Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Beffe, Scherno. Lat. irrisio, lusus, ludus. Gr. χλευασμός.
Esempio: Dant. Par. 29. Ora si va con motti, e con iscede A predicare.
Esempio: But. ivi: Con iscede, cioè detti beffevoli, che strazzieggiano, e contraffanno lo parlare altrui. Sceda è la prima scrittura, ed anco simulazione, e contraffacimento, come quando l'uomo strazieggiando contraffà altrui.
Esempio: Dittam. 2. 19. Quanto è folle colui, che si fa scede Della voce d'Iddio, e quanto a lui Danno tornò, beffando della fede!
Esempio: Arrigh. 44. Egli canta di me infamia, e con molte beffe l'empia turba di me fa scede.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Ancora fa peggio, che egli si gabba, e fa sceda de' ricchi, e de' buoni, e de' santi, e giusti uomini.
Definiz: §. Per Lezio, Smorfia. Lat. deliciae. Gr. τρυφή.
Esempio: Bocc. nov. 74. 4. Con suoi modi, e costumi pieni di scede, e di spiacevolezze.