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Dizion. 5° Ed. .
CESURA.
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pag.794
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CESURA. Definiz: | Sost. femm. Quella sillaba di una parola, che nel verso greco o latino avanza a un piede, e che unita a una o a più sillabe della parola seguente compone un altro piede. E dicesi anche Quella sillaba che avanza al verso, o che lo divide in mezzo, come è nel pentametro. | Definiz: | Dal lat. caesura, che vale Spezzamento. – | Esempio: | Varch. Ercol. 344: Cesure, che sono quei tagliamenti che ne' versi latini necessariamente si ricercano, acciocchè lo spirito di chi gli pronunzia abbia dove fermarsi alquanto, e dove potersi riposare. |
Definiz: | § Cesura nel verso moderno dicesi Quella spezzatura del verso, che si fa dopo l'accento principale, che regola l'armonia, e dove nel recitarlo la voce fa un po' di pausa. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 129: Apol non direi, non solo perchè.... nella cesura spezialmente non può stare, nè si può scusare. |
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