Lessicografia della Crusca in rete

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FERA
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FERA.
Definiz: V. L. Fiera, Bestia. Lat. fera, bellua. Gr. θηρίον.
Esempio: Dant. Inf. 1. Sicchè a bene sperar m'era cagione Di quella fera la gaietta pelle.
Esempio: Petr. son. 246. E son fatto una fera, Membrando il suo bel viso, e l'opre sante.
Esempio: E Petr. 260. Fere silvestri, vaghi augelli, e pesci.
Esempio: Alam. Colt. 2. 47. Or poichè giunto al suo più degno albergo Della fera Nemea si sente Apollo.
Definiz: §. E figuratam. presso i poeti sono così addimandate le donne amate, per denotare la loro rigidezza.
Esempio: Petr. canz. 9. 3. Ahi crudo Amor, ma tu allor più m'informe A seguir d'una fera, che mi strugge, La voce, e i passi, e l'orme.
Esempio: E Petr. 27. 3. Tempo verrà ancor forse, Ch'all'usato soggiorno Torni la fera, bella, e mansueta.
Esempio: E Petr. cap. 3. E veggio andar quella leggiadra fera Non curando di me.
Esempio: Cas. son. 12. Bella fera, e gentil mi punse il seno.