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1) Dizion. 4° Ed. .
ERBA.
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ERBA.
Definiz: Quello, che nasce in foglia dalla radice, senza far fusto, come lattuga, endivia, radicchio, gramigna, e simili infinite; e assolutam. detta, s'intende di quella, che produce la terra senza cultura. Lat. herba. Gr. βοτάνη.
Esempio: Bocc. g. 9. p. 2. Essi eran tutti di frondi di quercia inghirlandati colle mani piene o d'erbe odorifere, o di fiori.
Esempio: Petr. son. 10. Tra l'erba verde, e 'l bel monte vicino.
Esempio: Dant. Inf. 7. Ched è occulto, come in erba l'angue.
Esempio: E Dan. Purg. 8. Tra l'erba, e i fior venía la mala striscia.
Esempio: Stor. Pist. 203. Mangiavansi l'erbi salvatiche, come se fosse stato pane.
Esempio: Ricett. Fior. 3. L'erbe sono quelle, che prima mandano fuori le foglie, che 'l gambo, e mettono i gambi allora che elle vogliono fare il seme, e fatto il seme per lo più seccano, come il grano, e la lattuga.
Definiz: §. I. Ogni erba si conosce al seme, o per lo seme; proverb. che vale, che Dall'opere si conosce quel ch'uomo vale. Lat. è culmo spicam, de fructu arborem, acta virum ostendunt.
Esempio: Dant. Purg. 16. Se non mi credi pon mente alla spiga, Ch'ogni erba si conosce per lo seme.
Definiz: §. II. La mal erba cresce presto; si dice Quando si vuol mostrare uno di poca speranza, che venga bello, e grande della persona. Lat. noxia cito proveniunt. Gr. τὰ βλαβερὰ ταχέως ἐκβλαστάνει.
Definiz: §. III. Erba del suo orto, vale Cosa, o Concetto, o Componimento proprio; onde Non è erba del suo orto, si dice quando uno dà fuori una cosa d'altri per sua. Lat. non suo marte.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 34. Egli è tempo oggimai di cavar fuora alcuna erba (come si dice) del mio orto.
Definiz: §. IV. Essere erba d'alcuno, vale Esser concetto, o pensiero di colui.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 59. Riconoscevansi queste parole erba di Tiberio.
Definiz: §. V. Come disse il culo all'ortica, io ti conosco mal'erba; modo basso proverb. che anche si dice, Più conosciuto che la mal erba; e vale Io conosco le tue tristizie; e si dice anche di chi è noto universalmente a ciascuno; tolta l'allegoría dall'ortica, la quale diciamo mal'erba, dal pugner, che ella fa, con che si fa conoscere da ciascuno. Lat. urtica notior; te intus, et in cute novi; probè te novi.
Esempio: Fir. Trin. 2. 5. Sì sì dammi pur la madre d'Orlando; tu sai, ch'io ti conosco mal'erba.
Esempio: Cecch. Dissim. 4. 3. Fai bene a torti meco quel credito, che tu non hai, che io ti conosco mal'erba.
Esempio: Alleg. 217. E per questo egli era conosciuto più che la mal'erba.
Definiz: §. VI. In Erba, o Essere ancora in erba, dicesi di Checchessia, non ancora ridotto alla sua perfezione; tolta la metaf. dal grano, che si dice essere in erba, avanti che faccia la spiga. Lat. herbescere. Gr. χλοάζειν.
Esempio: Ovid. Pist. Ma certo tue ti affretti troppo, imperciocchè la tua biada è ancora in erba.
Esempio: Tac. Dav. ann. 16. 228. Le ricchezze in erba impoverivano l'universale.
Definiz: §. VII. Mangiarsi l'erba, e la paglia sotto, dicesi del Consumarsi ciò, che si ha, senza impiegarsi in cosa veruna; tolto da' cavalli, che si mangiano il letto.
Definiz: §. VIII. Consumare la ricolta, o il grano in erba, o Misurare la ricolta, o il grano in erba, o Mangiarsi la ricolta, o il grano in erba, vale Torre in presto sopra la speranza della futura ricolta, Vender la ricolta futura, Fare il prezzo del frutto da ricogliersi, obbligandosi a consegnarlo a ricolta; e per metaf. Vender quel, che s'aspetta, innanzi che s'abbia. Lat. muscum demetere. Gr. ἄμνια σθερίζειν θερίζειν.
Esempio: Bellinc. son. 283. Ingannato sarà come 'l villano, Chi vuole in erba misurare il grano.
Definiz: §. IX. Far fascio d'ogni erba, vale Vivere alla scapestrata, senza elezione di bene, o di male. Lat. perditè vivere, nihil pensi habere. Gr. μοχθηρότατον ἐν τῷ ζῇν ἐλέγχεσθαι.
Esempio: Fir. As. 242. Erano giunti questi mariuoli, predando piuttosto, che predicando, a una certa villa, e d'ogni erba facevan fascio.
Esempio: Alleg. 213. Per far d'ogni erba, come gli altri, fascio.