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120) Dizion. 4° Ed. .
PIETOSO .
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pag.618



1) id: d422e6b4861a40b4830884c0f07f552b)
Esempio: E Dan. Purg. 11. E per farlo pietoso a questa soma.


2) id: b5e015b98929485fb2a418b96806ea5a)
Esempio: Petr. son. 69. E 'l viso di pietoso color farsi, Non so se vero, o falso mi parea.
121) Dizion. 4° Ed. .
LEVARE
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pag.57



1) id: dbc661ffbf7346f2b54fe81d684841fe)
Esempio: E Dan. Par. 3. Levai lo capo a profferer più erto.


2) id: 76a99aca7d3846f69ad292cd9d008ad3)
Esempio: E Petr. son. 313. Senza levarmi a volo, avend'io l'ale.


3) id: d3603594d0ad477d84f1640bdbd11472)
Definiz: §. XXIV. Levare a galla; vale Sostenere a galla.


4) id: a6a5cd41dd304717a86966fd82a884d8)
Esempio: Petr. son. 112. Nè così bello il sol giammai levarsi.


5) id: 71c8b47b19ad46e1998d0958b7400804)
Definiz: §. XVIII. Levare uno a cavallo.


6) id: e3f2d61da36f46ef8c8d32c841ac4234)
Esempio: Dant. Inf. 10. Già son levati Tutti i coperchi, e nessun guardia face.


7) id: 2ae099f101cd41a2a08ac2da7aa8e111)
Definiz: §. XXXX. Levare, neutr. pass. per Cominciare i venti a soffiare, i vapori a sollevarsi, e simili.


8) id: edc7b3da58994f99999d84045c83d08a)
Esempio: Bocc. nov. 18. 37. Erasi il conte levato ec. a fare onore alla figliuola, siccome a donna.


9) id: f571fcb67e3b49a38e279a772e1b5bb7)
Esempio: Cavalc. Specch. cr. Pareva a lui, che tornasse a disonore di Moisè, se molti profeti si levassono.


10) id: d418ab48a96148f1947e27115632ab6c)
Definiz: §. XXV. Levare il bollore; vale Cominciare a bollire.


11) id: fb17cc4361ff4f8cbb7be754b2007920)
Esempio: E Dan. Par. 4. Fessi Beatrice, qual fe Daniello, Nabuccodonosor levando d'ira (cioè: togliendo, e liberando dall'ira)


12) id: db7b49e7d6b04c2a97865640aebc0a28)
Esempio: Stor. Pist. 127. Levò da campo, e tornossi a Lucca.


13) id: 817e6e6b377b4434a8621346add9c34f)
Esempio: G. V. 9. 108. 1. Fatto fare più richieste a messer Maffeo Visconti, e a' figliuoli, che si levassero dall'assedio di Genova.


14) id: 4252bc7358fb4b83bc4870dfae5b30f9)
Esempio: E Tac. Dav. ann. 14. 246. E sì pronti furono a levare in capo i corrotti, e i buoni a lasciarli fare, che ec.


15) id: a4281ec42da942ed8c82a07b3fc0dfbf)
Definiz: §. XVI. Levare in capo; vale anche Cominciare a tumultuare. Lat. seditionem incipere.


16) id: 378580725cbe4d199aecc5dfb89c5603)
Esempio: Dant. Inf. 24. Lo villanello, a cui la roba manca, Si leva, e guarda.


17) id: 63ad01387d0f4f19b3c8a8c5c01212af)
Esempio: E Tac. Dav. ann.11. 135. A i più piaceva; alcuni ne levavano i pezzi.


18) id: ac3695fbfc374a638b08bccb6cb3a318)
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 25. Anche a' malvagj, e rei uomini si leva il sole.


19) id: f2ea1e89c5b74965b5cdd07f78ed0f0c)
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 60. Per questo misero fummo si levano a volere essere rettori.


20) id: d88831c1e369484ab19de17f499feb48)
Esempio: Malm. 8. 76. Duraro a battagliar forse tre ore, Poi la levaron quasi che del pari.


