Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRIMERE.
Apri Voce completa

pag.297


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
IMPRIMERE.
Definiz: Att. Premere, Calcare, nella superficie di un corpo qualsivoglia cosa in modo che essa vi lasci la propria impronta o figura.
Dal lat. imprimere. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 256: Se alcuno poi.... avesse richiesto l'ufiziale, che dopo aver saggiati ed approvati i fiorini d'oro glieli sigillasse, era obbligato esso ufiziale a porgli dentro ad una borsa, e legatala diligentemente nel collo far passare i capi della legatura per una salimbacca, e questa ripiena di cera, imprimervi sopra il sigillo a tal fine destinato, sicchè ec.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. appr.: La salimbacca poi, o scatoletta dove stava la cera sulla quale s'imprimeva il sigillo, non so se era di legno tornito a scodelletta..., o sì vero di latta col suo coperchio.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Car. Trad. gr. 41: Più facilmente di nuovo s'imprime la verità nell'anima, come in una cera che non sia stata ancora improntata, che non si scrivono i precetti della pietà sopra altre lettere, cioè sopra le dottrine e i dogmi cattivi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 347: Ancora lo pregai (Gesù), che gli piacessi imprimerci la sua santissima passione ne' cuori nostri.
Definiz: § II. E riferito a lettere, diplomi, documenti, vale Segnare, Contrassegnare, con sigillo, bollo, e simili. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 18: Le sole epistole impresse Augusto col detto anello.
Definiz: § III. Per semplicemente Segnare dell'impronta di checchessia, Fare, Lasciare, l'impronta di checchessia in alcuna cosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 135: Del capo e de le schene Rodomonte La terra impresse, e tal fu la percossa, Che da le piaghe sue, come da fonte, Lungi andò il sangue a far la terra rossa.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 76: Leve è ne' salti, e sovra il piè veloce Sì che d'orme la polve appena imprime.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 2: Son l'istesse Vestigia ricalcate or nel ritorno, Che furon prima nel venire impresse.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 40: E come appunto il Ligure nocchiero, Poi che per mare ignoto Corse vario sentiero, Alfin vide il remoto Desiderato lido, E con festevol grido Scese, e grand'orma in su l'arena impresse, Così discese il tarlo.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Niccol. Poes. 2, 10: Quell'alta via che di grand'orme impresse, Or la legge gli chiude, e tanto ei scende, Quant'io m'inalzo.
Definiz: § V. Riferito a figura, effigie, immagine, segno, e simili, vale Ritrarli in checchessia, premendo, calcando, con qualche strumento. –
Esempio: Tass. Gerus. 13, 5: Or qui sen venne il mago, e l'opportuno Alto silenzio della notte scelse, Della notte che prossima successe; E suo cerchio formovvi e i segni impresse.
Definiz: § VI. Per similit. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 243: Onde il santo Padre disse a' parenti di quella fanciulla, che gli era stata menata come una cavalla, che vedea egli una fanciulla e non cavalla. E fatta orazione, e pregando Iddio che togliesse degli occhi loro quello inganno, partendosi degli occhi loro quella brutale figura della cavalla, che 'l diavolo v'aveva impressa, ricevettono la loro figliuola nella propia figura, la quale ec.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 32: Amor n'è causa, che nel cor m'ha impresso La forma tua così leggiadra e bella.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 195: La virtù non si spegne mai sì fattamente, che ella non imprima e stampi nell'animo alcuni segni tanto chiari, che ec.
Definiz: § VIII. Imprimere, usasi anche per Stampare, ed altresì Pubblicare per mezzo della stampa, Dare alle stampe. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 1: Quella parte del libro si ritrovava In Napoli in mano di molti; e.... parea che quelli tali tentassero di farla imprimere.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 2: Per non tardare adunque a pagar quello che io debbo alla memoria di così eccellente signora, e degli altri che più non vivono, indotto ancora dal pericolo del libro, hollo fatto imprimere e publicare tale qual dalla brevità del tempo m'è stato concesso.
Esempio: Bemb. Lett. 1, 160: Disiderando i Frati Indiani che stanno in Roma avere il libro delle epistole di san Paolo scritto nella loro lingua, per farlo imprimere a comune utilità di quella nazione.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 185: Gli stampatori trovarono il modo del fare le carte su le stampe di rame col torculo, come oggi abbiam veduto da essi imprimersi.
Esempio: Galil. Op. II, 370: E questa saria stata potente cagione che mi arrebbe fatto astener dall'imprimer quest'opera, se non mi fosse giunto all'orecchie, che ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 156, 2: Di queste lettere.... se ne formano pagine, telaretti e forme, della grandezza che si vuole sia il foglio da imprimere: serransi poi dentro un telaio di ferro; e messe in uno strumento mobile detto il carro, toccate d'una mistura detta inchiostro, si fanno andare sotto il torcolo, ove a forza delle strette, che si dan loro con la vite del medesimo torcolo, s'imprime nel foglio bagnato.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 172: Niccolò Toppi nella sua Biblioteca Napolitana riferisce il suddetto elogio del Massonio, dicendo di più, che il volume super quatuor Libros Sententiarum, lo impresse Spirae Petrus Drach 1480.
