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SOSPIRO
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SOSPIRO.
Definiz: Respirazione mandata fuora dal profondo del petto, cagionata dal dolore, e affanno. Lat. suspirium, gemitus. Gr. στέναγμα.
Esempio: But. Inf. 30. 2. Il sospiro è esalazion del cuore.
Esempio: E But. Inf. appresso: Si chiama sospiro, perchè è spirito, che viene da alto, cioè dal cuore.
Esempio: Bocc. nov. 44. 2. Uno amore non da altra noia, che di sospiri, e di una brieve paura con vergogna mescolata a lieto fin pervenuto ec. intendo di raccontarvi.
Esempio: Dant. Inf. 23. Quando mi vide, tutto si distorse, Soffiando nella barba co' sospiri.
Esempio: E Dan. Inf. 30. La rigida giustizia, che mi fuga, Tragge cagion del luogo, ov'io peccai, A metter più gli miei sospiri in fuga.
Esempio: E Dan. Purg. 32. Che più tiene un sospir la bocca aperta.
Esempio: Petr. canz. 38. 2. Temprar potess'io in sì soavi note I miei sospiri, ch'addolcissen l'aura.
Esempio: Ar. Fur. 30. 79. Le lagrime vietar, che su vi sparse, Che con sospiri ardenti ella non l'arse.
Definiz: §. Sospiro, per Difficultà di respiro, Affanno.
Esempio: Sen. Pist. 54. Ma io sono quasi tornato a una (infermità) solamente, la quale i' posso convenevolmente chiamare sospiro, e già la non mi conviene nominare in Grecesco.
Esempio: E Sen. Pist. appresso: Dopo tutto questo il sospiro, che appoco insieme cominciava ad allenare, fece maggiore allenamento, e rimase.