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Dizion. 4° Ed. .
DICIOTTO
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pag.98
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DICIOTTO.
Definiz: | Nome numerale, il quale contiene otto oltre i dieci. Lat. duodeviginti.
Gr. ὀκτωκαίδεκα. |
Esempio: | Fir. As. 298. Dovendo per comandamento del suo capitano portar certe
lettere, allor mi vendè diciotto lire a due fratelli, i quali stavano con un Signore di casa Orsina.
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Definiz: | §. I. Tener l'invito del diciotto, si dice in modo proverb. di chi è soverchiamente
loquace. Lat. Archytae crepitaculum, Moschus canens Boeoticum. |
Esempio: | Morg. 3. 71. E sopra Vegliantino era salito, E del diciotto tenea ogn'invito.
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Definiz: | §. II. Tirar diciotto con tre dadi, vale Aver la maggior fortuna, che si possa mai;
proverb. tolto dal giuoco di tre dadi, nel quale diciotto è il maggior punto, che si possa fare. Lat.
prospero texteratum iactu habere. |
Esempio: | Malm. 9. 2. Là gli uomin si disfanno, e chi ne scampa Ha tirato diciotto con tre
dadi. |
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