21) id: 4f8f9c9c1ec64a98add49d1a569b59f7)
Esempio: Legg. Ascens. Cr. S. B. Egli si levò come uno gigante a correre lo suo viaggio.


22) id: a222ad240ee24b18aea6a4d7b78debc9)
Esempio: Varch. Ercol. 79. Tor su, o tirar su alcuno, il che si dice ancora levare a cavallo; è dire cose ridicole, e impossibili, e volere dargliele a credere per trarne piacere, e talvolta utile.


23) id: 82cd384c147f4773bb52c0fc5651a417)
Definiz: §. V. Levare dal sacro fonte, o simili; vale Tenere a battesimo. Lat. *levare, è sacro fonte suscipere.


24) id: f726b02ce58547ec901885c36e63b090)
Esempio: Gal. Sist. 409. Aspettando di momento in momento di vedere spuntar la gondola ec. mandata a levarvi.


25) id: ca5050fbb8fb4ed3a25ac6ec7be092a3)
Esempio: G. V. 6. 20. 2. Per la qual cosa Papa Gregorio mandò a' Genovesi, che con loro navilio alle spese della Chiesa dovessero levare i detti Cardinali, e Parlati da Nizza, e conducergli per mare a Roma.


26) id: 8ab2d2f0637242b99a04a810f9c46e59)
Esempio: Cas. lett. 58. Io ho scritto con ogni efficacia, che levin via il mio nome a mie spese.


27) id: 3d68df24f3d44f13b831d5f98c7b20f3)
Esempio: Bocc. nov. 1. 13. Il popolo di questa terra ec. veggendo ciò, si leverà a romore, e griderrà.


28) id: 882f0a5a8d8c4bf394145ee9a56d024e)
Esempio: Coll. Ab. Isac. 18. Quando voi leverete le mani vostre a me, io volgerò gli occhi miei da voi.


29) id: d4cc754617604bcea7ffacdb0339fa24)
Definiz: §. XI. Levar genti, milizie, o simili; vale Far soldati per condurli a guerreggiare. Lat. delectum habere. Gr. ὁπλίτας καταλέγεσθαι.


30) id: d6a7a2222b4d4f9aa2791dcf42bf8c4b)
Definiz: §. XXXIV. Levare, neutr. pass. per Uscir del letto. Lat. e cubili surgere, a somno surgere. Gr. ἐξ εὐνῆς ἀνεγείρεσθαι.


31) id: d9922d89c9a64de3896c8a0a9cd29bdb)
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 14. I soldati d'insegna delle due legioni scredenti, stanziati ne' Cauci, cominciarono a levare in capo.


32) id: 8efb030581b14d57b7b7b45e2a54b8d1)
Definiz: §. XXIX. Levarsi alcuno dinanzi; vale Scacciarlo dalla sua presenza. Lat. expellere, eiicere, a conspectu subducere. Gr. ἐκ τῆς ὄψεως ἐλαύνειν.


33) id: 8837c79c06db4e538894d8b0d6de5927)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 181. E stando così insino a sera, non essendo le demonia arditi di toccarlo, levossene, e tornò dentro.


34) id: d017ba963da541b3ab22560b37f8896c)
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 3. Molto si rintuzza la mente superba, quando è sottoposta a colui, sopra il quale essa prima si levava.


35) id: 949d40b885844656898a05d6d5d822d1)
Definiz: §. XXI. Levar la lepre; vale Scoprirla; e si dice anco de i volatili fatti alzare a volo da i cacciatori, e degli altri animali terrestri fatti sbucare. Lat. leporem detegere. Gr. λαγωὸν ἀποκαλύπτειν.


