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Dizion. 4° Ed. .
TENEREZZA.
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TENEREZZA.
Definiz: | Astratto di Tenero. Lat. teneritudo, teneritas. Gr. ἁπαλότης. |
Esempio: | Pallad. Genn. 17. Credesi, che quella cenere proccuri tenerezza. |
Esempio: | Coll. Ab. Isac. cap. 20. La detta virtude fa come la madre, che 'nsegna andare
al fanciullo, la quale si dilunga da lui, e poi chiama il figliuolo; e quando egli vegnendo comincia a tremare per la
tenerezza de' piedi, ed è in sul cadere, la madre corre, e portalo in braccio. |
Definiz: | §. I. Per metaf. vale Piccola, o Giovane età. |
Esempio: | Vit. S. Margh. 131. O vana fanciulla, abbi misericordia della tua tenerezza,
consenti a me, e adora i miei Iddii. |
Esempio: | Cron. Morell. 243. Avendo dall'altra parte rispetto alla tenerezza del giovane.
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Definiz: | §. II. E figuratam. vale Affetto, Compassione, Amore. Lat. affectus,
misericordia. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 54. Da quello amore, e da quella tenerezza, che io a lui tenuta
son di portare, mossa ec. mi ti feci palese. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 47. Tanta fu la tenerezza, che nel cuor gli
venne per la innocenzia di questi due. |
Esempio: | Pallad. Al campo tuo non soprappor mai coltivatore a te congiunto di parentado, o
tenerezza d'amistade. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 61. Le quali parole quelli udendo, cominciarono tutti con
mirabile tenerezza a piagnere. |
Definiz: | §. III. Pur figuratam. per Cura, Zelo. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 39. In lui t'ingegna di metter tenerezza del tuo onore.
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