Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
QUARTO.
Apri Voce completa

pag.13


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
QUARTO.
Definiz: Sust. La quarta parte di checchessia.
Esempio: Nov. ant. 93. 1. Questi non avea il quarto danari.
Esempio: Libr. cur. malatt. Aggiugnetevi un quarto di cennamo.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 89. Prendete un'oncia di corno di cerbio ec. e salgemma un quarto d'oncia.
Esempio: Fir. As. 303. E non mancò chi mi portasse un quarto di capretto con uno scodellino di salsa.
Esempio: Bern. Orl. 2. 30. 30. E stette un quarto d'ora tramortito.
Esempio: Red. esp. nat. 5. A questi giorn però ne ho veduta, e provata una (pietra) che pesa sei grani più d'un quarto d'oncia.
Esempio: Alam. Gir. 12. 52. E 'l resto lasserei quì intorno appeso, Poichè fatto n'avessi quattro quarti (quì vale le Parti, in che si dividono i cadaveri degl'impiccati)
Definiz: §. I. Quarto, per Parte, Pezzo, Brano.
Esempio: Alam. Gir. 15. 108. Van cadendo l'altre armi a quarti a quarti.
Definiz: §. II. Quarto, diciamo anche a una Misura, che tiene la quarta parte dello staio.
Definiz: §. III. Andarne il quarto, o Andar nel quarto; Non patir dilazione, ne indugio; tolto dal non pagare un dazio nel giorno determinato, che si casca nella pena del quarto più; e si dice ironicamente, per mostrare eccesso di cosa, che non rilievi.
Esempio: Salv. Granch. 1. 2. Ell'andrebbe nel quarto.
Definiz: §. IV. Farla di quarto, vale lo stesso, che Farla di quarta.
v. QUARTA§. II.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 3. Dubito, che questo non sia uno inganno sordo per farcela di quarto.
Definiz: §. V. In quarto, come Giucare in quarto, Sedere in quarto, o simili, vagliono lo stesso, che In quattro.
Esempio: Nov. ant. 38. 1. Alli quali non parea, che in tutta Romagna avesse uomo, che potesse sedere con loro in quarto.
Definiz: §. VI. Quarti della casacca, s'intendono quelle Parti, che pendono dalla cintola in giù.
Definiz: §. VII. Quarti, parlandosi della nobiltà d'alcuna persona, s'intendono le Quattro famiglie del padre, della madre, dell'avola paterna, e dell'avola materna.
Esempio: Menz. sat. 7. Dimmi, t'ho forse in qualche parte offeso, O della nobiltà rubato un quarto, Che nell'albero tuo si vede appeso?