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1) Dizion. 4° Ed. .
INTERESSE, e INTERESSO
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INTERESSE, e INTERESSO.
Definiz: Utile, o Merito, che si riscuote de' danari prestati, o si paga degli accattati; differente in questo da Usura, ch'egli è lecito, ed ella no. Lat. usura *interesse, quod cuiusque interest. Gr. τὸ διάφορον.
Esempio: Pass. 126. Chi gli ricuopre, o scusa con nome di cambio, chi d'interesse, altri di diposito, e di serbanza.
Esempio: M. V. 3. 106. Che in perpetuo ogni mese catuno creditore dovesse avere, ed avesse per dono, danno, e interesse un danaio per lira.
Esempio: Varch. stor. 8. 194. Acciocchè gli ufficiali ec. fussero tenuti a farne pagare loro gl'interessi a cinque fiorini larghi per cento ogni anno in due paghe.
Definiz: §. I. E perchè chi paga ne sente danno, e chi riscuote utile, di quì è, che Interesse semplicemente si piglia e per utile, e per danno. Lat. compendium, iactura. Gr. κέρδος, ζημία.
Esempio: G. V. 10. 131. 4. E presesi il piggiore con grande interesso, e dannaggio del nostro comune.
Esempio: E G. V. 11. 66. 3. Fu disordinata dovizia al corso usato, e ad interesso di coloro, che avieno le possessioni.
Esempio: Bocc. nov. 20. 20. Con mio grandissimo danno, ed interesse vi stetti una volta.
Definiz: §. II. Egli farebbe a mangiare coll'interesse, si dice di Chi grandemente consuma.
Esempio: Malm. 3. 13. E farebbe a mangiar coll'interesso.
Definiz: §. III. Per Affare, o Negozio semplicemente; onde Badare a' suoi interessi, vale Accudire a' fatti suoi. Lat. sua negotia gerere. Gr. τὰ ἑαυτοῦ πράττειν.