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1) Dizion. 5° Ed. .
ONORARE.
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ONORARE.
Definiz: Att. Riconoscere con atti esterni l'onore dovuto alla persona indicata dal compimento: Renderle onore.
Lat. honorare. ‒
Esempio: Dant. Inf. 4: Onorate l'altissimo poeta; L'ombra sua torna, ch'era dipartita.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. SD. 25: Uno spirito d'amore.... pingea fuori li deboletti spiriti del viso, e dicea loro: "Andate a onorare la donna vostra" (qui figuratam.).
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 841: Questi Romagnuoli non sanno onorare alcuno con parole.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 242: Questa comunità ha deputato sei uomini ad onorarlo (il Legato).
Esempio: Varch. Stor. 3, 269: Costui, sentita la venuta di Pier Luigi, e volendo incontrarlo, richiese il vescovo, che volesse andare di compagnia a onorare il figliuolo del pontefice.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 195: Gli fu alla partita per publico decreto donato un pennone, che era una piccola bandiera bislunga e un modo d'onorare in que' tempi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 74: E' giovani patrizj più coraggiosi e più altieri per la nobiltà di lor famiglie e per la fiorita età, l'accompagnarono ed onorarono a meraviglia.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 277: Io mi lamento Del non aver potuto al suo partire Per obbligo onorarlo e complimento.
Esempio: Martin. T. V. 8, 174: Che dee farsi ad un uomo, cui il re vuole onorare?
Esempio: E Martin. T. V. appr.: Un uomo, che il re vuol onorare, dee vestirsi di abito reale ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 354: La stessa deliberazione aggiunse al novero dei citati alcuni scritti di Gino Capponi e di Raffaello Lambruschini: con che l'Accademia non volle soltanto onorare i due colleghi..., ma eziandio procurare al Vocabolario verace ricchezza.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Mont. Poes. 1, 402: Navigava per l'onda la divina Cuna d'Apollo. Al suo passar festose Sporgean dall'onde il capo a mano a mano Le sorelle isolette, e salutarla Parean d'intorno ed onorarla a gara.
Definiz: § II. E riferito a divinità, o a cosa che la rappresenti; anche per Venerare, Adorare. ‒
Esempio: Dant. Parad. 8: Dione onoravano e Cupido; Quella per madre sua, questo per figlio.
Esempio: Bibb. N. 9, 88: Questo popolo mi onora colle labbra, ma il loro cuore lontano è da me (parla Dio).
Esempio: Colomb. Lett. 201: Maggiormente facciamo sì che 'l lume nostro riluca e renda virtuosi raggi, sì che el padre nostro che è nei cieli sia onorato in noi, e che per nostro buono esempio molti, lassando e vizj e peccati, tornino alla via de la verità, onorando con noi insieme il Signore nostro Iesù Cristo benedetto.
Esempio: Rucell. G. Ap. 32: E come l'api.... con studio e con ingegno Da poi compongan l'odorate cere, Per onorar l'imagine di Dio.
Esempio: Car. Eneid. 3, 217: Trapassammo di Nasso i pampinosi Colli, e Bacco onorammo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 166: Dobbiamo in primo luogo onorare la sua Divina Maestà, in secondo placarla, ec.
Esempio: E Car. Eneid. appr.: Figuratevi un re, padrone di tutto il Mondo, e ditemi: qual tributo troveremmo noi, che fosse degno di lui?.... Ora giudicate voi, se sarà povera la terra per onorare condegnamente il Creatore dell'universo.
Esempio: E Car. Eneid. 167: Ciò che si effettua nella santa Messa, nella quale Iddio è onorato quanto egli merita, mentre è onorato dal medesimo Dio.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Onora i Numi una città felice.
Esempio: Manz. Poes. 915: Te, quando sorge e quando cade il die.... Saluta il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte.
