Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ERRATO.
Apri Voce completa

pag.224


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ERRATO.
Definiz: Partic. pass. di Errare.
Lat. erratus. ‒
Esempio: Guicc. Stor. 4, 28: Tanto si debbe procedere più circospetto, e fare maturamente quelle deliberazioni, che errate una volta, non si possono più ricorreggere.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che ha in sè errore, Viziato da errore o errori, Sbagliato, Erroneo. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 304: Adunque, quando.... i calcoli fatti da questo autore non fussero errati, bisognerebbe ec.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 317: Quelle osservazioni s'hanno a chiamar più giuste o men errate, le quali con la giunta o suttrazione di manco minuti restituiscono la stella in luogo possibile.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 101: Cinquantacinque volte.... han riformato il Calendario, svariante per lo sempre errato calculare de' movimenti celesti.
Esempio: E Bart. D. Cin. 1, 103: Fallito il vero punto dell'incominciamento dell'anno, ogni cosa altresì ne verrebbe errato.
Esempio: E Bart. D. Cin.4, 186: Lo scordare che si era fatto, non provenire da poco in ciò sapere gli astronomi, ma dalla infedeltà delle tavole errate.
Definiz: § II. E nel medesimo senso, riferito ad atti della mente. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 5, 2, 380: Intenderemo quanto siano state grandi le fallacie che da cotanto errate supposizioni sono state dedotte.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 342: Nè io m'ardirei a parlare così agro della forse buona, ma di certo errata intenzione di quegli, che abbiamo uditi discorrere la loro ragione su l'umiltà, se non avessi ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 189: Evvi la Rabbia Delle vane congiure, e degli errati Calcoli, ed altre d'esecrato aspetto Tartaree forme.
Definiz: § III. Detto di persona, vale Che è in errore, in inganno, Che sbaglia o ha sbagliato circa a checchessia: talora anche in forza di Sost. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 99: E così questo Croce cavò d'errore questi tre errati di loro medesimi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 47: La mia intenzion non fu, quand'io mi mossi, Di venir qui col lione a far guerra. Rispose Orlando: Qual cagion si fossi Non so, ma in fine è l'errato chi erra; S'io ti volessi guastare il lione, Guarda battaglio ch'ha quel compagnone.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 213: Onde i passati errori da me presi nel sogno non mi danno probabil cagione di sospettarmi errato ancor di presente.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 349: Questa è la miseria in cui cadono molti sapienti, non in quanto sapienti, ma in quanto ignoranti ed errati.
Esempio: E Pallav. Lett. 4, 243: Reputo che una parte principale della prudenza consista nel resistere alla sospizione, contenendosi nei soli termini della cautela. Altrimenti non pure si vive inquieto, e per lo più errato, ma ec.
Definiz: § IV. Trovasi per Che si è dipartito, in cose di fede o morali, dal vero, dal retto, dal buono; Traviato. ‒
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 67: Uomo di vertù errato, e approvato longamente in vizio, è come errato in fede.
Definiz: § V. E per Che è andato vagando, scorrendo luoghi diversi. ‒
Esempio: Bocc. Filoc. 686: O giovane donna lungamente per lo mondo errata, come non ti strigne l'amore della tua patria!
Definiz: § VI. Figuratam. trovasi per Molto turbato d'animo, Assai confuso, e simili. ‒
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 201: Stando un poco, vide lo romito uscire fuori tutto errato, come uomo che non aveva saputo resistere alla tentazione, andarsene per quella via medesima, donde era andato il giovane verso la città per peccare.
Definiz: § VII. Andar errato, vale Errare, Ingannarsi. ‒
Esempio: Segner. Pred. 518: Va troppo errato, se v'è chi pensi potere al mondo trovarsi un uomo dabbene, senza qualche cattivo che lo perseguiti.
Definiz: § VIII. E costruito con un termine retto dalla particella Da, vale Allontanarsi, Errare da, in senso figurato. ‒
Esempio: Tocc. Lett. 37: Non assistè [Dio] a tanti altri santi dottori in quelle dottrine, nelle quali sappiamo ch'egli andarono errati dal vero.
Definiz: § IX. Essere errato, lo stesso che Andare errato, cioè Essere in errore, Errare, Ingannarsi, anche in costrutto retto dalla particella In o Di; ma oggi è modo poco comune. ‒
Esempio: Dant. Rim. 196: Similemente fu, chi tenne impero, In diffinire errato, Chè prima pone il falso, e d'altro lato Con difetto procede.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 255: Tutti onori, non per meritoto, ma quasi per debito, domandano da voi. Ma eglino, siccome uomini superbissimi, sono molto errati: perocchè, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 151: Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare.... e rappacificare e racconsolare? tu se' errato.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 40: Per certo tu se' Aiolfo mio nipote. Disse Aiolfo: Tu se' errato; io non so chi si sia Aiolfo.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 323: E' mi pare che voi siate forte errati. Macingh. Strozz. Lett. 40: Tu scrivi che noi siàno forte errati.
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 44: La vendetta è mia, Chè Ferraù, s'io non ne sono errato, Certo fu degno d'esser vendicato.
Esempio: Varch. Stor. 2, 171: La quale [provvisione] mostrò, se io non sono errato, che le repubbliche ec.
Esempio: E Varch. Gramm. 141: I secondi furono grandissimamente errati.
Definiz: § X. E figuratam. ‒
Esempio: Pucc. A. Centil. 47, 90: O quanto egli era errato suo pensiere, S'egli credeva la città dell'effe Acquistar per così fatte maniere.
Definiz: § XI. Errato, in forza di Sost., si usò, alla latina, per Errore, Fallo, Trascorso. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 48, 156: Preghiamo adunche le V. Eccellenzie che.... colla grandezza e generosità degli animi vostri, colla clemenzia e mansuetudine, quale si conviene a tanti principi, condonarli finalmente questo errato, per lo quale V. Eccellenzie lo hanno insino a qui giudicato degno di sì lunghe carcere.