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Dizion. 5° Ed. .
DISCONFORTARE.
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DISCONFORTARE. Definiz: | Att. Togliere altrui la fiducia o il coraggio, Infondergli un certo sgomento, Disanimare: più comunemente Sconfortare. ‒ |
Esempio: | Senec. Pist. R. 150, 24: Aggiugni molte cose, che 'l discoraggino e 'l disconfortino. |
Definiz: | § I. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 2, 236: Però non disconforto la mia mente; Ancora d'amar voi non fui sì acciso (acceso), Com'io sono ora. |
Definiz: | § II. Per Sconsigliare, Dissuadere, Distorre; usato spesso con un compimento retto più specialmente dalla particella Da. Anche in tal senso comunemente Sconfortare. ‒ |
Esempio: | Rim. Ant. Incert. G. 127 t.: E peggio ho che 'l dolore, Ne 'l qual d'amar la gente disconforto; Ch'Amor e una cosa ec. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 91: Dodici cose sono quelle che ne disconfortano a seguire questo vizio. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 167: Niuno è il quale gli conforti o disconforti (gli uomini grandi), come ei l'intende; ma fanno a gara a chi più gli piaggia e con maggiore adulazione. | Esempio: | Salvin. Annot. Cas. 1, 261: Maniera simile usò quel Savio della Grecia nel disconfortare l'uomo dall'entrare mallevadore. |
Definiz: | § III. E nel medesimo senso, riferito alla cosa stessa che altri intenda di fare, di seguire, e simili; anche figuratam. ‒ |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 104: A vituperazione dell'avarizia fa imprimamente questo, che la natura ne disconforta questo vizio, e quasi è contra la natura. |
Definiz: | § IV. Neutr. pass. disconfortarsi, e talora anche in forma di Neutr. Perdere la fiducia o il coraggio; Disanimarsi, Sgomentarsi, Sbigottirsi. ‒ | Esempio: | Fr. Guitt. Lett. 58: Non perde no, nè disconforta già valoroso uomo, naturale e prode. | Esempio: | Dant. Inf. 8: Pensa, lettor, s'io mi disconfortai Nel suon delle parole maledette; Ch'io non credetti ritornarci mai. | Esempio: | Cin. Rim. 107: Non v'accorgete, donna, d'un che muore, E va piangendo, sì si disconforta. |
Definiz: | § V. Figuratam. e poeticam. ‒ |
Esempio: | Poliz. Rim. C. 142: Euridice la ninfa al fiume è morta: L'erbe languono intorno a capo chino, E l'acqua a mormorar si disconforta. |
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