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Dizion. 4° Ed. .
VAGO
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pag.186
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VAGO.
Definiz: | Add. Che vaga, Errante. Lat. vagus. Gr. πλάνος. |
Esempio: | Petr. son. 84. Vago fra i rami, ovunque vuol, m'adduce. |
Esempio: | E Petr. son. 204. Mira quel colle, o stanco mio cor vago.
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Esempio: | E Petr. son. 246. Or vedi insieme l'uno, e l'altro polo, Le
stelle vaghe, e lor viaggio torto. |
Esempio: | Arrigh.55. Se tu Proteo? or muove vago vento le tue interiora, ovvero il diavolo
muove le tue spesse budella? sempre se' incostante, vaga, mobile, aspra, cieca, non istabile, e levissima, perfida,
sorda, crudele. |
Definiz: | §. I. Per Bramoso, Disideroso, Cupido, Che si compiace. Lat. cupidus, avidus.
Gr. ἐπιθυμῶν. |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 13. Vago di fare l'ammenda, in molte maniere s'ingegnò d'onorarlo.
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Esempio: | E Bocc. nov. 60. 9. Guccio Imbratta, il quale era più vago di
stare in cucina, che sopra i verdi rami l'usignuolo ec. là si calò. |
Esempio: | E Bocc. g. 8. f. 2. Emilia, non tanto dell'esser Reina fatta,
quanto del vedersi in pubblico commendare di ciò, che le donne sogliono esser più vaghe, un pochetto si vergognò.
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Esempio: | E Bocc. nov. 92. 14. Di grande animo fu, e vago di valenti
uomini. |
Esempio: | Amet. 51. Giovane, la tua età, l'abito, e la forma mi fanno vaga di sapere chi tu
sii, e donde. |
Esempio: | Dant. Inf. 8. Ed io, maestro, molto sarei vago Di vederlo attuffare in questa
broda. |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Ed io all'ombra, che parea più vaga Di
ragionar, drizzámi. |
Esempio: | Petr. son. 255. Che non fu d'allegrezza a' suo' dì mai, Di libertà, di vita alma
sì vaga, Che non cangiasse il suo natural modo. |
Esempio: | Morg. 25. 113. Sì ch'io non torno a' vostri Ariopaghi, Gente pur sempre di mal
dicer vaghi. |
Definiz: | §. II. Per Grazioso, Leggiadro, Vistoso, Bello. Lat. venustus, elegans, pulcher.
Gr. φιλόκαλος. |
Esempio: | Bocc. nov. 99. 1. Vaghe donne, senza alcun fallo Filomena in ciò, che dell'amistà
dice, racconta 'l vero. |
Esempio: | Amet. 9. Di che le compagne di Lia, vedutolo, a forza ritennero le vaghe risa.
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Esempio: | Petr. son. 223. Non chi recò con sua vaga bellezza In Grecia
affanni. |
Esempio: | Cas. lett. 71. Studiati dunque, figliuolo, d'imparare il loro linguaggio vago, e
copioso. |
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