Definiz: § III. E per Accogliere, Trattare, con segni di gradimento e di cortesia, Festeggiare, e simili: anche con un compimento retto dalla prep. Di. ‒
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 171, 5: Era in Firenze un ricco popolano..., il quale avea molto onorato messer Carlo a uno suo bel luogo, quando andava a uccellare co' suoi baroni.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 103: Perciò che tu se' mio amico ed hami onorato molto, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 192: Essendo l'ora tarda ed il disidero grande di pure onorare d'alcuna cosa la gentil donna, e non volendo, non che altrui, ma il lavorator suo stesso richiedere, gli corse agli occhi ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 175: Quello (palagio) di tutte quelle cose, che opportune erano a dovere gentili uomini ricevere ed onorare, fece ottimamente fornire. Ed avendo grande e bella famiglia, con piacevolezza e con festa chiunque andava e veniva faceva ricevere ed onorare.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 328: Seco stesso si dolea che di compagni e di più solenne convito quella sera non gli poteva onorare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 79: Noi ti potremo di messe onorare, Di prediche.... Piuttosto che da cena o desinare O d'altri convenevol che da chiostri.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 21, 99: E Greco e Chiarion molto onoravano Rinaldo e gli altri.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 27: Chi l'andava a visitare, tutti gli onorava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 34: Dal figliuol d'Otone I cavallier cristian furon ben visti, E di mensa onorati al padiglione.
Esempio: Deput. Decam. 131: Questo uscir dell'ordinario crediamo importi onorare e festeggiare; chè farlo (come si dice) ferialmente sarebbe segno o di grandissima familiarità o di poca riverenzia.
Definiz: § IV. Parlandosi di defunti, vale Procurare ad essi l'esequie secondo i riti o le consuetudini. ‒
Esempio: Dant. Conv. 383: Enea rege per onorare lo corpo di Miseno morto,.... s'accinse e prese la scure ad aiutare tagliare le legne per lo fuoco che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 81: Nè erano perciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati.
Definiz: § V. Riferito a tempo speciale, ricorrenza, solennità, e simili, vale Fare quanto è necessario per riconoscerne l'importanza, il significato, e simili; Osservare, Rispettare. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 135: Non ebbi alla santa domenica quella reverenza che io dovea.... La domenica è troppo da onorare, però che in così fatto dì risuscitò da morte a vita il nostro Signore.
Esempio: Gell. Poes. 457: Volendo noi, come siamo obbligati, Onorar oggi questa festa vostra, ec.
Definiz: § VI. E per Tenere nella dovuta stima o considerazione, Trattare con rispetto e deferenza; e si usa specialmente a significare le relazioni da inferiore a superiore. ‒
Esempio: Dant. Parad. 16: La casa di che nacque il vostro fleto.... Era onorata essa, e suoi consorti.
Esempio: E Dant. Conv. 264: Li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati ed esaltati.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 377: Voi sapete quello che voi mi prometteste, cioè d'esser contenti e d'onorar come donna qualunque quella fosse che io togliessi.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 378: Fosse chi volesse, essi l'avrebber per donna ed onorerebbonla in tutte cose sì come donna.
Esempio: S. Antonin. Confess. 46: Uno signore che regge bene desidera da' suoi sudditi essere onorato come è convenevole.
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 47: A' quali (cancellieri) nondimanco chi vuole intrattenersi bisogna che deferisca, e che li onori per maggiori.
Esempio: Gell. Circ. Ded. 7: Io non desidero cosa alcuna più, che.... di servirla e di onorarla sempre.
Esempio: Tass. Lett. 3, 30: Io, il quale ho ingiuriato molti principi con mio gran dispiacere, e quasi sforzato; onorai sempre Vostra Eccellenza volontariamente, e con mia somma sodisfazione.
Esempio: Martin. T. V. 3, 276: Onora il padre tuo e la madre, come ti ordinò il Signore Dio tuo.
Definiz: § VII. E per similit. ‒
Esempio: Firenz. Pros. 1, 6: Il lione, il quale eglino (gli animali) onoravan per re, aveva quivi il suo palazzo reale.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 157: Amica, le disse (alla lucciola) un vermicello..., finchè con quel tuo splendido focherello stai fra le zanzare e le farfalle, verrai onorata; ma se sali dove tu di', sarai nulla.
Definiz: § VIII. E per Tenere in gran conto, Lodare, Celebrare, riferito a checchessia. ‒
Esempio: Dant. Conv. 76: Ciascuno profeta è meno onorato nella sua patria.
Esempio: Petr. Rim. F. 23: Alzando lei che ne' miei detti onoro.
Esempio: E Petr. Rim. F. 52: La mensa ingombra Di povere vivande, Simili a quelle ghiande Le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora.
