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1) Dizion. 4° Ed. .
ERRORE.
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ERRORE.
Definiz: L'errare, Lo 'ngannarsi, Il fallire. Lat. error. Gr. πλάνη, σφάλμα.
Esempio: Bocc. nov. 1. 39. Non al nostro errore, ma alla purità della fede riguardando.
Esempio: E Bocc. nov. 2. 1. La benignità di Dio non guardare a' nostri errori, quando da cosa, che per noi veder non si possa procedano.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 9. Cominciò a riguardare quanti, e quali fossero gli errori, che potevano cader nelle menti degli uomini.
Esempio: E Bocc. nov. 55. 3. Molte volte nelle cose da lui fatte, si truova, che 'l visivo senso degli uomini vi prese errore, quello credendo esser vero, ch'era dipinto.
Esempio: E Bocc. nov. 58. 2. Lo sciocco error d'una giovane raccontandovi con un piacevol motto corretto da un suo zio.
Esempio: Dant. Purg. 4. Par, ch'a nulla potenzia più intenda: E questo è contra quell'error, che crede, Ch'un'anima sovr'altra in noi s'accenda.
Esempio: E Dan. Purg. 24. Se nel mio mormorar prendesti errore.
Esempio: Red. Ins. 38. Meco medesimo più volte ho tenuto, che nel ventunesimo libro potesse essere errore di scrittura.
Definiz: §. I. Per Mancamento, Peccato. Lat. erratum. Gr. ἁμαρτία.
Esempio: Petr. son. 1. In sul mio primo giovenile errore, Quando era in parte altr'uom da quel, ch'i' sono.
Definiz: §. II. Fare checchessia per errore; vale Farlo non pensatamente, ma così disavvedutamente nel far altro, e che a quella operazione non si concorra colla volontà. Lat. imprudenter agere, non ex destinatio. Gr. ἀβουλεὶ πράττειν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 10. Perchè, che accade, che io favelli di quel terzo, il quale volendo ingiuriarmi, mi beneficò per errore.