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INTERMEDIO.
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INTERMEDIO.
Definiz: Sost. masc. Quell'azione, o Quel componimento musicale, che tramezzava nelle rappresentazioni sceniche gli atti, ed era separato da essa; Intermezzo. –
Esempio: Grazz. Comm. 171: Non è dubbio che la ricchezza e la bellezza degl'intermedj.... offuscano, e fanno parer povera e brutta, la comedia.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: E mi sembra (una poesia) d'un tal..., Di cui talora un canto, una cocchiata, Balletto, o bufolata, Un intermedio, o qualche canzonetta Sentita ho su chitarra o arpicordo.
Esempio: EBuonarr. Fier. 3, 4, 9: Intermedj vi furo? V. Furvi, e non furo scherzi.
Esempio: Don. Music. scen. 3: Pare che loro (agli essodj) convenga il nome d'intermedj (benchè oggi si frammettano tra gli atti di una stessa azione) e di farse, in quanto seguono le azioni più serie.... Ma molto meglio conviene il nome di episodia agl'intermedj, e di exodia alle farse.
Esempio: E Don. Music. scen. 187: Questa (la farsa) appresso di loro (dei Francesi) tiene il luogo de' nostri intermedj; i quali, per dirne liberamente il mio parere, poco mi paiono proporzionati all'esquisitezza de' teatri ben regolati, e che l'usarli non sia cosa molto lodevole, nè che faccia buoni effetti.
Esempio: E Don. Music. scen. appr.: Mi diranno forse che gl'intermedj molte volte servono per far comparire le diverse scene e sontuose apparenze, che nelle sale de' principi si sogliono con stupore rimirare.
Esempio: E Don. Music. scen. 188: Altri poi con maggiore fondamento mi replicheranno, che gl'intermedj servono per dare riposo agli attori e agio di mutare gli abiti, aggiustare le macchine e altri arnesi scenichi: a i quali rispondo che gl'intermedj per questo non sono necessar; imperocchè ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 98: Ordinò a Giovanni de' Bardi de' Conti di Vernio il comporre la commedia, che si chiamò L'Amico fido, con tutte quelle accompagnature d'intermedj, di macchine, di musiche, d'abiti ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 262: Io però credo che l'intermedio (che propriamente è un recitamento fra un atto e l'altro, e non generalmente qualsivoglia azione fra essi atti, come balli, abbattimenti e simili) non debba esser separato dalla commedia; ma che v'abbia qualche correlazione, e che sia posto in luogo degli antichi Cori.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 290: Ti passa mai per la memoria qualche ricordanza di quelle saporite veglie..., arricchite di sì curiosi accidenti, e di tanti intermedj, quante erano le graziose avventure ec.?
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 323: Così in quest'Accademia medesima i nostri vecchi, per ristorarsi dalle immense inesauste fatiche del Vocabolario, che varia è, come sapete, e dura ed aspra e forte impresa, e per ripigliar lena a seguir fortemente l'usato cammino de' loro studj, faceano preludio e intermedio e licenza la barzelletta.
Definiz: § II. Pure per similit., e in ischerzo, per Cosa accessoria, Accessorio. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 33: Seguì, che un ufizial suo favorito, Che più d'ogni altro meno se l'aspetta, Toccò la corda con i suoi intermedj De' tamburini e trombettieri a' piedi.
Esempio: Not. Malm. 1, 261: Soggiunge poi: Co' suoi intermedj de' tamburini e trombettieri a' piedi; cioè con tutto quello che ci andava.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Intermedj in questo luogo è in significato di qualsivoglia cosa non sustanziale, ma aggiunta; come sono arnesi, attrezzi,... dicendosi, verbi grazia, una nave, una carrozza, e simili, con tutt'i suoi intermedj, per significare con tutti i suoi arnesi.
Definiz: § III. E per Ciò che serve di mezzo, di via, a un dato effetto; onde Senza intermedj, usato assolutam., vale Direttamente. –
Esempio: Capp. Longob. 134: La Gallia invece ebbe dalla Grecia senza intermedj la cultura prima, come ebbe quindi il cristianesimo.