Esempio: E Petr. Rim. F. 59: Sopra 'l monte Tarpeio, canzon, vedrai Un cavalier ch'Italia tutta onora.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 182: Niuna cosa fu mai tanto onorata, tanto esaltata, tanto magnificata, quanto eravate voi sopra ogni altra donna da lui.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 24: Per non replicar quello che già avemo detto con molte altre ragioni che si poriano addurre in laude della nobiltà, la qual sempre ed appresso ognuno è onorata, perchè ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 78: Egli è stata sempre tanta la delettazione.... che io ho cavato nell'esercitarmi così come ho saputo in questa nobilissima arte, che non solamente ho avuto un desiderio ardente d'esaltarla e celebrarla, e in tutti i modi a me possibili onorarla; ma ec.
Esempio: Leopard. Poes. 38: O Italia, a cor ti stia Far ai passati onor; chè d'altrettali Oggi vedove son le tue contrade, Nè v'è chi d'onorar ti si convegna.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 21: Onoravano nel Ferruccio l'ultimo cittadino guerriero.
Definiz: § IX. Trovasi per Inalzare, Sollevare, agli onori. ‒
Esempio: Bocc. Filoc. 604: Propose adunque l'ammiraglio.... se li due amanti non fossero morti, di trargli di quel pericolo, e in ammenda della vergogna onorargli sopra li maggiori del suo reame.
Definiz: § X. E per Arrecare, Procurare, onore a ciò che il compimento esprime; Accrescerne il lustro, il decoro, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 2: Fidandomi nel tuo parlare onesto, Che onora te e quei che udito l'hanno.
Esempio: E Dant. Inf. 4: O tu, che onori ogni scïenza ed arte, Questi chi son, ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 188: Che d'Omero dignissima e d'Orfeo O del pastor ch'ancor Mantova onora, Ch'andassen sempre lei sola cantando.
Esempio: E Petr. Rim. F. 206: Un bel morir tutta la vita onora.
Esempio: Tolom. Lett. 62 t.: Certo a me sarà sommo piacer d'onorar me stesso, facendo conto di lui.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 107: Lo avere con atto crudele rifiutate le pubbliche supplicazioni.... per far grazia alla madre della sua ritirata, non tanto onorò la madre, quanto infamò la patria.
Esempio: Tomm. Evang. Not. 13 Not.: Volle nascere di lei, per onorare in sè entrambi i sessi, prendendo forma d'uomo e umana carne da donna.
Esempio: Guast. Rapp. El. 307: Questa critica rinfranca onora gli studj italiani.
Definiz: § XI. Nello stesso senso, ma con una certa iperbole, si usa nel linguaggio cerimonioso o cortigiano, detto di persona d'alto grado o come che sia di riguardo, e spesso con un compimento retto della prep. Di, esprimente ciò che si reputa onore. ‒
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 348: Volendo che a nome di Sua Santità siano onorate le nozze, mi fa scrivere (Sua Santità) al reverendo vescovo d'Oscara che ci intervenga.
Esempio: Bemb. Pros. 45: Della vostra molta cortesia ringraziandovi, che avete con isconcio di voi il mio natale dì della vostra presenza onorato, vi chieggo di ciò perdono.
Esempio: Tass. Dial. 1, 359: Non solo danno ne sente, ma vergogna eziandio, quando aviene che ne l'occasione d'alcun oste, ch'onori la sua casa, egli non possa ec.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIV, 38: Ella da vicino conoscerà quanto male mi si assestino quelli attributi de' quali ella da lontano mi onora.
Esempio: Dat. Lett. 77: Se a notizia di V. S. Illustriss. ci fusse anche il Catone, mi onori di darmene avviso.
Esempio: Red. Lett. 3, 55: La supplico altresì ad onorarmi di qualche suo comando.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 14: Avendomi onorato l'A. V. S. di deputarmi.... alla soprantendenza della bonificazione de' territorj suddetti, fui di parere che ec.
Esempio: Giord. Op. 2, 110: Quando poi hanno voluto onorarmi di un titolo straordinario, mi è parso cosa eccessiva.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 559: Devono onorare la mia povera tavola: alla buona: ci sarà un piatto di buon viso.
Definiz: § XII. Onorare uno di una cosa, vale Rendergli onore per mezzo, o a titolo, di essa. Anche figuratam. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 16: Dunque onorare dèi Domeneddio della tua sustanza.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 79: Onora Iddio de le tue giuste fatiche, e fagli sacrificio de' frutti de la tua giustizia.
Esempio: Alf. Trag. 1, 47: Vedremo a terra I sacri altari, e calpestar nel limo Del sacrilego piè quanto or d'incensi E di voti onoriam.
Esempio: Fosc. Poes. C. 34: Ahi! su gli estinti Non sorge fiore, ove non sia d'umane Lodi onorato e d'amoroso pianto.