36) id: 0feb6998d2e54066a45fc4d2b0fed092)
Definiz: §. XV. Levare in capo; si dice propriamente del Vino, quando per lo bollire manda su la vinaccia a galla; o per similit. d'altri liquori, che sollevino, e mandino alla loro superficie checchessia. Lat. fervere, ebullire. Gr. ἀναζέειν, ὑπερζέειν.
122) Dizion. 4° Ed. .
QUIDDITÀ, QUIDDITADE, QUIDDITATE, QUIDITÀ, QUIDITADE, e QUIDITATE.
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pag.20



1) id: 4bde985139d34d82a36884b12705ac82)
Esempio: E Dan. Par. 24. E questa pare a me sua quiditate.
123) Dizion. 4° Ed. .
MANDARE
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pag.141



1) id: 813ca0cb8f374d6cab534986b0e7468f)
Esempio: E Dan. Par. 31. A che prego, ed amor santo mandommi.


2) id: 0ce17dbf22b84fb3a9541586f3877d18)
Esempio: Petr. son. 305. Che madonna mi mandi a se chiamando.


3) id: ff687ecf107a40f08415a44c4bc14d70)
Definiz: §. XXIX. Mandar da Erode a Pilato, modo proverbiale.


4) id: 134a3f1dd68645bd826313221da0bdce)
Esempio: Varch. Ercol. 103. A uno, che per trastullare un altro, e aggirarlo colle parole lo manda ora a casa questo, e ora a casa quell'altro per trattenerlo, si dice abburattare, e mandar da Erode a Pilato.


5) id: 105c1a27da5442249e2a986572360d8e)
Esempio: Petr. son. 208. O vivo Giove, Manda, prego, il mio in prima, che 'l suo fine.


6) id: 51ceedf0402b4dff8c5409494596cfb2)
Definiz: §. XIX. Mandare per uno, vale Mandare a chiamare uno, Farlo venire a se. Lat. aliquem accersere. Gr. προσάγειν, κατακαλεῖν.


7) id: f816e63c09904cb0b882d7caf488f9ff)
Definiz: §. XXIII. Mandar cogli Angioli a cena; modo basso, vale Ammazzare.


8) id: afdc229be1e34aa092201ffdbff5f935)
Esempio: Pallad. Ott. 16. Di questo mese ec. si vogliono mandare a compimento.


9) id: 9e1cea4ef4b0428f9c837258e82b4719)
Esempio: Bocc. nov. 18. 13. E appresso infino a' fondamenti le mandar giuso.


10) id: 702360cb122a4fc3a9ef212a32c207de)
Esempio: Bocc. nov. 42. 10. Insino a tanto che Iddio ti mandi miglior ventura.


11) id: 315c442e176845b38cebff3de57fccb0)
Definiz: §. IX. Mandare ad effetto, o a compimento; vale Effettuare. Lat. efficere. Gr. ἐπιτελεῖν.


12) id: 765be76387214e0ca83eb13b6a2b63ba)
Esempio: E Bocc. nov. 60. 14. Mandò a Guccio Imbratta, che lassù colle campanelle venisse.


13) id: 8e25d3210f034ac28b3fd40eee34da8b)
Definiz: §. XXVI. Mandare a Calcinaia; modo basso, e vale Dar de' calci. Lat. calcibus petere, calce ferire.


14) id: cca11e616fcd4749a7a1bf414be460cd)
Esempio: E Bocc. nov. 26. 16. Poichè a Catella parve tempo di dovere il concetto sdegno mandar fuori.


15) id: 96f7651d87b34dfb90f805a358367c42)
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 13. Però fa' tosto, che poco gli manca A mandar alla morte carta bianca.


16) id: 405fe9fe27b44400b215477fbdc70d85)
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 90. Che se non era l'elmo di Mambrino, E' lo mandava cogli Angioli a cena.


17) id: cbf317ffd54a4b9191e54095f0f8a407)
Esempio: Cecch. Donz. 4. 7. Lasciami riporre Il zimbello, acciocchè non mi mandasse (Come speso e' suol fare) a Calcinaia.


18) id: 6602c7db3e804b23abcaeb76fcdf184f)
Definiz: §. XXVIII. Mandar sano altrui; si dice del Licenziarlo, Abbandonarlo, Mandarlo con Dio, Mandarlo a spasso. Lat. vale dicere. Gr. χαίρειν φρᾶσαι.


