1)
Dizion. 4° Ed. .
PIAZZA
Apri Voce completa
pag.606
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
PIAZZA.
Definiz: | Luogo spazioso, circondato d'edificj. Lat. platea, Gr.
πλατεία. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 4. Io ho inteso, che la piazza è piena di Tedeschi, e d'altra gente
armata. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 39. Se n'andò nella piazza nuova di s.
Maria Novella. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 210. Ordinò, che la quarta, e sesta fería, cioè la mezzedima, e
'l venerdì gli fosse posto la sedia nella piazza dinanzi alla chiesa. |
Esempio: | Cron. Morell. 336. Messer Giovanni Gambacorti si fae incontro fuori di Pisa, e
ec. venne in sulla piazza di Pisa, e ivi rinunziò la signoría di Pisa. |
Esempio: | Guicc. stor. 3. 119. Essendo già pervenuti senza ostacolo a una delle bocche della
piazza principale. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Gal. Sist. 432. La superficie di questo nostro globo non è tutta scabrosa, ed
aspra, ma vi sono grandissime piazze ben lisce, cioè le superficie di mari amplissimi. |
Definiz: | §. II. Piazza, per Luogo, dove si fa mercato. Lat. forum. Gr.
ἀγορά. |
Esempio: | Nov. ant. 54. 1. E le più mattine mandava la fante sua a vender frutte, o
camangiare alla piazza del Pontevecchio. |
Definiz: | §. III. Piazza, per Luogo semplicemente. |
Esempio: | Petr. cap. 9. E 'n poca piazza fe mirabil cose. |
Esempio: | Sen. Pist. 31. I tuoi fondamenti hanno preso gran piazza (il T. Lat. ha:
multum loci occupaverunt) |
Definiz: | §. IV. Piazza, o Piazza d'arme, si dice di Città, o Terra fortificata, e presidiata. |
Esempio: | Malm. 12. 33. E poi due trincierate camiciuole, Che fanno piazza d'arme alle
tignuole (quì per similit.) |
Definiz: | §. V. Piazza morta. |
v. MORTO Add. §. VI.
Definiz: | §. VI. Piazza, per l'Universal de' mercanti in una città. |
Esempio: | Dav. Camb. 96. La mercatura chiama piazza tutto il corpo de' negozianti in una
città, forse dal luogo, dov'e' si ragunano, che suol essere per lo più una piazza. Quando si dice la piazza
ristrignere, o allargare, s'intende esser pochi, o molti danari ne' mercanti da cambiarsi. |
Definiz: | §. VII. Far piazza, e Farsi far piazza; vale Fare, e Farsi far largo. Lat.
viam sibi aperire. Gr. |
Definiz: | ἑαυτῷ
τέμνειν ὁδόν. |
Esempio: | Sen. Pist. 74. Facciamo piazza agli arrappatori. |
Esempio: | Stor. Eur. 6. 124. Erano sì feroci, e tanto animosi, che e' si facevano piazza
per tutto, e vincevano tutte le imprese. |
Esempio: | Ar. Fur. 11. 50. E ben si fece far subito piazza, Che lor si volse, e Durlindana
prese. |
Definiz: | §. VIII. Far piazza, diciamo delle mercanze quando abbondano, o ne sono in molta copia. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 4. 8. Attendi a' rulli, E fabbrica girelle, e farai piazza.
|
Definiz: | §. IX. Che fa la piazza? cioè In che pregio sono le mercanzíe, o i cambi? |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 1. 11. Abbi riguardo al tempo, Al giorno, all'ora stessa, se
bisogna, Di quel, che fa la piazza, Che dall'un'ora all'altra Soglion variar i prezzi. |
Definiz: | §. X. Far belle le piazze, si dice del Commuovere, o Radunare il popolo, o per grida, o per risse,
o per azioni poco lodevoli. |
Esempio: | Morg. 17. 97. Disse Mombrun: per Dio contento sono, Andiam, che noi farem bella la
piazza. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 1. E però se tu non vuoi, che noi abbiamo a far belle le piazze, fa',
che la mia cotta torni. |
Definiz: | §. XI. Far bella la piazza, si dice anche del Farsi far largo. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 3. 23. Un'altra volta fan bella la piazza, L'un colla spada, e
l'altro colla mazza. |
Definiz: | §. XII. Fare il bello in piazza. si dice dello Starsene ozioso, senza voler far niente; preso da
chi passeggia oziosamente le piazze, faccendo mostra di se. |
v. BELLO §. XV.
Definiz: | §. XIII. Chi fa la casa in piazza, o e' la fa alta, o e' la fa bassa; proverb. che vale, che Chi
mette al pubblico alcuna cosa, si sottopone alle censure, e non può soddisfare ognuno. Lat. omnibus placere non possumus. Gr. πᾶσιν ἀρέσκειν
ἀδύνατον. |
Esempio: | Gell. Sport. 5. 5. In fine chi fa la casa in piazza, o e' la fa alta, o e' la fa
bassa. |
Definiz: | §. XIV. In piazza, e 'n mercato ognuno è licenziato; dettato, che vale, che Arrivando in cota'
luoghi non è sconvenevole il dipartirsi senza prender commiato da' compagni. |
Definiz: | §. XV. Esser piene le piazze d'alcuna cosa; vale Sapersi per ognuno. |
Esempio: | Vinc. Martell. lett. 70. Vorrei bene, che questi, che l'hanno intesa leggere, ne
facessero testimone a V. E. overo ne dessero una copia sola, come di quella del Tasso ne son piene le piazze.
|
|