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MOTORE
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MOTORE.
Definiz: Verbal. masc. da Muovere. Chi o Che muove, nel senso di Dare o Imprimere il moto, Volgere in giro, Mettere in moto, Fare agire, Sollevare, e simili; anche figuratam.
Dal lat. motor. –
Esempio: Dant. Conv. 140: A bene intendere la prima parte della proposta Canzone convenia ragionare di quelli Cieli e de' loro motori.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 212: Tutta la natura angelica illumina tutti i cieli, e muove secondo che a' cieli si conviene, e secondo che piace a Dio, che è primo motore dell'universo, essendo Elli immobile.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 63: Esso (il nono cielo) infonde in tutti li altri col moto la sua virtù effettiva, che è cagione del conservamento dell'essere de li altri e del movimento sì come li angeli motori dei corpi celesti, cioè dei pianeti dei quali l'uno è distinto dall'altro, che è cagione del conservamento dell'essere suo e del movimento suo.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 43: Egli (il pittore) [ti mostrerà] la polvere che mostrano in sè e dopo sè li combattenti, di essa motori.
Esempio: E Vinc. Tratt. Pitt. 168: Quando tu vuoi fare l'uomo motore d'alcun peso, considera che i moti debbono esser fatti per diverse linee, cioè o di basso in alto o ec.
Esempio: E Vinc. Tratt. Pitt. 188: Le mani e braccia in tutte le sue operazioni hanno da dimostrare la intenzione del loro motore, quanto sia possibile.
Esempio: Tass. Lett. 2, 19: Così mi viveva contento di conoscerti (o Dio) non più solo come primo motore, ma anche come creatore, dell'universo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 18: Ne faccia (l'astronomia) vedere, come essi (i cieli) sieno nella mole sì vasti, e pure sì leggieri nel moto:... nell'ubbidienza al primo Cielo motore sì stretti, e nella libertà de' proprj movimenti sì sciolti.
Esempio: Pindem. Poes. 47: Da i porti vuoti e da i tacenti scanni.... Fugge il Commercio, alma de' regni e vita, Anzi vero motor del mondo tutto.
Esempio: Giord. Op. 2, 36: La forza è cosa meccanica; la quale può operare estrinsecamente sopra le azioni, ma non intrinsecamente nelle volontà; il cui motore intrinseco e sicuro, per essere connaturale, è la ragione.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 14: Tali debbono essere le leggi moderatrici, i progressi fondamentali e i cardini motori del nostro Risorgimento.
Definiz: § I. E per Chi o Che spinge, conforta, eccita, a checchessia, favorisce checchessia; Incitatore, Fautore, Stimolatore, e simili. –
Esempio: Vill. M. 242: Vedendosi [i Gambacorti e i loro seguaci] a male partito, strignendosi insieme, per lo meno reo presono di volere essere motori, innanzi che fatto venisse alla setta contraria a loro, di dare la libera signoria del comune a lo 'mperadore, pensando che per li patti egli era loro obbrigato, e per questa libertà sarebbe più.
Esempio: E Vill. M. 264: Sopra gli altri sono (i Ghibellini) superbi, e motori di lite e di guerra.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 92: Rimase il popolo nello stato e libertà sua, senza altrimenti punire i motori dello scandalo.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 107 t.: Pentivansi dello errore, maledicendo i Tarquinesi, motori e capi di quella impresa.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 545: Voi me ne siete stato (del Trattato) il motore con l'autorità dei consigli; il promotore con l'assiduità dei conforti; l'aiutatore con la santità dei ragionamenti; il correggitore con la perspicacità delle osservazioni, ec.
Esempio: Malpigh. Lett. 307: Monsignor arcidiacono Marsili mi fece fare un'ambasciata.... che conteneva, che detto monsignore era il motore e protettore dei miei nemici, e che esso con arte manteneva le contrarietà ed opposizioni contro di me, e che si dichiarava prontissimo a far la spesa della stampa di tutto quello si fosse pubblicato contro di me.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 18: Per la moltitudine degli insegnanti, pei tanti padri e le tante madri, che pur bramano di ben preparare i loro figliuoli alle lezioni della scuola..., questo principio motore e regolatore io nol veggo messo in mostra, spiegato e bandito in guisa che a tutti possa bastare.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 300: Ma se il motore sovrano di tutte le azioni nostre debba cercarsi dentro di noi, qualunque si sia dottrina morale ricade alla fine in quella dell'interesse.
Definiz: § III. Term. di Anatomia. È aggiunto di alcuni muscoli dell'orecchio, delle labbra, e del petto, così detti dall'ufficio a cui servono. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 103, 1: Due [muscoli] motori dell'incudine, due motori del malleolo, proprj dell'orecchio interno.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 103, 2: Due motori laterali [delle labbra].