19) id: e59ecc56d0b64a32bba74b18f5d6ff35)
Esempio: G. V. 5. 16. 4. Fece tendere uno padiglione sulla piazza di Palermo, e mandar bando, che qual donna volesse v'andasse a vederla.


20) id: bcfd64f75b92416584ee647a86f9c29c)
Definiz: §. III. Mandar comandando, Mandar dicendo, Mandar significando, o simili; vagliono Comandare, Mandare a dire, Avvisare ec. Lat. praecipere, iubere, significare, certiorem facere. Gr. ἐντέλλεσθαι, μηνύειν.


21) id: 6d7cf5929b2d4554a73bec3e0b967a0c)
Esempio: Boez. Varch. 3. 1. Le cose, che restano a dirsi, sono di maniera, che messe in bocca, ed assaggiate così un poco, pare, che pungano, e siano aspre alquanto, ma ingoiate, e mandate giù divengono dolci, e soavi (quì per metaf.)


22) id: 9b2fa8305f4b4ea79777469ead9e5e75)
Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 17. Io voglio usare una similitudine di Crisippo nostro cavata dal giuoco della palla, quando si fa con ella a quel giuoco, che si chiama oggi dal mio, e dal tuo, perchè non è dubbio, che la palla cade, o per errore di chi la manda, o per errore di chi la riceve.
124) Dizion. 4° Ed. .
CALLE,
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pag.512



1) id: 2e1ac7c052aa4cc9bc03cf60328b21bb)
Esempio: E Dan. Inf. 15. E riducemi a ca per questo calle.


2) id: 96ca2cf02574415c817d091c020e94f3)
Esempio: E Cas. son. 3. Amor, per lo tuo calle a morte vassi.


3) id: 97f324ecb4094511a91ae37ca622630f)
Esempio: Cas. son. 2. Nè pur per entro il vostro acerbo orgoglio Men faticoso calle ha il pensier mio.
125) Dizion. 4° Ed. .
ADUNARE.
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pag.68



1) id: 972a0313959443ee9c83bdc50ea773c1)
Esempio: E Dan. Inf. 7. Ed egli a me: vano pensiero aduni.


2) id: 648d5575a0144f48b4ef4e3a4a347f48)
Esempio: E Dan. Par. 1. Questi la terra in se stringe, e aduna.
126) Dizion. 4° Ed. .
A SUOLO A SUOLO
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pag.310



2) id: bf94393e223b4825ad393738b564458f)
Esempio: Bocc. Introd. 24. Come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo a suolo.


3) id: a7d1823685d246ee9275d3fb73824423)
Esempio: Cr. 6. 98. 3. Imprima si lavino (le rape) ottimamente, e appresso s'ordinino nel vaso a suolo a suolo.
127) Dizion. 4° Ed. .
A FOGLIO A FOGLIO.
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pag.82



2) id: 6e0cd13d5e42477899293e448875c24f)
Esempio: Dant. Par. 12. Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio Nostro volume, ancor troverría carta, Du' leggerebbe, i' mi son quel, ch'io soglio.


3) id: d52134a2afe54ba0994f456976c7a726)
Definiz: Posto avverbialm. Cioè: A foglio per foglio, Distintamente, Minutamente. Lat. per singulas paginas.
128) Dizion. 4° Ed. .
A FRONTE A FRONTE.
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pag.84



2) id: 3633a101f2ea48449d21f353e8be05cd)
Esempio: Dant. Inf. 25. Che duo nature mai a fronte a fronte Non trasmutò.


3) id: 036b071da3e24fbd8c759d1b4a52e5cd)
Esempio: Ar. Fur. 25. 3. Finchè con lui condotto a fronte a fronte Avea quivi il geloso Rodomonte.
129) Dizion. 4° Ed. .
A FRUSTO A FRUSTO.
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pag.84



2) id: 0b9c8f254425413ba09bfdcc31a93425)
Definiz: Posto avverbialm. vale A pezzo a pezzo, A boccone a boccone. Lat. frustillatim.


