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Dizion. 3° Ed. .
ENTRATA.
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ENTRATA.
Definiz: | Entramento. Latin. ingressus, introitus. |
Esempio: | Boc. g. 3. p. 4. Parendo loro nella prima entrata, di maravigliosa bellezza.
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Esempio: | G. V. 12. 81. 3. Acciocchè 'l Comune avesse spedita l'entrata. |
Esempio: | Dan. Par. 9. Vedi l'entrata la 've par disgiunto. |
Esempio: | E Dan. Inf. 8. Uscite e' gridò: qui è l'entrata. |
Esempio: | Petrar. Canz. 18. 7. Ma perchè la memoria innamorata, Chiude lor poi l'entrata.
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Definiz: | §. Entrata: per Rendita. Lat. proventus, redditus, ovvero, come
scrivono alcuni reditus, census. |
Esempio: | G. V. 12. 8. 9. Montavano l'Anno più di dugentomila fior. d'oro, senza l'altre
entrate, e gravezze. |
Esempio: | E G. V. lib. 11. 9. L'entrata, e l'uscita del Comune.
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Esempio: | Boc. Nov. 13. 8. Il quale messo s'era in prestare a' Baroni sopra Castella, e
altre loro entrate. |
Esempio: | Espos. Pat. Nost. Dee rendere suo conto, e sue entrate, e uscite dinanzi a suo
Signore. |
Esempio: | Espos. Vang. Il tempo del sonno scrivilo al libro delle cose perdute, ma quello
della vigilia è scritto in quello dell'entrata, e guadagno. |
Esempio: | Cavalc. Med. Spir. È adunque stolta cosa riputarsi a entrata, e credito quello,
che è debito. |
Esempio: | Nov. Ant. 11. 2. Spendo più, ch'io non ho d'entrata 200. lib. di tornesi.
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Esempio: | Sen. Ben. Varch. 6. 10. Se alcuno si diletta di vedere un gran libro delle sue
entrate. |
Definiz: | §. Entrata: diciamo il Principio del sonarsi gli strumenti, innanzi al canto. |
Esempio: | Tratt. Pat. Nost. Ora avete voi udito il prolago del santo Pater nostro, che è
altresì come una entrata di vivuola. |
Definiz: | §. Far l'entrata: Entrar con solennità. |
Esempio: | Segn. Pred. 28. Chi svellendosi i crini, chi percuotendosi il volto, faceano
insieme, là dentro, la mesta entrata. |
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