Lessicografia della Crusca in rete

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NECESSARIO.
Definiz: Sost. masc. Luogo comodo, Latrina, e anche Pozzo nero o Bottino.
Dal sost. lat. barbaro necessarius, quasi locus necessarius, come in fatti si usò, nel medesimo senso, in volgare, luogo necessario. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 82: Tagliato a pezzi e ismembrato il corpo dell'orafo ammazzato, il gittaro giù per lo necessario.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 143: Era in uno canto, là dov'egli erano, uno necessario presso che pieno, con due assi coperto, dove l'oste gli condusse, dicendo ec.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 167: I necessarj devano avere mediocre lume per piccolo pertugio, quanto è conveniente all'esito del fetore.
Esempio: E Martin. F. Tratt. Archit. 271: I necessarj siano locati in parte che meno possa essere offesa (la ròcca), e le gole loro siano in luogo che meno indeboliscano il muro.
Esempio: Ar. Comm. 2, 489: Non so s'è magazzino o necessario.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 75: La credenza facea nel necessario, Intendetemi bene; e le scodelle Teneva in ordinanza in sn l'armario.
Esempio: Grazz. Comm. 47: Andai a nascondere il lume nel necessario.
Esempio: Ambr. Bern. 2, 3: Talor ci dà ad intendere D'ir fuori, e poi di piatto usa nascondersi O sotto la scala o nel necessario.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 34: Furon le stanze e tutte le casse aperte, per infin al cammino e 'l necessario.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 108: Gli dissi che andasse al necessario, che era fuori della camera ov'io era.
Esempio: Buomm. Cical. III, 2, 88: E' feciono il trogolo in sul terrazzo, il forno posticcio, il mulinello a mano, e fecero insin votare (con riverenza) il necessario.