3) id: 638e34e119934d9ba5dcfa5c25cefa8d)
Definiz: §. Diremmo anche A tozzo a tozzo.


4) id: 7afd3718ff4a40759711efb9f81f981e)
Esempio: Dant. Par. 6. E se 'l mondo sapesse il cuor ch'egli ebbe, Mendicando sua vita a frusto afrusto, Assai lo loda, e e più lo loderebbe.
130) Dizion. 4° Ed. .
A MANO A MANO.
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pag.145



2) id: 69fd8bae19214943b5c2d13988cea04d)
Definiz: §. I. Usasi per A poco a poco.


3) id: ff6a2d7fed9f44b29e449eca0c1b5539)
Esempio: Fir. Trin. Tu vorrai tenere a mano a mano segreti i bandi.


4) id: 3ab862aa34d644b58193554a744a6f5a)
Esempio: E Bocc. nov. 99. 24. Quasi a mano a mano cominciò una grandissima infermería.


5) id: e6cadb256dd64b9ca729542678c931a1)
Esempio: E Bocc. Introd. n. 34. Quasi, quindi levandosi da sedere, a mano a mano dovessono entrare in cammino.


6) id: 0c6b96ead213445696cdaedfef39bcf9)
Esempio: Petr. cap. 10. A man a man con lui cantando giva Il Mantovan, che di par seco giostra.


7) id: 43be94c1521748b1aa33a74fa158e7f6)
Esempio: Ar. Fur. 11. 6. Del dito se lo leva, e a mano a mano Se 'l chiude in bocca.


8) id: 1aad8f310c0e470f8c2e9970ab559576)
Esempio: Grad. S. Gir. 30. Dacchè tu non sai quanto tu debbi vivere, levati a mano a mano da tutti i mali.


9) id: 94890db0055443f8a3a87360fe61f04a)
Esempio: Bocc. nov. 1. 19. Seppellito fu onorevolmente in una cappella, e a mano a mano il dì seguente vi cominciarono le genti ad andare.


10) id: 2fe47bb81a064970abd4d86e3e9e9b50)
Esempio: G. V. 4. 26. 2. E insieme a mano a mano intrando in San Piero ec. il Papa domandò al detto Arrigo il saramento.


11) id: 14b00a573f054b669bdeee96e1ebd5f5)
Esempio: E Petr. appresso: Crispo Salustio, e seco a mano a mano Uno che gli ebbe invidia (in questi tre ultimi esempli pare che vaglia al pari)
131) Dizion. 4° Ed. .
A MILLE A MILLE.
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pag.152



2) id: 5a41bd0c1383441aae9470782ef8fabc)
Esempio: Dant. Inf. 12. D'intorno al fosso vanno a mille a mille.


3) id: 2de8111dc2974a9b845463b94c263533)
Esempio: E Petr. canz. 13. 1. Per lagrime, ch'io spargo a mille a mille.


4) id: ac54aced6ab9469e958c6639f65b21a8)
Definiz: Posto avverbialm. lo stesso, Che a migliaia.


5) id: 3069197ac78546b19c92104e428228b4)
Esempio: Petr. canz. 11. 5. E la povera gente sbigottita Ti scuopre le sue piaghe a mille a mille.
132) Dizion. 4° Ed. .
A UNO A UNO
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pag.340



2) id: ab7031816b4041a5b22d0fc96c0f056e)
Definiz: §. Talora per A solo a solo.


3) id: a736a7ceb7144065a0b3a7721f333694)
Esempio: Nov. ant. 83. 2. E a uno a uno gli faceano spogliare.


4) id: 965e74dc24f343b48109f4b006fa5371)
Definiz: Posto avverbialm. vale Un per volta, Successivamente l'un dopo l'altro; e tanto si dice A due a due, A tre a tre, A quattro a quattro, e così degli altri. Lat. singuli, bini, terni, quaterni etc. I Greci dicevan come noi: ἓν πρὸς ἕν.


5) id: e3284f8d079f4499a16dd3f27df22d6c)
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 18. Immaginati, che noi siamo soli a uno a uno.


