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Dizion. 5° Ed. .
DRAMMA.
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pag.907
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DRAMMA. Definiz: | Sost. femm. Nome che davasi ad un peso, corrispondente all'ottava parte dell'oncia; e più specialmente adoperavasi dai medici e farmacisti. |
Dal lat. drachma, grec. δραχμή; che valevano lo stesso. ‒ Esempio: | Span. Tes. Pov. volg. 4: Oppio, zaferano an. dramme II; rose, dramme IIII: stempera con sapa, e impiastravi suso. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 735: Dramma è uno peso; cioè ottava parte d'una oncia. | Esempio: | Domen. Plin. 713: La dramma ateniese (perchè i medici usano quasi sempre la osservazione ateniese) pesa un denaio d'argento. E la medesima è sei oboli a peso. E l'obolo è dieci calchi. Il ciato contiene in sè dieci dramme ec. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 104: Dassi con utilità manifesta l'incenso polverizzato a bere al peso d'una dramma ne i flussi disenterici. | Esempio: | E Mattiol. Disc. 2, 949: La polvere indorata che casca dall'aspleno secco, bevuta al peso di una dramma, con meza dramma di succino bianco polverizzato sottile,... vale efficacemente al flusso seminale. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 226: Provandosi nelle ricette de gli Arabi tal volta questo peso dell'Aureo, non poco errano gli speziali moderni, mettendo in quella tal composizione una dramma; ingannati che così oggi pesa la corrente moneta dell'oro fino: quando, conforme al secolo di quegli scrittori, ella ha essere quattro danari, cioè una dramma col terzo più. | Esempio: | E Borgh. V. Disc. 2, 235: Trovandosi in essere la lor moneta (dei Fiorentini) di tal condizione, che i 20 soldi, o vogliam dire i venti fiorini d'ariento, i quali facevano la libbra, i medesimi rispondevano nel peso a tre danari d'oro, che è la dramma appunto, ec. |
Definiz: | § I. Figuratam. e in locuz. figur. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 21: Dell'Eneide, dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice poetando: Senz'essa non fermai peso di dramma. | Esempio: | Bemb. Rim. 27: Nè per questi contrarj una sol dramma Scema del penser mio tenace e saldo, C'ha ben poi tanto onde s'avanzi e cresca. | Esempio: | Panciat. Scritt. var. 62: Un Floro piccinino d'Amsterdamme, Che le storie romane pesa a dramme, E racconta le cose ad un puntino. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 422: Non è picciolo male ad oncia ad oncia Metter l'alma in bilance, ed il cervello Vendere a dramme; e peggior male è ancora, Ch'a minor prezzo l'anima e il cervello Vendansi, che ec. |
Definiz: | § II. E per Tanta parte, o quantità, di checchessia, quanto pesa una dramma. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 7, 245: Messer lo medico sentendosi in questo luogo così abbominevole, si sforzò di rilevarsi o di volersi aiutare per uscirne; ed ora in qua ed ora in là ricadendo, tutto dal capo al piè impastato, dolente e cattivo, avendone alquante dramme ingozzate, pur n'uscì fuori (qui per ischerzo). | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 104: Prendonsi d'incenso e di mastice, di ciascuno due dramme; di bolo armeno, una dramma; di coralli rossi, di corno di cervo abbrusciato, di ciascuno meza dramma: e dassene con vino vermiglio brusco una dramma e meza per volta. | Esempio: | Red. Cons. 1, 66: Due dramme di polpa di cassia, così pura e semplice, e senza correttivi. |
Definiz: | § III. E in locuz. figur. ‒ |
Esempio: | Alam. L. Gir. 4, 42: Gemme, oro, regni, e ciò che il mondo chiude, Non cangeria (il cuore innamorato) per dramma di virtude. |
Definiz: | § IV. Per Minima particella di checchessia; più che altro figuratam. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 30: Men che dramma Di sangue m'è rimasa, che non tremi. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 152: Lei che come un ghiaccio stassi, E non lassa in me dramma Che non sia foco e fiamma. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 159: Io non ho mai possuto aver la forza Di scemar dramma de l'odio mortale Ch'ella a gran torto mi porta. | Esempio: | Dav. Rim. 558: Se ben chiusa sta in languido velo L'alma, di sua virtù non perde dramma. | Esempio: | Magal. Lett. At. 7: Non vi è dramma di spirito in voi, che non vi gridi all'orecchie del cuore, che ec. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 501: L'improvviso amor che in me nacque si fece in un tratto sì grande, che qualsivoglia benchè notabil divario in questa io scorgessi, giammai non sarebbe capace di diminuirne una dramma. |
