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1) Dizion. 5° Ed. .
GRAZIATO.
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GRAZIATO.
Definiz: Add. Aggraziato, Grazioso, Di maniere grate e piacevoli; detto di persona: e detto di alcuna sua qualità, atto, o simili, per Grazioso, Gentile. –
Esempio: Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 11: Veggendola di assai grato aspetto e molto piacevole nel parlare e graziata nelle azioni sue, ec.
Esempio: Varch. Suoc. 1, 1: Mai non vidi, nè la più bella fanciulla, nè la più graziata di questa.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 561: Io per me vorrei piuttosto esser graziato, che bello.
Esempio: E Varch. Lez. Accad$ appr.: E se pure cotali s'hanno a chiamar belle, non sono graziate.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 1: Fu dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà, che suole alcuna volta vedersi in coloro che più degli altri hanno a una certa umanità di natura gentile aggiunto un ornamento bellissimo d'una graziata affabilità, che sempre suol mostrarsi dolce e piacevole con ogni sorte di persone ed in qualunque maniera di cose.
Definiz: § I. E per Ben fatto, Di belle proporzioni e gradevoli alla vista; detto di membra. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 300: Simili al primo son quelle donne che hanno la gola lunga e svelta, le spalle larghe e graziate.
Definiz: § II. Per Fatto o Lavorato con grazia, Grazioso, leggiadro: detto di opera d'arte. –
Esempio: Cellin. Pros. 218: E' piglia un valent'uomo terra o cera, e comincia a imporre una sua graziata figura.
Esempio: E Cellin. Pros. 273: Dico.... che si vede per isperienza, se voi volete fare solo una colonna, o sì veramente un vaso,... facendole disegnate in carta con tutta quella misura e grazia, che in disegno si può mostrare; e poi, volendo da quel disegno colle medesime misure fare o la colonna o il vaso di scultura, diviene opera non a gran pezzo graziata, come mostrava il disegno, anzi par falso e sciocco.
Definiz: § III. Pur riferito a lavoro d'arte, e detto della sua bellezza, per Che ha grazia, Adorno di grazia, Grazioso. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 96: Ragionerò solamente.... come debbono essere universalmente le fabbriche, e quanto di proporzione unite e di corpi, per conseguire quella graziata bellezza che si desidera.
Definiz: § IV. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Lapin. Lez. II, 3, 56: Nè toglie a quella poesia le sue dovute lodi, la quale, seguendo il suo vero fine, all'utile solo attende de' suoi lettori; il qual utile se è intorno a cose morali ed umane, mostra egli non disconvenirglisi l'ornato ed altri colori poetici, che graziato e piacevole lo rendano.
Definiz: § V. E detto di artista, per Che lavora con grazia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 232: Invaghito [Mino] della maniera di Desiderio da Settignano suo maestro, per la bella grazia che dava alle teste delle femmine e de' putti e d'ogni sua figura, parendogli, al suo giudizio, meglio della natura, esercitò ed andò dietro a quella, abbandonando e tenendo cosa inutile le naturali; onde fu più graziato, che fondato nell'arte.