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Dizion. 4° Ed. .
RACCAPRICCIARE.
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RACCAPRICCIARE.
Definiz: | Cagionare in altrui un certo commovimento di sangue, con arricciamento di peli, che per lo più viene dal vedere, o
dal sentire cose orribili, e spaventose. E oltre all'att. si usa anche in signific. neutr. pass. Lat.
horrorem incutere, horrescere. Gr. ἐκδειματοῦν. |
Esempio: | Dant. Inf. 14. Lo cui rossore ancor mi raccapriccia. |
Esempio: | But. ivi: Mi raccapriccia, cioè raccordandomene ancoe me ne viene orrore.
Capricciare è levare li capelli ritti, come addiviene per paura, cioè caporicciare; e però si dice: io ebbi uno
caporiccio, cioè uno arricciamento dei capelli del capo, che significa paura. |
Esempio: | Fir. As. 314. Raccapricciossi il gentil signore, subito udì la scellerata
rubaldería. |
Esempio: | E dial. bell. donn. 341. Per lei si vede l'uomo dimenticarsi di se
stesso ec. raccapricciarseli le membra, arricciarseli i capegli ec. |
Esempio: | Morg. 4. 70. Vide la terra per la fiera arsiccia, Della qual cosa assai si
raccapriccia. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 20. Le quali (cose) possiamo maledire senza
raccapricciarci. |
Esempio: | Tass. Ger. 13. 41. Tutto si raccapriccia, e pur rinforza Il colpo, e 'l fin
vederne ei si consiglia. |
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