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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFANNARE.
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AFFANNARE.
Definiz: Att. Dare affanno, Travagliare, Affaticare grandemente; e anche talora Dar molestia, Inquietare. −
Esempio: Rim. ant. F. Orland. Lemm. 2, 212: Non sii [Amor] ver me sì fero, Che assai m'hai affannato E forte tormentato.
Esempio: Vill. G. 353: Tegnendoli a badalucco, e aggirandoli d'intorno a loro schiere ordinate, sonando trombe e nacchere al continuo, molto li affannavano.
Esempio: Liv. Dec. 2, 387: Quiriti, diss'egli, perchè m'affannate voi, che sono oggimai vecchio e ho assai travagliato?
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 60: L'ho lasciato di qui poco lontano, Dove il cavallo e sè molto affannando, S'aiuta quanto può con l'arme in mano Contra un guerrier.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 627: Sì tosto che veggia il buon guardiano D'amoroso desio le vacche punte, Or l'affanni nel corso, or sopra l'aia Le faccia in giro andar premendo il grano.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 30: Nè vi prenda stupor, se ci vedete Abitar fra la gente saracina Senza che alcuno ci affanni o inquiete.
Definiz: § I. Per Affliggere, Addolorare, Tormentare. −
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 8, 31: Morte sicura, o vita tormentosa, questi o quelli spegnevano o affannavano.
Definiz: § II. Neutr., e talvolta Neutr. pass. affannarsi, Provare affanno, Essere in tormento, Dolorare. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 26: Solo esso coltando, sia ogni diletto e ogni cura nostra e ogni amore, sicchè non affanniamo, ma gustiamo.
Esempio: Bocc. Filostr. 7, 64: Io guardo i monti che d'intorno stanno,.... E sospirando dico: coloro hanno, Senza sentirla la vista amorosa Degli occhi vaghi, per la quale affanno.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 15: Soffri, egli disse, l'aspro tuo destino,.... Chè tale oggi s'affanna e si conquide, Che domani s'allegra e scherza e ride.
Definiz: § III. E per Durar fatica, Darsi travaglio, Affaticarsi. −
Esempio: Dant. Parad. 12: Non per lo mondo, per cui mo s'affanna Diretro ad Ostïense ed a Taddeo, Ma per amor della verace manna, In picciol tempo gran dottor si feo.
Esempio: Colonn. Guid. 135: Aspramente affannandosi [i Troiani] per la loro vendetta, più coraggiosamente s'abbandonavano alla morte.
Esempio: Liv. Dec. 2, 15: Quelli che dimoravano a Roma pagarono sforzati, però che ancora loro convenia affannare in fatti d'armi e servire al comune, guardando la città.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 340: E tolse Giove Quella prima dolcezza e quella pace, In cui senza affannar vivea ciascuno.
Esempio: Salvin. Odiss. 166: Molto ben d'Achei canti il destino, Quanto fêro e patir, quanto affannaro Gli Achei.
Definiz: § IV. E Neutr. pass. Affannarsi, Travagliarsi, Sforzarsi, col fine di conseguire checchessia. −
Esempio: Dant. Purg. 11: Da' oggi a noi la cotidiana manna, Senza la qual per questo aspro diserto A retro va chi più di gir s'affanna.
Esempio: Liv. Dec. 2, 186: Si volle [Marco Valerio] affannare per avere onore.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 70: Dell'uno il potere è tanto, quanto gli è bastato ad ottenere già presso che quaranta mila fiorini di rendite, eziandio senza molto affannarsene.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 105: Pargli ch'al corso avidamente agogni Stender le membra, e che s'affanni invano.