Lessicografia della Crusca in rete

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CUCIRE.
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CUCIRE.
Definiz: Att. Congiungere insieme pezzi di panno, tela, stoffa, cuoio e simili per mezzo di filo o spago passato per essi mediante ago, lesina, punterolo e simili, a fine di comporne vesti, calzature o checchè altro si sia.
Dal barbaro lat. cusire; e questo, per una forma sincopata e corrotta, dall'aureo lat. consuere. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 268: In capo della scala si pose a sedere, e cominciò a cucire.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 21: A te basti che tutto quel che fai, o ricamare, cucire, o filare, il condisca con carità.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 316: Come sarà bianco [il panno], le taglierò (le camicie) e cucirò.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 505: La donna di Lionardo la teneva per cucire, e non ha 'vuto el cervello a ciò.
Esempio: Legg. Band. C. 15, 169: Condotti che saranno detti drappi, e pagatone la gabella,... li patroni di essi ed i sartori, materassaj ed altri, che li avessino a tagliare, cucire o lavorare, sieno tenuti a manifestarli, e chiederne licenza all'arte della seta di Firenze.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 352: Nè però si filano essi le robe, nè le cuciono.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Magal. Relaz. 92: Queste [asse] le cuciono l'una con l'altra per lo lungo con filo, anche assai sottile.
Definiz: § II. Pure per similit., dicesi comunemente per Unire, Fermare col filo, riferito a foglj di carta, quaderni e simili, affinchè essi stiano insieme.
Definiz: § III. E poeticam., riferito a ciglio, vale Tener congiunto. –
Esempio: Dant. Purg. 13: A tutte un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, come a sparvier selvaggio.
Definiz: § IV. Figuratam., e riferito a frasi, periodi e simili, dicesi per Accozzare, Mettere insieme nella scrittura con misero artifizio, come suol fare chi non ha potenza d'ingegno.
Definiz: § V. Cucire la bocca ad uno. –
V. Bocca, § LIV.
Definiz: § VI. Cucire alcuno, si disse per Ingannarlo accortamente. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 70: La balia Per la figlioccia sua avea a calarvela, E cucir voi.
Definiz: § VII. Cucire a refe doppio, si disse in maniera proverbiale per Fare, Operare, destramente per due parti o persone al tempo stesso, a fine di lucro, ed ingannandone una. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 70: Acciocchè ella, cucendo a refe doppio, Adoperi per me, a lui fingendosi Di far per lui.
Definiz: § VIII. E Cucire alcuno a refe doppio, pure in maniera proverbiale, si disse per Ingannare l'una e l'altra parte alcuna persona. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 286: Io dubito Di non c'esser cucito a refe doppio.
Definiz: § IX. Cucire in tre doppj, si disse proverbialm. per Far per tre persone, traendo vantaggio da tutte, ed ingannandone alcuna. –
Esempio: Cecch. Spirit. 2, 2: Ha cucito Già in tre doppj, e succia da tre poppe: Dal garzon, da costui e dalla giovane.
Definiz: § X. Cucirsi a suo refe, pure proverbialm. e in modo assoluto, si disse di chi procede in guisa da venirgliene danno e biasimo. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 65: Pare che [il Cardinale] si tenga mal soddisfatto de' costumi [di Lorenzo],... e so che voi gliene avete predicato di continuo. Ora faccia egli, chè a suo refe si cuce; e voi vedrete che.... se ne pentirà.
Definiz: § XI. Lingua che taglia e cuce. –
V. Lingua.
Definiz: § XII. Chi cuce ha una camicia, e chi non cuce ne ha due. –
V. Camicia, § XXIII.