Esempio: Leopard. Poes. 54: Consolata e paga È quella tomba cui di pianto onora L'alma terra nativa.
Definiz: § XIII. E si usò per Concedere a uno, Fargli avere per propria grazia o favore, la cosa di cui si parla. ‒
Esempio: Fiorett. S. Franc. 78: Il detto frate Currado da Offida.... fu di sì riligiosa vita e di sì grande merito appresso Iddio, che Cristo benedetto l'onorò nella vita e nella morte di molti miracoli.
Esempio: Machiav. Princ. F. 32: Tutti li aderenti loro, che fussino gentili uomini, se li guadagnò...; ed onorolli, secondo le loro qualità, di condotte e di governi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 56: Lo 'nvito di Gradasso e d'Agramante E di Sobrino in publico fu espresso, Tanto giocondo al principe d'Anglante, Che d'ampli doni onorar fece il messo.
Esempio: Bern. Orl. 1, 22: Chi d'una cosa e chi d'altra onorava, Mostrando che di lor si ricordava.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 519: Fuggissene a Napoli temendo i primi impeti di quell'iracondo Principe (di Giulio II), dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito l'integrità del ministro, l'onorò del cappello.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 4, 2: L'imperator d'un elmo fino Onorò il Saladini, e d'una mazza Ferrata il Nini.
Esempio: Segn. A. Lett. 297: V. S. Illustrissima averà.... sentito con che forme straordinarie onorificentissime Nostro Signore abbia onorato il signor Ridolfi d'un canonicato di Santa Maria in Via Lata.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 246: Mi onori anche dell'intero titolo del libro delle osservazioni fatte col microscopio da quell'Olandese.
Definiz: § XIV. Neutr. pass. onorarsi Aver motivo di compiacersi, Gloriarsi, Vantarsi; in costruzione con un compimento retto dalla prep. Di, esprimente ciò che forma il titolo d'onore. ‒
Esempio: Segn. B. Edip. volg. 100: Io per me d'esser figlio di Fortuna Non ho in dispregio, anzi m'onoro e vanto Di sì possente e glorïosa madre.
Esempio: Varch. Err. Giov. 34: Non che egli dicesse quelle parole..., s'onorava molto del gonfaloneratico del cognato.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 91: Dal congiunto breve potrà vedere Vostrà Maestà quel che le risponde Sua Beatitudine, e dall'annessa lettera, quanto s'onori il Signor cardinal Borghese dell'offizio che Vostra Maestà s'è compiacciuta pur anche di passar seco nell'istessa materia.
Esempio: Leopard. Poes. 56: Passò stagione; Che nullo di tal madre oggi s'onora.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 467: Il gran presagio che di sè dava Francesco Sabatelli ebbe sin da' primi anni dal nostro principe quella saggia protezione di che ambedue si onorarono.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 99: L'artista si onorava non della fatica più degna di lode, ma del mecenate più ricco e potente.
Definiz: § XV. E per Farsi onore con la cosa espressa dal compimento, Ricavarne approvazione, lode, merito, Averne merito, e altresì Avvantaggiarsene, Approfittarne. Anche figuratam. ‒
Esempio: Machiav. Stor. 2, 11: I Genovesi veggendo come il Duca senza aver loro rispetto aveva liberato il re, e che quello dei pericoli e delle spese loro si era onorato..., tutti si disdegnarono contro a quello.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 113: Voglio adunque che 'l nostro cortegiano, se in qualche cosa, oltr'all'arme, si trovarà eccellente, se ne vaglia e se ne onori di buon modo.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 175: Con modestia cerchi d'onorarsi di quello che sa.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 143: La vostra lingua..., senza perdere punto del suo, sa valersi benissimo di quello d'altrui, ed onorarsene a' suoi bisogni.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 97: Di dar fuora i miei versi, Dio sa che non ci ho pensato mai...; la cagione è, ch'io n'ho fatto pochi e non a questo fine d'onorarmene.
Definiz: § XVI. E per Abbellirsi, Fregiarsi. ‒
Esempio: Machiav. Rim. 445: Sanza quell'olmo ella (la vite) sarebbe in terra, E non si onoreria di tante spoglie (qui figuratam.).
Definiz: § XVII. Onorarsi alla tavola, si disse per Restar serviti, Servirsi, a mensa. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 8, 329: E di questi ragionamenti in altri stati alquanto, fu di cenar tempo: per che a loro l'onorarsi alla tavola commise.