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1) Dizion. 5° Ed. .
CARNEFICE
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CARNEFICE.
Definiz: Sost. masc. Quegli che uccide i condannati dalla Giustizia; Boia, Manigoldo. –
Esempio: Leggend. S. Gir. B.: E dette queste parole, stese il collo, dicendo a colui che gliele doveva tagliare, che percotesse; il quale levando la spada, credendogli tagliare la testa a uno colpo, subitamente apparve in aria, veggente tutto il popolo, il beato Ieronimo, e stendendo la mano prese la spada del carnefice.
Esempio: E Leggend. S. Gir. B. altrove: E istendendo i colli al carnefice, solo questo diceano: soccorrici, santissimo Ieronimo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 392: In esso dì del Natale del Signore fu mandato il carnefice, che nella prigione le mozzasse il capo.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 223: Allora quel carnefice levò lo braccio molto fortemente in alto per percuoterlo più forte; ma per divino miracolo non potè chinare nè piegare lo braccio.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 333: Furono impiccati nel settembre due assassini nella Cisa, ed il carnefice che si faceva venire di Lucca, ebbe due sacchi di canapa.
Definiz: § I. Figuratam. dicesi di Uomo spietato, crudele, Che vessa, tormenta, o tiranneggia altrui, e specialmente i sottoposti. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Li denti di questo nostro nimico sono li pessimi persecutori e carnefici de' Santi eletti.
Esempio: Tass. Lett. 2, 70: A me [furono] i parenti e gli amici, carnefici ed esecutori de l'altrui inaudita crudeltà.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 46: Non fu niuno di quei carnefici osato di offenderlo.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 55: In tuo paragone hai fatto divenir Filippo clemente... Alla fine quell'empio carnefice della Grecia non fece altro che venderlo [lo schiavo d'Olinto].
Esempio: Maff. Merop. 1, 2: Costui forse delitto Lo sparger sangue non credea, ove regna Un carnefice.
Definiz: § II. Trovasi come aggiunto di cosa personificata. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 137: Stile carnefice degli orecchi, come Scaligero lo nominò, che in un mare di parole non ha una bricia di sale.
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 12: Se natura chiamar d'ogni pietate.... Sapesser priva, e de' suoi figli antica E capital carnefice e nemica.
Definiz: § III. E in forma d'Add. –
Esempio: Vill. G. 413: La detta setta reggente criò e fece un bargello uno ser Lando d'Agobbio, uomo carnefice e crudele.
Esempio: E Vill. G. 773: Feciono ritornare in Firenze M. Iacopo Gabrielli d'Agobbio, uomo subito, e crudele, e carnefice.
Definiz: § IV. E poeticam., trovasi riferito a scure od altro strumento da servire al carnefice. –
Esempio: Chiabr. Amed. 23, 30: Egli il collo magnanimo distende Sicuro a la carnefice secure (scure).