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Dizion. 5° Ed. .
CUCIRE.
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pag.1045
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CUCIRE. Definiz: | Att. Congiungere insieme pezzi di panno, tela, stoffa, cuoio e simili per mezzo di filo o spago passato per essi mediante ago, lesina, punterolo e simili, a fine di comporne vesti, calzature o checchè altro si sia. |
Dal barbaro lat. cusire; e questo, per una forma sincopata e corrotta, dall'aureo lat. consuere. – Esempio: | Bocc. Decam. 6, 268: In capo della scala si pose a sedere, e cominciò a cucire. | Esempio: | Domin. Tratt. Car. 21: A te basti che tutto quel che fai, o ricamare, cucire, o filare, il condisca con carità. | Esempio: | E Macingh. Strozz. Lett. 505: La donna di Lionardo la teneva per cucire, e non ha 'vuto el cervello a ciò. | Esempio: | Legg. Band. C. 15, 169: Condotti che saranno detti drappi, e pagatone la gabella,... li patroni di essi ed i sartori, materassaj ed altri, che li avessino a tagliare, cucire o lavorare, sieno tenuti a manifestarli, e chiederne licenza all'arte della seta di Firenze. |
Definiz: | § I. E per similit. – |
Esempio: | Magal. Relaz. 92: Queste [asse] le cuciono l'una con l'altra per lo lungo con filo, anche assai sottile. |
Definiz: | § II. Pure per similit., dicesi comunemente per Unire, Fermare col filo, riferito a foglj di carta, quaderni e simili, affinchè essi stiano insieme. |
Definiz: | § III. E poeticam., riferito a ciglio, vale Tener congiunto. – |
Esempio: | Dant. Purg. 13: A tutte un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, come a sparvier selvaggio. |
Definiz: | § IV. Figuratam., e riferito a frasi, periodi e simili, dicesi per Accozzare, Mettere insieme nella scrittura con misero artifizio, come suol fare chi non ha potenza d'ingegno. |
Definiz: | § V. Cucire la bocca ad uno. – | V. Bocca, § LIV.
Definiz: | § VI. Cucire alcuno, si disse per Ingannarlo accortamente. – |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 70: La balia Per la figlioccia sua avea a calarvela, E cucir voi. |
Definiz: | § VII. Cucire a refe doppio, si disse in maniera proverbiale per Fare, Operare, destramente per due parti o persone al tempo stesso, a fine di lucro, ed ingannandone una. – |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 70: Acciocchè ella, cucendo a refe doppio, Adoperi per me, a lui fingendosi Di far per lui. |
Definiz: | § VIII. E Cucire alcuno a refe doppio, pure in maniera proverbiale, si disse per Ingannare l'una e l'altra parte alcuna persona. – |
Definiz: | § IX. Cucire in tre doppj, si disse proverbialm. per Far per tre persone, traendo vantaggio da tutte, ed ingannandone alcuna. – |
Esempio: | Cecch. Spirit. 2, 2: Ha cucito Già in tre doppj, e succia da tre poppe: Dal garzon, da costui e dalla giovane. |
Definiz: | § X. Cucirsi a suo refe, pure proverbialm. e in modo assoluto, si disse di chi procede in guisa da venirgliene danno e biasimo. – |
Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 65: Pare che [il Cardinale] si tenga mal soddisfatto de' costumi [di Lorenzo],... e so che voi gliene avete predicato di continuo. Ora faccia egli, chè a suo refe si cuce; e voi vedrete che.... se ne pentirà. |
Definiz: | § XI. Lingua che taglia e cuce. – | V. Lingua.
Definiz: | § XII. Chi cuce ha una camicia, e chi non cuce ne ha due. – | V. Camicia, § XXIII.
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