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ARPIONE.
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ARPIONE.
Definiz: Sost. masc. Ferro ricurvo, in cui entra l'anello della bandella, e sopra il quale girano le imposte delle porte e delle finestre.
Probabilmente è forma sincopata di arpagone. –
Esempio: Virg. Eneid. A. R. 126, 1: Ma Pirro risplendiente in arme, tolta una mannaia a due tagli, e' taglia le dure porte e li ferrati arpioni delle bandelle.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 184: Per ugner poi gli arpioni e il chiavistello, Chè non sentissi quando un uscio aprivo.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 11: E per un fesso del bieco cancello, Alle cui bandellacce e fuor di sesto Fan gli allentati arpion chino sostegno, Scorgemmo ec.
Esempio: Not. Malm. 151: Arpione è una specie di chiodo uncinato per uso di reggere l'imposte delle porte e finestre, girando quelle sopra di essi [arpioni].
Definiz: § I. L'arpione talora si conficca nel muro anche ad altri effetti, cioè per appiccarvi checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 232: Egli nella corte smontato d'un suo palafreno, e quello appiccato ivi ad un arpione, se ne salì suso.
Esempio: Cellin. Vit. 476: Io avevo dedicato il mio Crocifisso a Santa Maria Novella, e di già vi avevo appiccati gli arpioni per mettervelo.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Strani strumenti,.... Come dir campanelle Grossissime, e grossissimi anche arpioni, Ch'eran, diceva, quelle Siccome dir si suole Per legar l'asin dove il padron vuole ec.
Definiz: § II. In proverbio: Appiccare le voglie all'arpione o agli arpioni o attaccare le voglie all'arpione o agli arpioni, vale Non se le cavare, Non aver modo di sodisfarle. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 87: Per non appiccare alcuna voglia agli arpioni, siccome è in proverbio nostro.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 65: Io le faceva attaccare all'arpione Tal voglia, che nessun l'avrìa pensato.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 11: Ancor ch'io non ne faccia alcun disegno, E tal voglia appiccato abbia all'arpione.