6) id: 1426cfc4b45e40a6b3cfcfebef5f4943)
Esempio: Liv. dec. 1. Alli tribuni della plebe parve tempo, e luogo d'assolvere i suoi avversarj a uno a uno.
133) Dizion. 4° Ed. .
A CIOCCA A CIOCCA.
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pag.45



2) id: af68c5d7c05048319ce7d90428884a2b)
Esempio: Ar. Fur. 10. 53. Le mani si caccia Ne capei d'oro, e a ciocca a ciocca straccia.
134) Dizion. 4° Ed. .
A CORPO A CORPO.
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pag.46



2) id: 51b73de746154adea8554cba6d5def15)
Definiz: Posto avverbialm. vale A solo a solo, A testa per testa.


3) id: c562d0455f3247af929b9faa989d7ffb)
Esempio: Guid. G. Si offerse di voler combattere a corpo a corpo con qualunque volesse dire, che egli fosse traditore.


4) id: 485daf0ab55f412085faf65f5b148493)
Esempio: Nov. ant. 91. 2. Vegna innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo.


5) id: f75940e793eb49ca94533fe22fb3a715)
Esempio: G. V. 9. 94. 3. Messer Marco ebbe tanta audacia in se, che fece chiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo.
135) Dizion. 4° Ed. .
A COSA A COSA.
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pag.46



2) id: 25740cab00b14419bada15de0e6bf13f)
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 2. 2. Adagio un poco, a cosa a cosa: disse il Mirra.


3) id: add48a0ee64d4697a2d3720a709a3ccb)
Definiz: Posto avverbialm. vale A una cosa per volta, Distintamente. Lat. singulatim. Gr. κατὰ μόνας.
136) Dizion. 4° Ed. .
A VISO A VISO.
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pag.339



2) id: e8d0c43f24a548e8847d70cc6a30bc22)
Definiz: Posto avverbialm. A faccia a faccia. Lat. coram, palam. Gr. φανερῶς, ἐναντίον.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. E cento altr'armi strane da ferire ec. A man salva, sott'ecco, e a viso a viso.
137) Dizion. 4° Ed. .
A SCORZA A SCORZA
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pag.284



2) id: a6e43050ef9b48ac9da3c09af3663d83)
Definiz: Posto avverbialm. A parte a parte, A poco a poco. Lat. paulatim. Gr. κατ'ὀλίγον.


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Esempio: Dant. rim. 24. Perchè non ti ritemi Rodermi così 'l cuore a scorza a scorza?
138) Dizion. 4° Ed. .
A SOLO A SOLO
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pag.287



2) id: cd32c8f5255e4b33a1bea83ac4aa7839)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Desidero di favellare a solo a solo.


3) id: 439c566278814d40ab82003f729b90e3)
Esempio: Rim. ant. Inc. 122. Oimè, perchè non sono A solo a sol con lei, ov'io la chieggio?


4) id: 36a7adcb12794f5d8a494ceaa31c0639)
Esempio: Fir. nov. 2. 205. Poi la notte, o quando aveano agio d'essere insieme a solo a solo, si ritornasse maschio.


5) id: 325b48152a30466ca3a6041dbb26df56)
Esempio: Segn. stor. 7. 205. Aveva ordinato di condurgli una sua zia, la quale si stimava, che altre volte avesse conosciuto ec. a solo a solo.
139) Dizion. 4° Ed. .
A BRANO A BRANO.
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pag.20



2) id: 5876ef7e83284282b3e0e778146d543c)
Esempio: E Dan. Inf. 13. E quel dilacerato a brano a brano Poi sen portar quelle membra dolenti.


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Esempio: Dant. Inf. 7. Troncandosi co' denti a brano a brano.


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Esempio: Ar. Fur. 21. 52. Co i denti la stracciava a brano a brano.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 11. Ad usurpar dell'oro, e dell'argento A brano a bran le vestimenta illustri.


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Definiz: Posto avverbialm. vale Minutamente, A pezzi. Lat. membratim, frustatim, incisim. Gr. μελεϊστί.