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 104, 1: Due [muscoli] sospensori e motori del mediastino, altrimenti triangolari, situati interiormente nella sommità dello sterno.
Definiz: § IV. Term. di Meccanica e di Fisica. Ciò che serve a mettere in movimento un corpo o una macchina. –
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 102 t.: Se il motore con semplice moto si tira dietro il suo mobile per linea retta, tanto fia il moto del mobile, quanto quello del suo motore.
Esempio: Galil. Op. II, 158: Ma perchè il cavallo, o altro simile motore, manca del discorso e di quelli strumenti che si ricercano per apprendere il vaso ed a tempo votarlo, tornando poi a riempirlo, e solamente abbonda di forza, per ciò è necessario che il mecanico supplisca con suoi ordigni al natural difetto di quel motore, somministrandogli artificj ed invenzioni tali, che, con la sola applicazione della forza sua, possa esseguire l'effetto desiderato.
Esempio: E Galil. Op. VII, 463: L'aria, come in se stessa tenuissima e leggierissima, è agevolissimamente mobile da qualsivoglia minima forza, ma è anco inettissima a conservare il moto, cessante il motore.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 547: Non fa bisogno d'incitazione affinchè la pietra ad ognora tenda verso il centro...: perocchè vi tende non per obbedire a motore estrinseco, ma per intrinseco appetito.
Definiz: § V. E dicesi pure così al Meccanismo stesso messo immediatamente in moto da una forza; e in tal senso riceve un compimento od aggiunto che indica la natura del principio movente, come motore A gas, A vapore, Elettrico, e simili.
Definiz: § VI. Motori, Beati motori, Motori celesti, o simile, furono detti da Dante gli Angeli, o Intelligenze, deputati da Dio, secondo le dottrine scolastiche, a governare il moto delle sfere celesti e dei pianeti. –
Esempio: Dant. Parad. 2: Lo moto e la virtù de' santi giri..., Da' beati motor convien che spiri.
Esempio: E Dant. Parad. 13: Chiese (Salomone) senno, Acciocchè re sufficiente fosse; Non per saper lo numero in che enno Li motor di quassù, o se ec.
Esempio: E Dant. Parad. 29: Ed anche la ragion lo vede alquanto, Che non concederebbe che i motori Sanza sua perfezion fosser cotanto.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 401: Li motor di quassù; cioè li angeli, che Iddio àne posto ed ordinato a muovere li cieli.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 152: Dico dunque che le sostanze astratte e separate da ogni materia, le quali sono primi perfettissimi enti, e si chiamano ora anime de' cieli, e ora motori celesti, sono nè più nè meno quanti sono i cieli, o veramente gli orbi, perchè ciascuna intelligenza muove un orbe.
Definiz: § VII. Primo motore, Motore del cielo, e simile, si disse dai Peripatetici la Intelligenza che supponevano movesse il cielo dominante, donde veniva agli altri cieli o sfere la virtù del moto; e più generalmente si prese per Cagione efficiente di tutte le cose. –
Esempio: Dant. Conv. 353: La quale (l'anima) incontanente produtta, riceve dalla vertù del motore del Cielo lo intelletto possibile.
Esempio: Gell. Lez. 395: Ma perchè la materia non ha..., azione alcuna, nè può far nulla per se stessa, nè le forme similmente possono operare se elle non son nella materia..., gli fu (ad Aristotele) ancor necessario porre uno principio ed uno movente che introducessi l'una nell'altra. E questo, secondo lui, è il Cielo, o vero il primo motore, il quale mediante i corpi celesti e gli agenti particulari genera, introducendo le forme nella materia continuamente, queste cose naturali. E questo fu chiamato da lui la cagione agente. E per che ogni agente, secondo la dottrina sua, opera per il fine, fu oltre a di questo aggiunta da lui una altra cagione chiamata finale; e questo si è quel fine il quale muove questo primo motore a far questo effetto, il quale par che sia, secondo lui, il mantenimento di questo universo.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 122: Se non fusse amore, non sarebbe cosa nessuna: perchè..., il primo motore non moverebbe; e un punto solo, che restasse di muovere il primo motore, tutte quante le cose di tutto quanto l'universo si corromperebbono incontanente, anzi diventerebbero nonnulla.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 410: Il primo motore, secondo Aristotile, è causa effettiva del moto celeste, non però, secondo il medesimo, è causa effettiva del cielo e di tutto l'universo.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 412: Aristotile nell'ottavo della Fisica dice che il primo motore è nella circonferenza del suo cielo; la qual cosa non pare che sia vera per due ragioni.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 413: Dicevano i Pittagorici..., il primo motore è immobile in tutto e per tutto, e per sè e per accidente: dunque si debbe locare e porre in quella parte che è più immobile di tutte l'altre, e questa è il centro della terra: dunque il primo motore è nel centro della terra. Arguivano ancora i medesimi in questa maniera: il primo motore è il fattore di tutte le cose naturali, e compartisce la bontà sua a tutte quante: dunque, affine che egli possa influire e compartire egualmente, si debbe porre nel mezzo del tutto; ma il mezzo del tutto è il centro; dunque ec.
