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Dizion. 4° Ed. .
DISCREZIONE, e DISCRIZIONE
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DISCREZIONE, e DISCRIZIONE.
Definiz: | Quella distinzione, o moderazione, che usano gli uomini ben costumati nel procedere, e nel dare a ciascuno
amorevolmente quel, che gli si conviene, nè più volendone per se. Lat. aequitas, aequum, bonum,
prudentia, moderatio. Gr. ἐπιείκεια. |
Esempio: | Coll. SS. Pad. La discrezione è madre, e guardiana, e temperatrice di tutte le
virtudi. |
Esempio: | Dant. Conv. 76. Lo più bel ramo, che della radice razionale consurga, si è la
discrezione. |
Esempio: | But. La discrezione è quella, che discerne; lo libero arbitrio è quello, ch'elegge
secondochè la ragione detta. |
Esempio: | Bocc. nov. 24. 13. E con discrezione lungamente ne prese il suo piacere.
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Esempio: | Lab. 35. Dov'è 'l tuo avvedimento fuggito, dov'è la tua discrezione? |
Esempio: | G. V. 12. 42. 5. È da dubitare del reggimento di questi artefici minuti, idioti, e
ignoranti, e sanza discrezione, e avvolontati. |
Esempio: | Fav. Esop. Piaccia alla vostra discrezione, madonna aquila, di rendermi i miei
figliuoli. |
Esempio: | Tratt. gov. Fam. In tutte queste vivande voglio, che metti del sale della
discrezione, sanza il quale nullo sacrificio è da Dio accetto. |
Esempio: | Cron. Morell. 260. Lascia a loro discrizione, e della madre, che possano dare alla
fanciulla a buona discrizione insino in fiorini 200. più, oltre alla dota. |
Esempio: | Alam. Gir. 8. 23. Poichè 'n voi discrezion non so trovare. |
Definiz: | §. I. Per Divisione, Distinzione, Differenza. Lat. discrimen. Gr.
διαίρεσις. |
Esempio: | Dant. Par. 32. E sappi, che dal grado in giù, che fiede A mezzo 'l tratto le duo
discrezioni, Per nullo proprio merito si siede. |
Esempio: | But. Le duo discrezioni, cioè le due differenze, e divisioni. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Ancora non sappiamo, con che discrezione egli (Dio)
esamina i nostri fatti. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 32. Cotesta è usanza de' Re, o di coloro, che fanno il Re,
far discrizione della moltitudine degli amici. |
Definiz: | §. II. Intender per discrezione, si dice dell'Intendere per suo accorgimento l'altrui mal composto
discorso. Lat. coniecturâ augurari. Gr. στοχάζεσθαι. |
Esempio: | Alleg. 30. Se tu favellli poco, Canzon fatta per giuoco, Per non cader nella
mormorazione, Intendati chi sa per discrezione. |
Esempio: | Bellinc. 317. So che m'intendi ben per discrizione, |
Definiz: | §. III. Rendersi a discrizione, o Darsi a discrizione, dicesi del
Rimettersi liberamente le soldatesche, o le piazze, o simili, alla discrizione del vincitore, senza altri patti, o
capitoli. Lat. ad arbitrium victoris se dedere. |
Esempio: | Segn. stor. 11. 298. Non pure si dettono a patti, anzi si dettono a discrizione.
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Definiz: | §. IV. Far checchessia senza discrizione, si dice dell'Eccedere in quella tale operazione; che
diremmo anche Far troppo. Lat. immoderatè se gerere. Gr.
περισσεύειν .
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Esempio: | Bern. Orl. 1. 1. 79. E tira sanza discrizione Attraverso alle gambe un colpo
fiero. |
Esempio: | Malm. 1. 75. E dentro al vin gli pone, Quello impepando senza discrizione.
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Definiz: | §. V. Anni della discrizione, si dicono Quelli, ne' quali comincia l'uomo ad usare della ragione, e
a distinguerla. Lat. aetas iudicii compos. Gr. ἡλικία
κριτηρίου
ἐγκρατής. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 88. Gl'impubi son detti i fanciulli, che hanno meno di quattordici
anni finiti, e la fanciulla meno che dodici ec. e passati questi anni, sono poi detti anni di discrezione.
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Esempio: | Pass. prol. Quando è venuto gli anni di tale discrezione. |
Definiz: | §. VI. E' si dà l'uficio, e non la discrezione, proverb. che vale, E' si può dare l'uficio, ma non
in tutto lo 'nsegnamento, e l'equità del maneggiarlo. |
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