, che 'l molto lasciare, per mal governo, miseramente imboschire.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 553: Io ti confesso ben da vero, Che per fuggire, alle volte è migliore Aver quelle gambaccie lunghe lunghe, Sì come hai tu.
Definiz: § XX. Vale anche Il maggior vantaggio, Il miglior partito; e più spesso, unito ad un possessivo, Il maggior bene, e altresì Il minor male, per alcuno. –
Esempio: Lucan. volg. 199: In tutte maniere, giace lo nostro migliore nello 'ndugio, chè noi avemo la vivanda, e li nostri nimici la fame.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. R. 112: Perchè d'arbitrio libero è dotato E di ragion, colla qual si corregge E suo miglior elegge.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 188: Tutto ciò che le 'ncontra, sì pensi Che tutto sia per lo suo migliore.
Esempio: Vill. G. 171: Savio e prode in arme e di grande autorità, e di largo consigliava il migliore.
Esempio: E Vill. G. 214: E credendo prendere il migliore, si deliberarono d'andare sopra il regno di Tunisi.
Esempio: Petr. Rim. 2, 187: Egli è pur il migliore Fuggir vecchiezza e suoi molti fastidj.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 241: E così sono di quelli che nascono con le sciagure in mano, e questo mio figliuolo è di quelli: steasi in contado tra le zolle, e forse fia il suo megliore.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 111: Partiti adunque senza tardanza alcuna di questo tempio, e pensa ch'e' sia per lo tuo migliore, che tu non sia stata da me nè ritenuta nè custodita.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 52: Consigliassersi dunque e facessergli sapere a qual parte inclinassero, per poter poi egli maturatamente appigliarsi al suo migliore.
Esempio: Salvin. Iliad. 603: Ma io non ubbidii, ch'era il migliore.
Esempio: Leopard. Poes. 142: Mai non veder la luce Era, credo, il miglior.
Definiz: § XXI. Vale altresì Ciò che è migliore; comunemente Il meglio. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 357: Celar voglio lo megliore, E mostrarmi peccatore.
Esempio: Dant. Conv. 91: La virtù dee muovere le cose sempre al migliore.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 5: I quali (avvertimenti) se alquanto più copiosi, e con più ordinato divisamente, successivamente procederanno, riconoscasi dal beneficio del tempo e dalla pratica messa in opera, che ci hanno scoperto il migliore.
Definiz: § XXII. Usato, pure in forza di Sost., nel num. plurale, vale Gli uomini migliori, I più da bene, I più saggi, I più valenti, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 299: Morte fura Prima i migliori, e lascia star i rei.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 5: Come negar posso di non aver dato alcun fomento a quello affetto che fa prevaricare alcuna volta anco i migliori?
Esempio: Capp. Lez. 265: Composero uno stile sempre atteggiato a fogge accademiche, troppo misurato nella forza, e soverchio nelle grazie, sterile sovente o forzato. Dal quale infelice studio andarono immuni i migliori di Toscana.
Definiz: § XXIII. E altresì, I più ragguardevoli per potenza, ricchezza, autorità, e simili. –
Esempio: Cic. Opusc. 437: Io medesimo dissi nel senato, come tu avevi ordinato d'uccidere de' maggiori e de' migliori di Roma.
Esempio: Dant. Inf. 28: E fa' saper a' duo miglior di Fano, A messer Guido, ed anche ad Angiolello, Che ec.
Definiz: § XXIV. Il migliore, in senso particolare, usasi familiarmente, e con un certo scherzo, a denotare Il vino della miglior qualità. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 6: Siccome ad un che sempre ingolla Del ben di Dio, e trinca del migliore, Il vin di Brozzi, un pane e una cipolla Talor per uno scherzo tocca il cuore; Così ec.
Esempio: Not. Malm. Del migliore..., cioè del miglior vino. È una figura comune quasi a tutte le lingue: ed è detta Ellipsi.
Definiz: § XXV. Per lo migliore, Per la migliore, posto avverbialmente, vale Per fare nel modo migliore, più sicuro, più pronto, e simili; ovvero, Per evitare alcun danno o inconveniente: comunemente, Per lo meglio, Per il meglio, Per la meglio. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 32: Or comincio a svegliarmi; e veggio ch'ella Per lo migliore al mio desir contese.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 106: Senza che egli ha alcune altre taccherelle con queste, che si taccion per lo migliore.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 163: Messere, voi siete in parte venuto dove, dalla forza di Dio in fuori, Si niente ci si teme per noi;... e perciò piacciavi per lo migliore di compiacere a Ghino di questo.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 2: Per lo migliore, li nomi loro si taceranno.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 175: Quando il Podestà l'ebbe condotto dove volea, disse che per lo migliore accordasse il calonaco, o che si compromettessino in avvocati comuni; e così fecero.
Definiz: § XXVI. Avere il migliore della battaglia, della pugna, o simile, si usò per Avere il di sopra, Riportar la vittoria; comunemente Aver la meglio, o il meglio. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 206: E, combattendo tutti dui, Ercole cominciò ad avere lo migliore della pugna.
Esempio: Colonn. Guid. N. 307: Allora avevano li Troiani il migliore della battaglia, e con grande virtude di combattere sforzavano li Greci, che travagliati si partissero per fuga dalla battaglia.
Esempio: Stor. Fiorav. 375: Guardavano chi avesse lo migliore della battaglia.
Definiz: § XXVII. Passare, e simili, a miglior vita. –
V. Vita.
Definiz: § XXVIII. Prendere le cose per la migliore, Interpretare, le cose per la migliore, vale Non torcerle a sinistro significato; ed altresì Sapersi adattare a quel che in sorte ei venga di men cattivo.
Definiz: § XXIX. Il migliore è nemico del buono, o simile, vale lo stesso che Il meglio è nemico del bene, come comunemente dicesi. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 180: Non aspettate ch'altro tempo torni, Chè del buon sempre è nimico il migliore.