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1) Dizion. 5° Ed. .
MARCO
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MARCO.
Definiz: Sost. masc. Nome che si diede a un'Antica valuta, ed altresì a un'Antica moneta d'oro e d'argento, di valore diverso secondo i luoghi e i tempi.
Ha origine comune con marca. Franc. marc, spagn. marco. –
Esempio: Nov. ant. B. 21: Un altro giorno avvenne ch'elli donava a uno gentile uomo dugento marchi.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 32: Ancora v'ha le più belle asine del mondo, che vale l'una bene XXX marchi d'argento, e che bene corrono.
Esempio: E Marc. Pol. Mil. B. 259: Vagliono piùe di cento marchi d'ariento.
Esempio: Stor. Barl. 39: Il signore di costui, il quale aveva li tre amici, fece addimandare costui che dovesse venire a rendere ragione di dieci milia marchi d'oro, ch'erano venuti alle sue mani.
Esempio: Vill. G. 264: Il detto Vicario si partì di Firenze in discordia, e condannò i Fiorentini in 40000 marchi d'argento.
Esempio: Pucc. A. Centil. 33, 46: Quel d'Inghilterra trentamila marchi Di starlin gli mandò.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 297: Circa a marchi 111, che sono fiorini 8 mila.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 27: Avendo ancora buon credito, per non mancar di suo grado prose a cambio: e girandogli già molti inarchi addosso, fu presto notato da quelli, che in simile esercizio in mercato si travagliano.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 233: Fanno a' tempi nostri i mercatanti i cambi a conto di marchi, che non è nè fu mai moneta nostra.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 234: Secondo i paesi ove sono i negozj, si sono fatti i conti a lire, o grossi, di tornesi, o di sterlini, e a marchi, e, nelle cause beneficiali, a ducati di camera, e ducati di carlini nel Regno; ma i pagamenti, con le monete correnti che l'uom si truova.
Esempio: Dav. Camb. 430: Cambiasi a marchi: il marco si è il besse romano, cioè otto once, e vaie fermamente scudi 65, e dividesi in otto oncie: l'oncia in 24 danari: il danaio in 24 grani. Dassi qui manco che si può per aver un marco in Lione, e dassi un marco in Lione per aver qui più scudi che si può.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 190: Mandarono a donargli due mila marchi d'argento per sollevare i bisogni publici.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 280: Il citato Novellino.... mi fa sovvenire dei marchi d'argento, moneta effettiva degl'imperatori d'Occidente, la quale ebbe qualche corso in Firenze, contuttochè da alcuni sia stata creduta moneta immaginaria.
Definiz: § Marco, dicesi oggi una Moneta d'argento che corre nella Germania, e che vale Una lira e venticinque centesimi di nostra moneta.