Definiz: § IX. Imprimere, conforme a proprietà latina, vale pure Figgere, Infiggere, Ficcare, Cacciar dentro, con forza; e anche semplicemente Porre, Collocare, in checchessia, premendo: ma in questi sensi proprj non userebbesi che in poesia. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 198: Empie di gioie la superba coda Del suo pavone, e gli occhi che distacca Dal capo tronco, ivi gl'imprime e inchioda, E con mirabile arte ve gli attacca.
Esempio: Leopard. Poes. 138: Così nel fianco Non punto inerme a viva forza impresse Il tuo braccio lo stral, che poscia fitto Ululando portai, ec. (qui in locuz. figur.).
Definiz: § X. E figuratam., riferiscesi comunemente a cose intellettuali e morali. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 168: Nè però tolto quel timor le viene, Che l'imprime nel cor cura sì grave.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 32: Inspiri tu dell'eremita i detti, E tu gl'imprimi ai cavalier nel core.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 28: Per comprendere adunque il concetto di colui che parla, bisogna qualche cura e qualche studio in udirlo, ed in imprimerlo nell'animo, non lo lasciando svagare in altri oggetti.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 300: Mi sono accertato esser tra gli uomini alcuni, i quali preposteramente discorrendo, prima si stabiliscono nel cervello la conclusione, e quella, o perchè sia propria loro o di persona ad essi molto accreditata, sì fissamente s'imprimono, che del tutto è impossibile l'eradicarla giammai.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 23: Conviene pensarvi sopra seriamente, imprimersele nella memoria (le parole del sacerdote), discorrerne in casa co' suoi, raccontarle a chi non l'ha udite.
Esempio: Fag. Comm. 3, 140: Se non potrà esser quello (amore) che accende i cuori degli amanti, sarà quello che suole imprimervi la gratitudine de' beneficati.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 390: Ciò che aveva veduto e sentito fin dalle fasce, le aveva impresso nella mente un concetto magnifico e terribile del potere de' suoi padroni.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 312: Il primo vero che importa di bene imprimere ne' fanciulli, è una giusta e adeguata estimazione di se medesimi.
Definiz: § XI. Pur figuratam., riferito a opinione, giudizio, e simili, vale Insinuare, Far nascere, e simili. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 25: Appresso ciascuno lo ignobile sarà molto meno estimato che 'l nobile, e bisognerà che con molte fatiche e con tempo nella mente degli uomini imprima la buona opinion di sè, che l'altro in un momento, e solamente con l'esser gentiluomo, averà acquistata.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 443: Non rimanevano di perseguitarlo con arti maliziose per imprimere ne gli animi de gli imperiti ch'egli fosse indegno ed incapace di succedere alla corona.
Definiz: § XII E per Comunicare, Partecipare, Infondere, e simili; anche figuratam. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 543: Non potette Iddio lo suo valore, cioè la sua potenzia de lo intendere, sì imprimere e mettere.... in tutte le cose create da sè.
Esempio: Tass. Lett. 1, 45: Il nodrimento che in quella età si riceve, imprime un non so che de la sua qualità ne' corpi e ne gli animi ancora teneri de' fanciulli.
Definiz: § XIII. Pure per Infondere, Far prendere, Far acquistare, riferito figuratam. ad abiti morali, stato fisico, e simili, dell'uomo. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 270: Ma per conseguir quel buon fine..., cercherei d'imprimergli nell'animo una certa grandezza con quel splendor regale.... che lo facesse amare e reverir da ognuno.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 492: Oltra che ella (la moglie) per la tenerezza dell'età venendo ad esser più pura e sincera, e di nessun vizio molto cupamente macchiata, facil cosa fie poi che l'uomo tutti quelli abiti le imprima, che gli parranno più ragionevoli, ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 258: Si studia d'imprimere nelle abitudini e nelle stesse fattezze dei giovani.... una senilità precoce.
Definiz: § XIV. E per Dare, Comunicare, Far acquistare, riferito a moto, forza, e simili. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 160: Quando.... reggete in mano una pietra, che altro fate voi che l'imprimerli tanta virtù impellente all'in su, quanta è la facoltà della sua gravità traente in giù?
Esempio: Torric. Lez. 27: A muover quel tal corpo, con quella tal velocità, si ricerca che in esso s'imprima molto impeto.
Esempio: Magal. Lett. At. 282: Dunque se fu prima la materia informe, che digerita e ordinata, qual ella divenne mercè del caso, o della necessità, mercè di un moto, che non vi sarà così facile l'insegnarmi chi glie l'impresse, convien dire, che nell'universo ci fu prima la materia che, ec.
Esempio: E Magal. Lett. At. 327: Direte voi che 'l moto debb'esser men violento nella materia che l'imprime, che in quella che lo riceve per semplice propagazione?
