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1) Dizion. 5° Ed. .
BUFALO, e anche BUFOLO.
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BUFALO, e anche BUFOLO.
Definiz: Sost. masc. Animale simile al bove, ma alquanto maggiore e più gagliardo al giogo; di color nero e di aspetto feroce.
Dal lat. bubalus. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 454: In fra la generazione de' buoi, alcuni sono che son neri e grandi e forti e quasi indomiti, e si chiamano bufoli.
Esempio: Bern. Orl. 63, 60: E vien sì innanzi, che qual bufol tiene Il naso fuori, e' piedi ha in su la sabbia.
Esempio: Varch. Stor. 2, 299: Mandò subitamente là marraiuoli, bufoli, ingegneri e altre cose necessarie per condurla [l'artiglieria] a Volterra.
Esempio: Sangall. Esp. Zanz. 4: Penetra non solamente le tenere carni umane, ma altresì il durissimo cuoio de' bufoli, de' buoi e degli elefanti.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 292: I bufali, contuttochè nell'aspetto sieno animali feroci, tuttavia si lasciano domare, e nelle Maremme basse fanno l'ufizio di bovi, ed in Levante fanno anche quello di bestie da soma.
Definiz: § I. Bufalo talora dicesi altrui per ingiuria. −
Esempio: Machiav. Comm. 198: Anch'io sono un bufolo.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 94: Quanti nomi usa il volgo nostro, che significano si può dire il medesimo, ma tratti da diverse traslazioni? Come dall'erbe e frutti di esse, pastricciano, bietolone;.... dagli animali terrestri, bue, bufolo, cavallo, castrone ec.
Esempio: Grazz. Pros. 317: S'io credessi che 'l poeta non mi tenesse una pecora o un bufolo, per dir meglio,.... io mi metterei ec.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 2: Orsù deh apri, bufolo, Non mi fare star qui.
Definiz: § II. Bufolo si disse ancora Una sorta di maschera o morione, con cui si cuoprivano i cacciatori, detto altrimenti Bue. −
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 102: Non ha gran pezzo di conoscimento Chi 'n caccia entra nel bufol, come certi Che lo portan di tela e vi stan drento, Per esser manco visti e più coperti, E accostarsi meglio alle peschiere, Onde gli uccei ne sien colti e deserti.
Definiz: § III. Menare altrui pel naso come un bufalo o Tirare altrui pel naso come un bufalo, vale Aggirarlo, Burlarlo, Condurlo con finzione a far ciò che uno vuole. −
Esempio: Ar. Sat. 1, 197: Mi tiri come un bufalo pel naso.
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 15: M'hanno aggirato com'un arcolaio, E menato pel naso com'un bufolo.
Definiz: § IV. Non vedere un bufalo nella neve, dicesi proverbialmente a chi non vede neppur quello che è facilissimo a vedersi. −
Esempio: Salv. Granch. 2, 1: Non lo vedi tu, cieco! Veh! ah ah tu non vedresti un bufol nella neve.