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80) Dizion. 4° Ed. .
RIMATO
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pag.174



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Esempio: Tesorett. Br. 6. La rima Si stringe ad una lima Di concordar parole, Come la rima vuole, Sì che molte fiate Le parole rimate Ascondon la sentenza, E mutan la 'ntendenza.
81) Dizion. 4° Ed. .
INDIVIDUAZIONE
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pag.798



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Esempio: Segn. Mann. Lugl. 24. 1. Come dall'originale può leggersi a maggiore individuazione della colpa.
82) Dizion. 4° Ed. .
COSETTA
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pag.842



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Esempio: Bocc. nov. 24. 1. Appresso, Panfilo, continua con alcuna piacevol cosetta il nostro diletto.
83) Dizion. 4° Ed. .
DRENTO
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pag.252



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Definiz: Dentro. Lat. intus. Gr. ἔνδον. v. Salv. Avvert. 1. 2. 16.


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Esempio: E Morg. 8. 1. Nella città tornar volevan drento.
84) Dizion. 4° Ed. .
TOCCA.
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pag.89



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Esempio: Tes. Br. 8. 58. Egli dice, che la tocca sanguinosa, che tu porti, è segno, che tu fosti alla misléa; e tu di', che questo è leggier segno, che la tocca sanguinosa può esser segno, che tu se' sanguinato.


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Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 6. E questi cinti D'una gonfiata tocca a' venti sparsa.
85) Dizion. 4° Ed. .
RENSA.
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pag.103



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Esempio: Lasc. Sibill. 1. 1. Fa' trovare le tovaglie, e i tovagliolini di rensa.


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Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. Egli diedemi Tele di rensa sottili in un cofano Grande di quei di Francia.
86) Dizion. 4° Ed. .
GRECO
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pag.669



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Esempio: Bern. rim. 1. 1. Io ho un vin, che fa vergogna al greco.


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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Bisognerebbe legarlo a' piedi d'una botte di trebbiano, di greco, o di malvagía.


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Definiz: §. Per nome d'Uva così detta. Lat. uva graeca.
87) Dizion. 4° Ed. .
ARATO
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pag.245



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Esempio: G. V. 1. 47. 1. D'allora innanzi fu chiamato Arezzo, cioè città arata.


2) id: 1def5c1203e34b89a191602a9ea0b398)
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 57. Poi nell'arato campo se n'è ito.
88) Dizion. 4° Ed. .
CORRENTE
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pag.828



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Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 3. A me par, che si legga assai corrente.
89) Dizion. 4° Ed. .
TIMOROSO.
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pag.78



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Esempio: Mor. S. Greg. 1. 6. Quell'uomo era semplice, e diritto, e timoroso d'Iddio.


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Esempio: Esp. Pat. Nost. Fae il cuore umile, e timoroso.


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Esempio: Esp. Pat. Nost. Questo pubblicano si sentía molto peccatore, e però egli stava tutto timoroso.
90) Dizion. 4° Ed. .
SMANZEROSO.
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pag.545



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Esempio: Pataff. 1. Digrigna un micolino smanzeroso.
91) Dizion. 4° Ed. .
FANFALUCA
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pag.343



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Esempio: Salv. Granch. 3. 1. Fanfaluche D'innamorati.


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Esempio: Car. Matt. 1. Non fia per sempre il giuoco degli uccelli Quel barbassoro delle fanfaluche.


3) id: 11c1beb746d94aef9ab0c820af71dcb6)
Esempio: E Suoc. 4. 1. Come l'uomo piglia moglie ec. badasi ad altro, che a fanfaluche.
92) Dizion. 4° Ed. .
CATELLONE.
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pag.592



1) id: 3b8effd078d5480993ed5113455f1570)
Esempio: Pataff. 1. Catellon, catellon, non abbaiare.
93) Dizion. 4° Ed. .
SORNACCHIARE.
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pag.608



1) id: e7a677505e734b539e4288bc01ee1fd1)
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 21. Ella rispose: il vostro sornacchiare Non m'ha lasciato stanotte dormire.
94) Dizion. 4° Ed. .
INFLUSSO
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pag.822



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Esempio: Cr. 6. 1. 6. Ma sono delle forme, secondo che influsse sono, cioè discorse dalle intellettuali, e separate sustanzie.


2) id: cbbe8aae8b7b43e58291921d3babb833)
Esempio: But. Purg. 17. 1. Fa l'operazione sua ec. sopra le cose non ministrate da i sentimenti, ma solamente influsse da Dio.
95) Dizion. 4° Ed. .
FATTORESSA
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pag.414



1) id: 1d9c7d48038343e8a412ef7b426cff52)
Esempio: Lasc. Par. 1. 1. Quivi la lasciarono per casiera, cioè per guardiana, o fattoressa.
96) Dizion. 4° Ed. .
METTITORE
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pag.227



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Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 1. Mettitor di lanterne altrui 'n sul viso T'abbarbaglian villani.


2) id: 88ef2ad542844a099358875bce7e210f)
Esempio: Bocc. nov. 1. 9. Giucatore, e mettitor di malvaggi dadi era solenne.


3) id: be90de24b1ad4cd8a43b6f2c43f47d54)
Definiz: §. Mettitore di falsi, o malvagi dadi si dice di Chi giuoca a dadi di vantaggio. Lat. subdolus talorum iactator. Gr. ὑποδολίως ἀστραγαλίζων.
97) Dizion. 4° Ed. .
STORMO
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pag.755



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Esempio: G. V. 1. 21. 1. Avendo perduta Creusa sua moglie allo stormo de' Greci.
98) Dizion. 4° Ed. .
SBACCANEGGIARE
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pag.333



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Esempio: E Buon. Fier. 5. 1. 1. Sbaccaneggiare, strepitare infesti Quando la città tutta Travaglia.
99) Dizion. 4° Ed. .
BRULICAME
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pag.473



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Esempio: E Tanc. 1. 1. Però lasciala andare al brulicame, Nè volerti intrigar la fantasia.