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4° Edizione
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100) Dizion. 4° Ed. .
DA LUNGE
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pag.5



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Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 29. Cotesta occasione tua è molto dolorosa, e da dovere essere rimossa da ogni disiderio, e scacciata da lunge.


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Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Da lungi. Lat. procul. Gr. πόῤῥωθεν.


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Esempio: Petr. son. 189. S'arder da lunge, ed agghiacciar da presso Son le cagion, ch'amando i' mi distempre, Vostro, donna, il peccato, e mio fia 'l danno.


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Esempio: Alam. Colt. 2. 47. Ma perch'io sento già chiamar da lunge Il pampinoso Bacco.
101) Dizion. 4° Ed. .
DA LUNGI
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pag.7



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Esempio: S. Grisost. Dice per un suo profeta: io sono Iddio da presso, e non da lungi.


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Esempio: Dant. Inf. 8. E un'altra da lungi: render cenno.


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Esempio: Cr. 2. 13. 16. Tutte le erbe ne' luoghi delle piante divelte si deono di presente gittar da lungi da loro.


5) id: b95d54dd1ebc40aeb333989d8f968f56)
Esempio: E Dan. Par. 19. Per giudicar da lungi mille miglia.


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Definiz: Posto avverbialm. Di lungi, Di lontano; contrario di Da presso. Lat. procul, longè. Gr. πόῤῥωθεν.


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Esempio: Pass. 147. Non domandi de' peccati, che non sono comunemente manifesti, ec. ma facciasi da lungi.


8) id: cc344791827f439090595e0282f7a377)
Esempio: Bocc. nov. 60. 25. Li quali stati alla sua predica, ed avendo udito il nuovo riparo preso da lui, e quanto da lungi fatto si fosse, e con che parole, avean tanto riso, che eran creduti smascellare.
102) Dizion. 4° Ed. .
DA MANCO
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pag.7



2) id: b75ba843eb194a7da47bb0a0b5f8923d)
Definiz: Lo stesso, che Da meno. Lat. minor. Gr. ἵττων ἣττων.
103) Dizion. 4° Ed. .
DA MENO
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pag.7



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Esempio: Lab. 19. Non solamente riguardandolo me ne vergognai, ma da compunzione debita mosso ne lagrimai, e me medesimo biasimai forte, e da meno ec. mi reputai.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 43. I suoi figliuoli, come molto da meno, spregiava.


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Esempio: Cas. uf. com. 94. Le meretrici, quanto più di vergogna hanno, tanto sono da meno.
104) Dizion. 4° Ed. .
DA MOLTO
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pag.8



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Esempio: E Bocc. nov. 52. 10. E sempre poi per da molto l'ebbe, e per amico.


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Esempio: Bocc. nov. 12. 14. Rinaldo ec. veggendo la donna, e da molto parendogli, reverentemente la salutò.


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Esempio: E Bocc. nov. 19. 38. Sempre di gran virtù, e da molto, mentre visse, fu reputata.
105) Dizion. 4° Ed. .
DA MOTTEGGIO
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pag.8



2) id: d5ed656ce2544c76b4af5d09c9ee1813)
Esempio: E Alleg. 155. Pertanto io vi mando questo miserabil sonetto fatto da me parte in daddovero, e parte in da motteggio.


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Definiz: Posto avverbialm. Vale lo stesso, che Da beffe. Lat. iocosè, per iocum. Gr. παιδικῶς.


4) id: fd7eb20e20514de88035c88bafcd19cb)
Esempio: Alleg. 149. La cagion vera è la madre legittima, e naturale di quel saper, che non è da motteggio.
106) Dizion. 4° Ed. .
DA NIENTE
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pag.9



2) id: bef1b0e7609f45899a85f2129286577e)
Esempio: Bocc. nov. 91. 7. Il non avervi donato, come fatto ho a molti, li quali a comparazione di voi da niente sono, non è avvenuto, perchè io non abbia voi valorosissimo cavaliere conosciuto.
107) Dizion. 4° Ed. .
SCOTOMATICO.
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pag.428



1) id: c98255191a284bb1996a1249d8cb2954)
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 7. Item allo scotomatico da' a bere ec. radi il capo ec.
108) Dizion. 4° Ed. .
INLEARE
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pag.844



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Definiz: V. A. Da In, e Lei.


2) id: 1f2741733ecf47e19627bed437a0c3e2)
Esempio: But. ivi: Cioè prima, che tu dAnte più t'approssimi a lei ec. Inleare è in lei intrare, ed è vocabulo ovvero verbo derivato da questo pronome ella, come alcuna volta l'autore finge sì fatti verbi.
109) Dizion. 4° Ed. .
SPERMENTATO
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pag.655



1) id: 196e2c433dec487a9181330469f66037)
Definiz: V. A. Add. da Spermentare; Provato.
110) Dizion. 4° Ed. .
RIPOSTIME
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pag.213



1) id: 5376915cdc624f83b8269d3e6e10e72c)
Definiz: V. A. Luogo da riporvi checchessia.
111) Dizion. 4° Ed. .
ALICETTA.
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pag.114



1) id: 3a59e034e5ce43988909d25dd5049e12)
Definiz: V. A. Spezie d'arme da ferire.
112) Dizion. 4° Ed. .
FAVOLEGGIARE
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pag.418



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Esempio: Fav. Esop. P. N. Favoleggia l'Autore.
113) Dizion. 4° Ed. .
PELLICCIONE, e PILLICCIONE
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pag.539



1) id: 53e9a2e2a11145a1b9453730265eec3d)
Esempio: Vit. Plut. P. S. 23. Stavano da una parte li vecchi colli pelliccioni.
114) Dizion. 4° Ed. .
SOVREMPIERE
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pag.626



1) id: d310e96dbc2044438451175c6800890b)
Esempio: Rim. ant. P. N. Guitt. E partel da ogni noia, Sovrempiendol di gioia.
115) Dizion. 4° Ed. .
LACERARE
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pag.5



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Esempio: Bocc. g. 4. p. 2. E tutto da' morsi della invidia esser lacerato.
116) Dizion. 4° Ed. .
PELUZZO
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pag.540



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Esempio: Pataff. 7. Levati quel peluzzo da mascella.
117) Dizion. 4° Ed. .
INFESTARE
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pag.813



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Esempio: G. V. 9. 305. 7. Tutto dì erano infestati sì da Firenze, e da' savj dell'oste.


2) id: 49ae85b64b324aa1bab9f02dceb0da38)
Esempio: Red. cons. 1. 254. Qualche poco ancora più di prima fu infestata da i dolori nel ventre inferiore.


3) id: d8e7da6b39e0448ba1b045c7102eb427)
Esempio: Varch. stor. 10. 296. Dicendo di volere andare a' bagni, per proccurare la sua indisposizione, essendo sempre da catarro infestato.
118) Dizion. 4° Ed. .
FITTERECCIO
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pag.475



1) id: 230fc5a73391400ab60a310d0478f68f)
Definiz: Add. da Fitto, Proveniente da Fitto.
119) Dizion. 4° Ed. .
INTONATO, e INTUONATO
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pag.890



1) id: 87cce53adfc8455f89e2452f918b477e)
Definiz: Add. da Intonare, e da Intuonare.