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Dizion. 5° Ed. .
ERNIA.
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ERNIA. Definiz: | Sost. femm. Tumore formato dallo spostamento d'un viscere, o porzione di viscere, che uscito dalla sua cavità naturale per un'apertura normale o accidentale, fa protuberanza all'esterno. Ma talora l'ernia si forma senza tumore all'esterno; ed è quando un viscere passa da una grande cavità in un'altra. Più comunemente intendesi di quella prodotta dallo spostamento degl'intestini. |
Dal lat. hernia. – Esempio: | Ar. Comm. 2, 244: Dice che vi puzzano Li piedi e le ditella,... che vi pende l'ernia ec. | Esempio: | Red. Cons. 1, 276: Dalle parti solide, che escono del loro sito, ed in altro luogo cadono e si fermano, si fanno quei tumori chiamati ernie degl'intestini e dell'omento, in quanto che, o gl'intestini o l'omento cadono nello scroto, ovvero verso l'ombelico. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 74: Rileva la forza astergente di essa [acqua] nelle piaghe,.... la sua forza corroborante nei rilasciamenti delle parti, senza esclusione dell'ernia. |
Definiz: | § Ernia riceve varj aggiunti, come, a mo' d'esempio, Ernia Inguinale, se vien fuori dall'inguine; Ernia Ombelicale od Umbilicale, se esce dall'ombellico; Ernia Incarcerata o Strozzata, quando l'intestino resta stretto in modo che non si può spingere dentro, e vi ha bisogno dell'operazione; Ernia Umorale, quando gonfia il testicolo. – | Esempio: | Red. Cons. 1, 279: Raccolto [il siero] nello scroto, nasce l'ernia umorale dello scroto, chiamata da' Greci idrocele; raccolto nell'umbilico, nasce l'ernia umbilicale acquosa. |
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