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SBARBARE
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SBARBARE.
Definiz: Sveglier dalle barbe. Lat. evellere, extirpare, eradicare. Gr. ἀποῤῥίζειν.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 64. E di testa la sua corona bella Si trasse, e i bianchi crin divelle, e sbarba.
Esempio: Soder. Colt. 20. Ponendo a tutti una cannuccia, o paletto, e zappandogli, o vangandogli ciaschedun mese, e sbarbando l'erba, sicchè siano conguagliati al terreno.
Esempio: Dav. Colt. 170. Trova l'annestatura delle marze, e quivi taglia, e tutto il susin vecchio sbarba, e leva.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Teol. Mist. Costrigne insino dal fondamento di sbarbar la creatura da se (cioè: staccar con violenza)
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 38. Germanico non aspettò più, benchè conoscesse questi esser trovati d'invidia per isbarbarlo dal già acquistato splendore (cioè: privarnelo a forza; il T. Lat. ha parto iam decori abstrahi intelligeret)
Esempio: Boez. Varch. 1. 6. Ma questo è il costume delle perturbazioni, le quali possono bene colle forze loro muovere un uomo, ma sbarbarlo affatto, e diradicarlo non possono (cioè: abbatterlo, avvilirlo)
Definiz: §. II. Sbarbare, si dice anche dell'Ottenere da chicchessia alcuna cosa o per arte, o per forza; che anche diciamo Spuntarla.