Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
MEGLIO
Apri Voce completa

pag.1015


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MEGLIO.
Definiz: Avverbio comparativo: vale Più bene, e gli corrisponde talora la particella CHE. Lat. melius. Gr. κρεῖττον.
Esempio: Boc. Nov. 23. 18. Le parea, che 'l suo avviso andasse di bene in meglio.
Esempio: Cosc. S. Bern. Giammai non mutai in meglio gli costumi miei, com'io ho dovuto, ne guardatomi dal mal fare.
Esempio: Dan. Par. 10. Di bene in meglio sì subitamente.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 16. Oh quanto fora meglio esser vicine Quelle genti, ch'i' dico.
Esempio: Petr. Son. 235. Suonano in parte, ov'è chi meglio intende.
Definiz: §. In vece di più. Lat. magis.
Esempio: Boc. Nov. 19. 37. Quello, che valse meglio di diecimila dobbre.
Esempio: E Nov. Ant. 57. 1. Il Conte d'Angiò, volendo provare qual meglio valesse d'arme, tra lui, e 'l Conte d'Universa.
Esempio: Boc. Nov. 18. 31. Amando meglio il figliuolo, con moglie non convenevole a lui, che morto senza alcuna.
Esempio: G. V. 12. 8. 13. Piccoletto di persona, brutto, e barbucino, parea meglio Greco, che Francesco.