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 243: La sottilissim'aria,... incontrandosi con tali ondeggiamenti nell'organo del nostro udito, e quello trovando molle e arrendevole, gl'imprime un certo tremore che noi suono appelliamo.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 99: L'alta natura divina, con semplicità procedendo, imprime nelle cose inferiori varj moti, che tutti da quello invisibil filo di Provvidenza dipendono.
Esempio: Lambr. Elog. 54: Ponete.... che nelle stelle restasse a un tratto la forza che impresse in loro, come propria vita, la Mano creatrice, quando le lanciò nello spazio, ec.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 81: L'ordinamento della feudalità s'appartiene a Carlomagno, perch'egli impresse in quel sistema la forza dell'unità.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 281: Impressero (i libri) nell'idee un movimento artifiziato; e l'idea camminò innanzi, sola, come ec.
Definiz: § XVI. Figuratam. e poeticam., detto, secondo le opinioni astrologiche, di pianeta, vale Infondere col proprio influsso certe qualità, virtù, e simili, nell'anima umana, Darle tali qualità e virtù così potentemente da non poterle perdere, Informarla ad esse. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Con lui vedrai colui che impresso fue, Nascendo, sì da questa stella forte, Che notabili fien l'opere sue.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 503: Che impresso fue; cioè lo quale ebbe impressione,.... sì di questa stella forte, cioè de la influenzia del pianeta Marte ec.
Definiz: § XVII. Imprimere checchessia del proprio moto, o simile, vale Farglielo acquistare, Comunicarglielo. –
Esempio: Pindem. Poes. 357: Il fiero fiume, Precipitando ratto, e del suo moto L'aria imprimendo, seco il trae nel gorgo.
Definiz: § XVIII. Imprimere, trovasi poeticam. usato per Percuotere violentemente. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 19, 64: Sì come avviene, ove Nettunno imprima Speco aspro e cavo, ch'al suo gir s'oppone, Che de i monti crollar l'altera cima Fa tutta intorno e l'altra regïone, Ora ec.
Definiz: § XIX. Poeticam. e figuratam., riferito a colpo, vale Dare, e simili, con forza, con impeto, così da lasciar l'impronta. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 235: Ella sani 'l colpo, Ch'Amor co' suoi begli occhi al cor m'impresse.
Definiz: § XX. Pure poeticam., conforme a maniera latina, vale Premere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 56: Quel ch'in pontificale abito imprime Del purpureo cappel la sacra chioma, È il liberal, magnanimo, sublime, Gran cardinal de la Chiesa di Roma, Ippolito, ec.
Definiz: § XXI. Riferito a bacio, vale Darlo con tal caldezza d'affetto da lasciarne quasi la impronta. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 61: Quale il diremo allora, Che 'l bacio imprime all'adorando piede?
Esempio: Metast. Dramm. 5, 173: Il primo bacio imprimo Su la destra reale, onor dovuto Pur troppo alla mia fè.
Esempio: Leopard. Poes. 93: Più baci e più.... su le convulse labbra Del trepido, rapito, amante impresse.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 3: Un bacio imprimo Sulla tua fronte, o Strozzi.
Definiz: § XXII. Neutr. pass. imprimersi Ricevere in sè l'impronta di checchessia, Farsene impresso; anche figuratam. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 44: Quivi son le carattere segnate, Di cui convien ch'ogni anima s'imprima, E la fede sua elegga.
Definiz: § XXIII. Vale pure Lasciare la propria impronta, Scolpirsi, in checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 213: Io ho veduto quella schiava ch'ha menato il mio figliuolo; l'immagine della quale mi si è impressa nella fantasia in sì fatta maniera, ch'io non ne posso levare il pensiero.
Esempio: Magal. Lett. At. 333: Se i fantasmi s'imprimono a dirittura nella sostanza mentale, io non so vedere dove ec.
Esempio: E Magal. Com. Inf. 19: Invoca la sua memoria, chiamandola mente che scrisse ciò ch'egli vide; cioè in cui s'impressero le specie degli oggetti veduti.
Esempio: Fag. Comm. 4, 208: Sicchè questa è l'ultima vostra vocazione? F. Ed è quella che nel mio cuore si è più d'ogni altra radicata ed impressa.
Definiz: § XXIV. Detto di moto, forza, calore, e simili, vale Comunicarsi. –
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 180: E certamente è meglio dire che la sensazione si faccia per lo moto del sensibile che alteri il mezo ed imprimasi in esso sino al sensorio, che è della natura medesima di che è il mezo, e così vi lasci il simulacro, come nella cera si lascia il sigillo per lo moto dell'imprimente; che non è dire ec.
Esempio: Castell. Opusc. filos. 67: Avendo io esposto la faccia tinta del mattone al fuoco nostro ordinario di legna, dopo averlo lasciato stare poco più d'un quarto d'ora, ritrovai che il caldo si era impresso quasi egualmente nella parte nera come nella bianca.
Definiz: § XXV. E figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 31: Quale nella rapita alma si imprime Forza di melanconico diletto!