Esempio: Aver. B. Lez. 48: Questi furono i moti, che mossero la mente dello Stagirita ad investigare l'alto immobile motore; questi Platone a conoscere il principio immortale del moto, e quinci quasi per iscala salire alla cognizione dell'Intelletto sovrano.
Definiz: § VIII. Quindi le locuzioni poetiche Primo motore, Motore celeste, o del cielo, o delle stelle, Motor sovrano, Motore eterno, e simili, significanti l'Ente supremo, Dio. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Lo Motor primo a lui (al feto) si volge lieto, Sovra tanta arte di natura, e spira Spirito nuovo di virtù repleto, Che ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 78: Io penso: Se là suso, Onde 'l Motor eterno de le stelle Degnò mostrar del suo lavoro in terra, Son l'altr'opre sì belle; Aprasi ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 603: Lo Motor primo; cioè Iddio che è immobile e principio movente ogni cosa.
Esempio: Savonar. Pred. 1: Dico e parlo a te, Signore mio:... a te primo principio, a te primo motore, a te atto puro, Dio immutabile.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 39: Con le man giunte, e con l'immote labbia, I languidi occhi al ciel tenea levati; Come accusando il gran Motor, che l'abbia Tutti inclinati nel suo danno i fati.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 76: Ma indarno è che si provi Ferire Orlando, a cui per grazia certa Diede il Motor del cielo e de le stelle, Che mai forar non se gli può la pelle.
Esempio: Alam. L. Gir. 6, 157: O celeste motore, o sommo Dio, Deh fa' che 'l mio consorte il vero scerna.
Esempio: Gell. Poes. 459: Alto primo Motor, ottimo e santo, Che immobil ne la tua divina essenzia, Come desiderato e vero fine Ne muovi ciò che in terra e in ciel si muove, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 53: Questa eletta da Dio famiglia cara, Ne faccia fede, che del Motor primo, Uniti meco, i gran segreti santi, A tutte altre nazion celati e chiusi, Palesi féro.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 139: Del tempo figlia sono e della luce,... Verità detta; e mi diede il Motore Eterno delle stelle un valor tale, Che quantunque la perfida bugia Faccia ogni suo poter di soffocarmi E sotterrarmi ec.
Esempio: Menz. Poes. 1, 19: Per questo Ei disse un giorno: Qual Sol, che vibra il raggio Per eterno viaggio, Languir vedrò le stelle a me d'intorno; E sì l'alto Motore Alle mie tempie doppierà fulgore.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 647: Nè degli abissi sull'oscura faccia Alzate ancor l'alto Motore avea Le creatrici onnipotenti braccia.
Esempio: Fag. Rim. 6, 8: Vergine e Madre del Motor sovrano, Ch'hai la Luna per soglio, il Sol per veste, ec.
Definiz: § IX. E poeticam., Motore celeste, detto di Nume o Genio fantastico. –
Esempio: Parin. Poes. 70: Voi l'ignoto solletico sentiste Del celeste motore (il Piacere). In voi ben tosto Le voglie fermentàr, nacque il desio.
Definiz: § X. Primo motore di una data cosa, vale Iniziatore, Avviatore, o simile, di essa; ma oggi non è maniera comune. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 125: Dentro la città raguna (la Signoria di Lucca) i Consigli, propone in quelli le cose che si hanno a deliberare, scrive agli ambasciatori e riceve lettere, raguna le pratiche, che loro chiamano colloquj de' loro più savj cittadini; il che fa scala alla deliberazione che si ha a fare ne' Consigli; vigila le cose, ricordale, ed in fatti è come un primo motore di tutte le azioni che si fanno nel governo della città.
Esempio: E Machiav. Rim. 358: Poi che d'una vittoria tanta e tale Si fu la fama nelli orecchi offerta A quel primo motor del vostro male, Conobbe allor la sua stultizia certa; E dubitando ec.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 179: Sebbene quel Re (il re d'Aragona) fosse stato il primo motore di questi ragionamenti tra Cesare e il Re di Francia, erano stati dipoi continuati senza lui, persuadendosi l'uno e l'altro di loro essergli molesta ec.