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Dizion. 5° Ed. .
LENZA e LENSA.
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LENZA e LENSA. Definiz: | Sost. femm. Cordicina fine, fatta di seta cruda o di refe con setole annodatevi, alla quale s'appicca l'amo per pigliare i pesci. |
Forse dal lat. lintea, plur. di linteum. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 534: In quelle l'amo con mano si gitta, legato con lunga lenza, che abbia un poco di piombo per braccio appresso all'amo. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 2, 397: Che e' si faccia Ogni opera: vedi! e vangaiuole E rete a collo, bucini e ritrosi E giacchi e lenze. |
Esempio: | Not. Malm. 2, 566: Lenza o lensa. Latino Linea, filum piscatorium, detta così quasi dal latino Lintea. Quella cordicella, fatta di crini di cavallo o di seta cruda, colla quale si lega il lamo da pescare. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam. – | Esempio: | Rim. Ant. F. Ambr. Fed. 2, 393: Se valesse forza contr'a 'ngegno Aver contr'ardimento la temenza, Eo romperia del tutto vostra lenza, Che tormentando mi fa star a segno. |
Esempio: | Lipp. Malm. 7, 33: Il suo male è in quella rensa Com'appunto fra l'erba sta il serpente: Rensa non già, ma lensa, onde il suo cuore Preso al lamo col sangue aveali Amore. |
Definiz: | § II. A lenza, o Alla lenza, usato come compimento coi verbi Pescare a lenza, Pigliare a lenza, e simili, vale Con la lenza, Per mezzo della lenza; anche figuratam. – | Esempio: | S. Gir. Grad. 33: Altresì come il pescatore, che aguata lo pesce al gran filo o allo cigulo, o alla lensa, ovvero alla rete, ovvero in alcuna maniera egli lo può prendere, e gittarlo fuori dell'acqua, sì 'l tiene guadagnato. |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 181: E ben dicea il vero, ch'elli avea preso l'alluminato alla lenza, aescando cento fiorini per riavere gli altri. |
Esempio: | Franz. M. Rim. burl. 2, 170: In cima d'una canna spenzolone, Con chiocciole, lombrichi, o qualch'untume, Piglia ranocchi a lenza pel boccone. |
Esempio: | Car. Long. 34: Si davano a diverse sorti di piaceri, ora pescando a lenza di sopra un sasso sporto in mare, ora ec. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 323: In un pescatore, il quale pesca in sur uno scoglio a lenza, si conosce nell'attitudine una pacienza estrema propria di quell'arte. |
Definiz: | § III. Pescare senza lenza, vale figuratam. Fare una data cosa in vano, Non poterne ritrarre il vantaggio sperato o desiderato; ma non è maniera oggi comune. – |
Esempio: | Bocc. Rim. 46: Al negligente sempre parche incresca; Onde nel verno muore, o ch'ei mendica, E spesse volte senza lenza pesca. |
Definiz: | § IV. Questa lenza non ha tirato su nulla. Modo proverbiale che vale Non riuscire una trama, un inganno, o simili. |
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