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Dizion. 4° Ed. .
MELARANCIA
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MELARANCIA.
Definiz: | Spezie d'agrume di figura simile alla mela, e di color rancio. Lat. *malum aureum, *malum
aurantium. Gr. χρυσόμηλον. |
Esempio: | M. V. 4. 24. Una grandine sformata di grandezza di più d'una comune melarancia.
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Esempio: | Cecch. Esalt. cr. 5. 1. Queste tante melarance O fusson ellen di mezzo
sapore. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 58. E senza melarance, o solcio, o sale, Ferono scotto di buon
vetturale. |
Definiz: | §. I. Figuratam. per Invenzione, Finzione. Lat. simulatio, fictio. Gr.
ὑπόκρισις. |
Esempio: | Cecch. Donz. 2. 5. Deh non tante melarance, Io non fui mai giuntato, se non da chi
ha detto di ec. farmi ricco. |
Esempio: | Varch. Suoc. 2. 1. S'ella s'avesse a guadagnare il pane come fo io, alla fe, alla
fe, ella farebbe manco melarance (cioè: manco cose) |
Definiz: | §. II. In proverb. diciamo Gli puzzano i fior di melarancia puzzare a uno i fior di
melarancia, d'uno, che pretenda d'essere molto dilicato in qualsivoglia genere di cose. |
Esempio: | Fir. dial. bell. donn. 409. Oh cosa sgarbata! e pur s'usa, e pur la vediam fare
a coloro, a cui puzzano i fior di melarance. |
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