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1) Dizion. 5° Ed. .
DOLCISSIMO.
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DOLCISSIMO.
Definiz: Superlat. di Dolce.
Lat. dulcissimus. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Ma Virgilio n'avea lasciati scemi Di sè, Virgilio dolcissimo padre.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Sì com'io tacqui, un dolcissimo canto Risonò per lo cielo.
Esempio: E Dant. Conv. 400: Filosofia non volge lo sguardo suo dolcissimo ad altra parte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 157: Per che cominciando con dolcissime parole a raumiliarla, tanto disse.... che ella, vinta, con lui si paceficò.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 52: Ahi dolcissimo albergo di tutti i miei piaceri, maladetta sia la crudeltà di colui, ec.
Esempio: Panzier. Tratt. 30 t.: La perfezione della creatura si è quanto la sua vita è simile a quella del nostro dolcissimo Redentore.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 95: Mentre che in questa maniera adorava il conte, soprapreso da un dolcissimo sonno, vide ec.
Esempio: Biring. Pirotecn. 16: Ferro dolcissimo e trattabile.
Esempio: Varch. Stor. 1, 81: Essendone commessario Ruberto Pucci, il quale fu poi cardinale, uomo di dolcissima natura e condizione.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 240: La dolcissima Favella vostra [o Toscani] ha oggi e scuole pubbliche Ed accademie favorite e nobili.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 16: Par che la terra e l'acqua e formi e spiri Dolcissimi d'amor sensi e sospiri.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 134: E con modi dolcissimi risponde.
Esempio: Baldin. Art. Int. 101: Per lo gusto che ancor essi avevano de' suoi sensati discorsi, e della sua dolcissima conversazione.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 69: Io volentieri questi suoi dolcissimi versi vi fo rigustare, Accademici, perchè ec.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 121: Dove le arance di Portogallo e le lumìe in Firenze sono agre, in Pisa sono dolcissime.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 13: Mentre che dolcissimi poeti cantano con un'armonia ec.
Esempio: Parin. Poes. 166: Colli beati e placidi, Che il vago Eupili mio Cingete con dolcissimo Insensibil pendio.
Esempio: Mont. Poes. 1, 247: In un sorriso Dolcissimo le labbra avea disciolto.
Esempio: Capp. Lez. 254: In ogni varietà di dialetto i suoni non s'alterarono mai da quella dolcissima armonia che a' Greci trasmisero gli Orientali.