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1) Dizion. 2° Ed. .
VERGOGNA
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VERGOGNA.
Definiz: Dolore, e perturbazione, intorno a quelle cose, che pare, che ci apportino disonore ne' mali, o passati, o presenti, o futuri. Lat. pudor.
Esempio: Amm. ant. Vergogna è un certo dispiacere d'avere errato, con alcun segno nel volto.
Esempio: Tes. Brun. 6. 24. La vergogna si è passione, e s'ingenera come la paura, perocchè colui, che si vergogna, sì s'arrossa, e anche tal fiata colui, che ha paura.
Esempio: E Tes. Br. altrove. Vergogna è passion d'anima, e non è virtude.
Esempio: E Tes. Br. in altro luogo. La vergogna nelle cose virtuose, vien da viltà d'animo.
Esempio: But. Vergogna non è altro, che paura di vituperazione.
Esempio: Cavalc. fr. ling. Speranza di salute si è, quando, dopo 'l peccato, seguita la vergogna.
Esempio: Bocc. n. 83. 8. La donna che assai onesta persona era, udendo così dire al marito, tutta di vergogna arrossò.
Esempio: Dan. Inf. 17. Tal divenn'io alle parole porte, Ma vergogna mi fer le sue minacce.
Esempio: E Dan. Inf. 24. E di trista vergogna si dipinse.
Esempio: Amm. ant. Come bella, e come splendiente gemma di costumi è vergogna, ec. ella è verga di disciplina, e sconfiggitrice de' mali, ec. guardiana di fama, onor di vita, sedia di vertude, e di vertude primizia, lode di natura, e segreto di tutta onestà.
Esempio: E Amm. ant. appresso. Vergogna è madre d'onestà, e maestra d'innocenza: a' prossimi è cara, agli stranieri accetta, perchè in ogni luogo, e in ogni tempo, porta innanzi a se favorevol volto.
Definiz: ¶ Vergogna è anche una certa modestia, alla qual diciamo rispetto, o peritanza. Lat. verecundia, modestia.
Esempio: Amm. ant. Vergogna è un'ornamento di natura degnamente lodato: e questa in movimento, in portamento, e in andare si dee sollecitamente tenere.
Esempio: Albert. c. 62. La vergogna è servare onestà nel detto, e nel fatto.
Esempio: Boc. n. 98. 19. Poichè la tua liberalitade è tanta, che vince la mia debita vergogna.
Definiz: ¶ Per disonore, vituperio, biasimo. Latin. dedecus, infamia.
Esempio: Bocc. nov. 77. 46. Ne potevi incappare in alcuno, che in maggior pena, e vergogna, che questa non ti fia, caduta non fossi.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 13. Saviamente la sua vergogna, e quella della sua figliuola ricopriva.
Esempio: Petrar. Son. 207. Che 'l danno è grave, e la vergogna è ria.
Definiz: ¶ Vergogna nel numero del più, per le parti vergognose. Lat. pudenda, verenda. Gr. τὰ αἰδοῖα.