Definiz: | § V. Dramma fu altresì nome di Una moneta ateniese d'argento del peso d'una dramma, e che valeva la centesima parte della Mina. Oggi chiamasi dai Greci dramma una moneta d'argento equivalente alla nostra lira. ‒ | Esempio: | Tratt. Virt. 24 t.: Dramma è una moneta di certa quantità, la quale ha in sè la imagine del re. | Esempio: | Baldell. F. Polid. Virg. 83: Il siclo è una moneta d'argento de gli Ebrei, che da i Greci vien detto statere,... che era di peso di quattro dramme ateniesi; e la dramma vale sei oboli ateniesi. | Esempio: | E Baldell. F. Polid. Virg. appr.: La dramma è di quel medesimo peso che 'l
danaio d'argento de i Romani.... Si truovano per fino a oggi di questi così fatti danari,... che son di peso pari a quelle monete d'argento, che si chiamano grossi. Ecco adunque come si dee sapere che la dramma ateniese si chiama da i nostri grosso. | Esempio: | Giacomin. Nobilt. Lett. 44: Un dono di cento dramme semplicemente è maggior dono, che il dono di dieci; ma ad uno estremamente mendico è maggior dono questo di dieci, che quello di cento a chi non patisce bisogno. | Esempio: | Segner. Pred. 731: Quella donna evangelica, la quale avea tra le masserizie di casa smarrita a sorte una dramma, trovata che dipoi l'ebbe, ne fe' tal festa, che ec. | Esempio: | E Segner. Pred. appr.: Che se costei per una semplice dramma tanto gioì, cioè per una ignobil moneta di pochi soldi, che avrebbe fatto se, ec.? |
Definiz: | § VI. Dramma, o Una dramma, posto avverbialmente, vale Per, o In, una minima parte, Un menomo che, Minimamente. ‒ |
Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 19: Al qual fanciul fu vista una gran fiamma Sopra la testa, sendo nella cuna: Arder pareva, e nollo offese dramma. | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 22, 63 t.: E se tu avessi ragione in niente, infino a ora siamo contenti farne ciò che dicono e' capitoli della pace, e che vuole ragione; imperò che di quella noi non vogliamo mancare solo una dramma. | Esempio: | Alf. Trag. 1, 70: Folle Chi 'l duolo in lui, chi la pietà credesse; O che in quel cor, per indugiar di tempo, L'ira profonda scemasse mai dramma. |
Definiz: | § VII. A dramma a dramma, posto avverbialmente, vale A parte a parte, Parte per parte, ovvero A poco a poco, Adagio adagio, A mano a mano. ‒ |
Esempio: | Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 45: Amor il cuor d'Anfilizia più infiamma, Come fiamma più il vento inalza sue; Ella si strugge drentro a dramma a dramma. | Esempio: | Machiav. Rim. 373: L'animo mio tutto s'infiamma, Or di speranza or di timor si incarca, Tanto che si consuma a dramma a dramma. | Esempio: | Mart. L. Op. 172: E tra sè stesso, Lasso, pur pensa che far deggia.... E la mente veloce a dramma a dramma Divide in una ed ora in altra parte. | Esempio: | Alam. L. Op. tosc. 1, 291: Quante matrone.... Si sentivan cangiare a dramma a dramma, Fin ch'eran tutte in amorosa fiamma? | Esempio: | Tass. Rim. 1, 66: Crudel, d'uom che si strugge a dramma a dramma Perchè mille sospiri avere a sdegno? | Esempio: | E Tass. Rim. 4, 1, 53: E puote a dramma a dramma Scaldare il gelo e 'ntepidir la fiamma. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 5, 13: Come in legno verde a dramma a dramma Entra il foco, ed in fin l'umore annulla, Onde improvviso e subito s'infiamma; Così ec. |
Definiz: | § VIII. Esser presso a una dramma per fare una cosa, trovasi per Esser sul punto di farla, Star per farla; oggi comunemente Essere a un dito, o a un pelo, di far checchessia. ‒ | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 292: Io avea perduto a giuoco ciò ch'io avea, e fui presso a una dramma per uccidermi. |
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